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Il listino delle pmi ad alto potenziale di crescita chiude il 2023 con il record di quotate. Fondi italiani protagonisti, ma il primo investitore singolo è Norges Bank Im. Il report di Integrare Sim
Un significativo aumento dell’attività di trading, 145 investitori istituzionali attivi e il record storico di società quotate. Il 2023 dell’Euronext Growth Milan si chiude positivamente, grazie anche alla resilienza mostrata sul fronte delle Ipo. Lo si legge nell’Annual Market Report 2024 dell’Ufficio Studi di Integrae Sim, che offre una fotografia completa del listino milanese dedicato alle pmi ad alto potenziale di crescita e annuncia per il prossimo anno una “progressiva ripresa”.
“Il 2023 è stato un anno di importanti transizioni e sfide per l’economia globale, con impatti significativi che si proiettano nel futuro. In questo contesto, i mercati italiani mostrano comunque performance in crescita e un ottimo afflusso di quotazioni”, sottolinea il direttore generale di Integrae Sim, Luigi Giannotta. Per l’esperto si tratta senza dubbio di un segnale positivo della capacità delle aziende di navigare le sfide macroeconomiche e capitalizzare le opportunità di crescita anche in prospettiva di un 2024 in ripresa.
Attività di trading in aumento
I dati contenuti nel report certificano per l’Egm una significativa crescita nell’attività di trading rispetto al 2022. Prova ne è l’incremento, seppur minimo, del dato mediano, che indica quindi una tendenza diffusa e non limitata a poche società. Stabile, invece, il valore centrale dei turnover: il prezzo dei titoli è quindi rimasto complessivamente invariato, se non leggermente in calo.

Investitori italiani protagonisti
Quanto agli investitori, nel 2023 l’Euronext Growth Milan ha attratto 145 istituzionali che, tramite 281 fondi, detengono posizioni attive per 598,06 milioni di euro. Di questi, 319,84 milioni appartengono a fondi italiani, il 53,5% del totale. Tra gli stranieri, prima è la Francia: i fondi transalpini detengono infatti complessivamente quote per 73,04 milioni, pari al 12,2% degli investimenti totali. Il primo singolo investitore in assoluto è però il fondo pensione norvegese, che grazie ai suoi 46,25 milioni investiti, arriva al 7,7%.
I primi 50 fondi per controvalore delle partecipazioni, con 472,16 milioni di euro complessivi, rappresentano il 78,9% delle posizioni analizzate. Dopo il The Government Pension Fund – Global della Norges Bank Investment Management, si piazzano Arca Economia Reale Equity Italia di Arca Fondi Sgr, con 44,92 milioni su 43 investimenti, e Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia di Mediolanum Gestione Fondi Sgr, con 31,26 milioni su 51 investimenti.
I principali gestori sono invece Arca Fondi Sgr con 59,07 milioni e quattro fondi investiti, Mediolanum Gestione Fondi Sgr con 56,87 milioni e tre fondi, Kairos Partners Sgr con 51,42 milioni e sei fondi, Norges Bank Im con 46,25 milioni e un fondo, AcomeA Sgr con 39,30 milioni di euro e cinque fondi.

Tengono le Ipo: record di quotate
Anche nel 2023, poi, il mercato Euronext Growth Milan si conferma l’unico segmento di Borsa Italiana a mostrare resilienza, con un totale di 34 nuove ammissioni, in linea con le 26 del 2022, su un totale di 39 debutti registrati a Piazza Affari. Alla fine dello scorso dicembre, il numero delle quotate sul listino ha quindi messo a segno un incremento, passando a 202 società dalle 190 registrate nel 2022 e toccando il nuovo record storico di fine anno.

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