Articolo pubblicato su FR MAGAZINE | Settembre – Ottobre 2021 |
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Un dialogo con Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, sul futuro (sostenibile) del risparmio gestito e del rapporto fra italiani e investimento, oggetto di una ricerca svolta in collaborazione con Censis. I risultati del secondo Rapporto sulle scelte di investimento saranno discussi al prossimo Salone del Risparmio
Il 2021 è finora un anno positivo per i numeri del risparmio gestito. Il patrimonio dell’industria ha superato per la prima volta nella sua storia i 2.500 miliardi di euro e la raccolta netta di oltre 47 miliardi nei primi sei mesi del 2021 dimostra il progressivo ritorno a considerare quote maggiori di investimento da parte dei risparmiatori. Questo non toglie che molto sia ancora da fare. Soprattutto se guardiamo al fenomeno dell’ingente mole di liquidità detenuta dalle famiglie italiane.
Con quale atteggiamento guardate ai dati sulla propensione al risparmio delle famiglie?
Da un lato è una possibilità per le case di gestione e dall’altro un punto che deve essere indagato molto in profondità per capire come favorire uno sblocco di risorse nell’interesse sia dei risparmiatori che del sistema economico del Paese. L’inflazione è un pericolo reale e, inoltre, l’Italia ha bisogno delle risorse anche dei capitali privati per ripartire.
È per questo che è stato creato il rapporto Censis-Assogestioni sulle scelte di investimento degli italiani?
Lo scopo stesso dell’Associazione ci impone di guardare a tutta l’industria. Quella del risparmio gestito deve essere concepita come una catena del valore e dal nostro posizionamento mediano, tra consulente (investitore finale) e aziende, deriva una grande responsabilità per una allocazione realmente efficiente del capitale.
L’innovazione passa dalla ricerca e dall’educazione e per fare passi in avanti serve una conoscenza specifica delle propensioni degli investitori e degli ostacoli comportamentali che ne precludono l’accesso ai mercati dei capitali. Per questo motivo è nato il rapporto Censis-Assogestioni sulle scelte di investimento degli italiani.
I risultati della prima edizione, pubblicata a luglio 2020, avevano mostrato un 68% dei cittadini preoccupati per la situazione economica familiare e dunque il dominio della cautela anche se le entrate del 71% dei percettori di reddito non erano state intaccate. La pandemia è stato un evento che ha toccato tutti in ogni ambito dell’esistenza e quello finanziario non poteva certo fare eccezione. Sarà molto interessante misurare nel dettaglio ciò che è cambiato nella propensione dei risparmiatori dopo un anno intenso come quello che abbiamo appena vissuto.
La seconda edizione del rapporto, che verrà presentata al prossimo Salone del Risparmio, è incentrata sugli investimenti sostenibili. Perché questa scelta e che cosa vi aspettate?
La ricerca è un contributo per capire quanto valori e strumenti improntati alla sostenibilità siano oggi realmente in grado di incidere sulle scelte finanziarie degli italiani. Per i gestori la strada è ormai segnata. Siamo chiaramente oltre la semplice scelta di come allocare le risorse tenendo conto in modo esclusivo di fondamentali societari o di settore. È maturata la consapevolezza della necessità di considerare fattori aggiuntivi rispetto alle sole metriche finanziarie.
Dare vita ad un’industria sostenibile è, però, possibile solo se gli asset manager, oltre ad innovare i propri modelli di business, contribuiscono al cambiamento dei modelli di business delle società a cui si espongono…
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I risultati del Secondo Rapporto Annuale Assogestioni-Censis sulle scelte di investimento degli italiani saranno presentati nel corso della conferenza “Da risparmiatore a investitore sostenibile” che si terrà il prossimo 15 settembre alle ore 12.00 nell’ambito del Salone del Risparmio 2021. Giorgio de Rita presenterà dati inediti per fornire lo stato attuale e le direttrici di sviluppo del rapporto tra risparmiatori italiani e sostenibilità. A seguire una tavola rotonda con rappresentanti di vertice del mondo dell’asset management approfondirà sforzi e risultati dell’industria su questo tema centrale. Chiusura affidata a Paolo Ciocca, Commissario Consob che fornirà lo sguardo del regolatore. Clicca qui per iscriverti.
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