Fed, per i gestori prossimo taglio a giugno
La solidità del mercato del lavoro USA rafforza l’approccio cauto della banca centrale. A dicembre creati 256.000 nuovi posti di lavoro, ben oltre le attese. Disoccupazione giù al 4,1%
La solidità del mercato del lavoro USA rafforza l’approccio cauto della banca centrale. A dicembre creati 256.000 nuovi posti di lavoro, ben oltre le attese. Disoccupazione giù al 4,1%
Sondaggio Assiom Forex: Borse attese in rialzo da qui a sei mesi. La BCE taglierà altre quattro volte, ma la cautela della Fed peserà sull’euro. Lo spread BTP-Bund? Sotto quota 150
Per Cudzil (TCW), il mercato del lavoro sta rallentando e il presidente USA è prima di tutto un negoziatore. Meglio restare lunghi in termini di duration e sottopesati nel credito societario
Per Guy Miller, capo economista di Zurich, le banche centrali resteranno il principale driver dei mercati anche nel 2025. Colpa di un’inflazione meno debole del previsto e dei tanti rischi che minacciano la crescita, specie in Europa. Ecco cosa aspettarsi e come reagiranno le principali asset class
Nuova sforbiciata di 25 punti base. Riviste al rialzo le stime di inflazione e crescita. Powell: “Possiamo essere più cauti”. Per gli analisti, a gennaio il Fomc farà una pausa
Scontata una riduzione dei tassi di 25 punti basi. Occhi su dot plot e proiezioni economiche, che per gli analisti mostreranno un rallentamento del ritmo di allentamento
Per Dan Ivascyn, group cio di PIMCO, il mercato ha buone prospettive ma va approcciato con selettività e gestione attiva per sfruttare al meglio i prossimi tagli ai tassi. Dalla duration al ruolo dei mutui e del credito, la ricetta della Strategia Income
Buste paga e disoccupazione di novembre confermano che il mercato del lavoro Usa è solido e in progressivo rallentamento. Per gli investitori una riduzione natalizia di 25 punti base è praticamente scontata
Nell’outlook della casa, prospettive di soft landing per gli USA e un’Europa sotto potenziale ma meno depressa di quanto la veda il mercato. Attesi quattro tagli da Fed e BCE, seppur in tempi diversi. Merito di un’inflazione ormai doma. Per gli investimenti, largo ai titoli USA. Ma per i governativi anche l’UE è attrattiva
Secondo l’agenzia, il 2025 inizierà bene. Poi tutto dipenderà dalle politiche di Trump, che potrebbero causare condizioni finanziarie più rigide, un rafforzamento del dollaro e un quadro macro più complesso