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Tra qualche mese, dal 6 al 9 giugno, i cittadini dei 27 paesi dell’Unione europea saranno chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento europeo. Le chiamiamo elezioni europee ma, andando a guardare meglio come funzionano, si tratta in realtà di 27 momenti elettorali separati, con regole – in termini di obblighi di voto, soglie di sbarramento, età dell’elettorato, composizioni dei collegi elettorali, preferenze – e dinamiche politiche anche ben diverse fra un Paese e l’altro. In Italia le elezioni si svolgeranno sabato 8 e domenica 9 giugno. Ciò significa che le forze politiche dovranno depositare i propri simboli tra il 21 e il 22 aprile e avranno tempo per presentare le liste di candidati fino alla notte fra martedì 30 aprile e mercoledì 1° maggio. Saranno eletti in Italia 76 dei prossimi 720 eurodeputati, numero invariato nonostante nel 2023 sia stato deciso di innalzare da 705 (composizione post Brexit) a 720 il numero complessivo di seggi disponibili. In ogni caso la delegazione italiana si confermerà essere la terza più numerosa dopo quella tedesca e francese.
Il 2024 è da tutti considerato come l’anno “più elettorale” di sempre, con poco meno della metà della popolazione mondiale chiamata alle urne, tra le elezioni in Russia a marzo e quelle negli USA il 5 novembre, insieme alle tornate elettorali in India e in Messico a primavera, senza considerare le elezioni nazionali in ben 11 paesi dell’Unione europea, nonché in Inghilterra. Nel complesso, saranno quasi una settantina i Paesi coinvolti da votazioni che potrebbero ridisegnare gli equilibri politici e sociali a livello globale. Si tratta di numeri impressionanti, che rendono evidenti quante dinamiche si possano innescare e quante variabili giochino contemporaneamente e rendano difficili analisi e pronostici .
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Solo per le elezioni europee a giugno saranno chiamati a votare 400 milioni di cittadini – la più grande votazione democratica mai tenutasi. Inoltre, si svolgeranno in contemporanea con la tornata elettorale europea anche alcune delle elezioni nazionali e molte elezioni locali (anche in Italia). Tutto ciò potrebbe distrarre almeno in parte l’attenzione degli elettori dall’elezione del decimo Parlamento europeo e influenzarne, anche per mere dinamiche di opposizione ai propri governi nazionali in carica, i risultati…
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