AcomeA Sgr, alla ricerca delle gemme italiane

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Italian Gems investe sul mercato delle small e micro cap quotate, offrendo di fatto all’investitore la possibilità di accedere a un segmento di mercato con molte realtà sottovalutate e un forte potenziale di upside. Si tratta di un fondo alternativo aperto non riservato, che, grazie alla liquidità trimestrale e all’approccio da azionista attivo, mira a convogliare il risparmio privato verso le ‘gemme’ italiane

Sono circa duecento le Pmi quotate a Piazza Affari con capitalizzazione inferiore ai 100 milioni di euro che, per via del livello contenuto di scambi, si trovano a essere di fatto una nicchia poco liquida e inefficiente, di rado coperta da investitori istituzionali e broker. AcomeA Sgr ha da poco lanciato il fondo Italian Gems, dedicato proprio ai segmenti a minor capitalizzazione di Borsa Italiana. Approccio di investimento attivo, selezione di aziende con fondamentali di qualità, liquidità trimestrale, soglia minima di investimento accessibile: di queste e altre caratteristiche del fondo abbiamo parlato con il Senior Advisor Edoardo Loewenthal.

Edoardo Loewenthal, Senior Advisor di AcomeA Sgr

Il mercato delle micro cap risulta piuttosto complesso. Quali caratteristiche lo rendono tale e per quale motivo è poco coperto da investitori istituzionali e broker?

Gli investitori istituzionali generalmente trascurano il segmento delle micro cap sia perché investire in queste società richiede un’attività di ricerca molto approfondita sia perché la scarsa liquidità di questi titoli permette di effettuare volumi limitati di compravendite su base giornaliera, a differenza di quanto accade per le società a maggiore capitalizzazione. Per questo si tratta di una nicchia di mercato strutturalmente inefficiente, dove le valutazioni dei titoli non riflettono le informazioni disponibili e dove possono trovarsi grandi occasioni, le ‘gemme’ di cui il nostro fondo va alla ricerca: società fuori dal radar dei grandi investitori ma con ottimi fondamentali, il cui prezzo è al di sotto del loro effettivo valore. Dal punto di vista settoriale, si tratta per lo più di realtà che operano nell’industria tradizionale, nei servizi, nella tecnologia e nell’economia digitale e alcune di queste saranno anche avvantaggiate dagli investimenti previsti dal Pnrr, ad esempio quelle che si occupano di digitalizzazione delle imprese.

AcomeA Italian Gems è un fondo di investimento alternativo aperto, che è di fatto una novità. Perché questa scelta? E quali sono le sue caratteristiche?

Il fondo, oltre ad essere esposto al mercato delle small e micro cap, ha la peculiarità di essere un fondo aperto, che garantisce all’investitore la possibilità di liquidare la propria posizione su base trimestrale. Un investitore che investe in società quotate, infatti, preferisce avere la possibilità di liquidare la propria posizione, per questo abbiamo creato quattro finestre annuali durante le quali è consentita l’uscita dal fondo. La liquidità trimestrale permette inoltre di abbassare la soglia di investimento per gli investitori retail a 100 euro, limite che nei fondi chiusi è mille volte superiore e che rende Italian Gems uno strumento molto più accessibile rispetto ai Pir alternativi presenti sul mercato.

E qual è l’approccio che portate avanti verso le micro cap nelle quali investite?

Il nostro è sicuramente un approccio da investitore attivo. Cerchiamo cioè di renderci parte attiva nei confronti dell’azienda, instaurando un colloquio costante con il management, informandoci sul contesto in cui opera l’azienda e sui suoi competitor, chiedendo, se possibile, di sedere in consiglio di amministrazione e partecipare ai processi decisionali.  Non abbiamo un approccio di settore e cerchiamo di portare il nostro contributo rendendoci parte proattiva della vita della società.

Lato investitore, quali sono i vantaggi nel dare fiducia a una strategia di investimento con queste caratteristiche?

Il vantaggio per l’investitore consiste nell’avere accesso a una nicchia poco coperta da istituzionali e broker, dove non esistono strumenti di tipo passivo e dove il fai-da-te è fortemente sconsigliato, vista l’inefficienza del mercato. Infatti, mentre per le società a maggiore capitalizzazione sono disponibili grandi quantità di informazioni, per investire nel comparto delle micro cap occorre leggere i bilanci delle aziende con spirito critico e confrontarsi con il management. Attraverso competenze trasversali, sia finanziarie sia industriali, il team dedicato di AcomeA attua un processo di selezione rigoroso a tutto vantaggio dell’investitore.

Cosa significa per il risparmiatore investire in un Pir Alternativo oggi? Anche in luce dei possibili cambiamenti nel Pnrr?

Chi investe in Pir ha anzitutto un vantaggio dal punto di vista fiscale, poiché questo strumento consente la detassazione del capital gain laddove l’investimento sia mantenuto per almeno cinque anni. In questo momento storico, inoltre, con i fondi del Pnrr in arrivo, buona parte delle micro cap target del fondo Italian Gems beneficerà della misura. L’attrattività per l’investitore, quindi, consiste nella possibilità di entrare in un mercato interessante e in crescita ma inefficiente, con l’ausilio di un fondo che si pone come garante e filtro.

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