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Dal report sul 2024 di Efama, la fotografia di un settore in crescita. Ma i margini si assottigliano e il livello di concentrazione sale. Nella normativa la chiave per far svoltare il settore. E attenzione anche all’ascesa del segmento retail
Il patrimonio dell’asset management europeo non smette di crescere. È quanto emerge dall’ultima edizione del rapporto dell’European Fund and Asset Management Association (Efama), l’associazione che riunisce i player di settore del Vecchio Continente, secondo cui l’industria dovrebbe archiviare il 2024 con masse in salita a quasi 33 miliardi di euro. Un trend alimentato soprattutto dall’effetto performance ma al quale fanno da contrappunto due fenomeni sempre più strutturali: la compressione dei margini e il consolidamento.
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Tante masse
Lo studio mostra come le masse in Europa abbiano registrato un incremento dell’8,3% nel 2023, alimentate soprattutto dall’aumento delle valutazioni di azioni e obbligazioni. Ma poiché i mercati del capitale di rischio hanno mantenuto la loro traiettoria ascendente anche per tutto l’anno seguente a quello cui fa riferimento la relazione, Efama stima che gli AuM finali del 2024 riusciranno ad attestarsi su un nuovo massimo di
32,7 miliardi di euro. Una ricchezza che pare tuttavia destinata a concentrarsi nelle mani di pochi operatori, con sei Stati responsabili di quasi l’85% dell’attività totale di gestione patrimoniale della regione: Regno Unito, Francia, Svizzera, Germania, Paesi Bassi e Italia.
Ma per pochi
Questa posizione dominante, viene spiegato nel documento, non solo riflette fattori strutturali come la presenza di importanti centri finanziari locali o le specificità normative ma è anche figlia di …

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