Per oltre un piano su due, le nuove regole faranno crescere gli asset sostenibili nei portafogli attivi e passivi. Ma non mancano rischi sia negli USA che in Europa. Lo studio DWS-Create Research
I fattori ESG sono destinati a diventare sempre più centrali sui mercati dei capitali. Nonostante il contesto incerto e le sfide geopolitiche, le nuove normative e la spinta politica in materia favoriranno infatti la finanza sostenibile. A dirlo sono i fondi pensione globali, che hanno risposto al sondaggio DWS–Create Research intitolato ‘Are ESG regulatory and policy measures driving asset allocation?’. Uno studio condotto tra 156 piani globali dal quale emerso come e le allocazioni sostenibili siano destinate ad aumentare sia nei portafogli a gestione attiva sia in quelli passivi.
Stando agli intervistati, che rappresentano un patrimonio gestito di quasi 2.000 miliardi di euro, a segnare la svolta è stata la pandemia. Da qui è scaturita infatti la crescente pressione sui gli operatori affinché prendessero decisioni di investimento davvero sostenibili. Prima di tale svolta, la maggior parte dei player attribuiva la lentezza dei progressi nell’interiorizzare la questione alla mancanza d’iniziative da parte dei governi o delle autorità di regolamentazione. L’introduzione di nuove misure ha invece portato a un cambiamento positivo: il 56% del campione considera l’aumento della trasparenza e delle infrastrutture di dati un miglioramento significativo mentre, guardando al futuro, il 60% ritiene che i sussidi pubblici e i finanziamenti misti aumenteranno ulteriormente l’importanza dell’energia verde.
La metà prevede investimenti ESG in aumento
Simon Klein, global head of Xtrackers Sales di DWS
Circa la metà dei fondi pensione si dice convinta che le nuove misure aumenteranno gli asset ESG nei portafogli attivi. Anche perché queste allocazioni consentono ai gestori di effettuare investimenti mirati in società che soddisfano elevati standard di sostenibilità, offrendo quindi rendimenti sostenibili a lungo termine. Non solo. Oltre uno su due (il 56%) crede inoltre che allocazioni simili avranno sempre più spazio anche nei portafogli passivi: una dimostrazione di come stiano crescendo gli investitori che utilizzino gli ETF per tenere conto dei rischi e delle opportunità connessi a un approccio etico. Per queste strategie, in particolare nel settore dei titoli a reddito fisso, si prevede poi l’utilizzo di nuovi indici non più ponderati solo in base alla capitalizzazione di mercato. Secondo Simon Klein, global head of Xtrackers Sales di DWS, si tratta di una novità che potrebbe dare “ulteriore impulso alla crescita del settore”.
Nonostante le valutazioni positive, i fondi pensione intervistati sono però preoccupati. Oltre la metà, per la precisione il 55%, prevede infatti che le battute d’arresto politiche negli Stati Uniti potrebbero indebolire l’impatto delle ultime misure. In particolare, la crescente politicizzazione delle questioni ESG rischia di rallentare i progressi nel settore degli investimenti sostenibili. Analogamente, il 46% teme che “l’affaticamento” in Europa, dovuto al drastico aumento del costo della vita, possa ridurre l’efficacia della normativa in materia.
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