De-globalizzazione: i Paesi pronti a beneficiarne secondo Schroders
Emergenti in pole position, guidati dall’India. Ma le aziende guardano anche ad alcuni mercati di frontiera e all'Europa. Una grande opportunità per i gestori attivi
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Dopo un inizio di anno travagliato per i mercati finanziari globali la Cina sembra volersi riprendere un posto in prima fila nei portafogli degli investitori globali. Quali sono le prospettive economiche dell’ex Impero Celeste? In quali settori guardare per cavalcare la futura crescita? Domande cui si è cercato di rispondere nel corso del panel “China Equities – Review, Outlook, Positioning” nella prima giornata della 13° Allianz Global Investors Asia Conference.
“È stato un anno difficile per la Cina, caratterizzato dalla ripresa delle restrizioni con la politica zero Covid voluta dal governo centrale ma dopo i minimi di marzo il mercato sta recuperando”, nota Tessa Wong, product specialist di Allianz Global Investors.
Tuttavia, la Cina rimarrà fedele alla politica zero Covid. Perché? “Il sistema sanitario del Paese non è attrezzato per tamponare una nuova ondata Covid – sostiene Wong – il prezzo economico e umano sarebbe troppo elevato quindi vedo difficile una marcia indietro su questa politica. Al massimo possiamo attenderci un’implementazione più dinamica con tamponi più frequenti per evitare l’estrema ratio di nuovi lockdown generalizzati”, spiega l’esperta.
Ad ogni modo, evidenzia Wong, gli investitori hanno imparato a convivere con questi rischi e – fa notare – i flussi netti su Stock Connect sono positivi “uno fra i vantaggi delle A-Shares cinesi è la bassa correlazione con il resto del mondo” afferma.
Fra i motivi, l’esperta individua la diversa fase del ciclo di politica monetaria dell’economia cinese rispetto alle economie occidentali sviluppate. “Questi aspetti – conclude Wong – offrono possibilità di diversificazione del portafoglio azionario”.
Guardando al futuro, l’evento chiave da guardare sarà il Congresso Nazionale del Partito del Popolo nel quarto trimestre.
Anthony Wong, senior portfolio manager fa notare che anche in Cina è in corso rotazione fra settori ed evidenzia che nel corso del sell-off di inizio anno fra i pochi settori che hanno fatto molto bene sono energia e utilities.
Per questo i cambiamenti più importanti nei portafogli di Allianz GI in Asia sono stati implementati per partecipare alla crescita ciclica che trae vantaggio da stimoli fiscali introdotti dal Governo: “abbiamo aumentato l’esposizione ai settore infrastrutturali: ingegneria edile e materiali di costruzioni perché ci aspettiamo benefici dai piani di stimolo”, commenta il portfolio manager.
“Al contempo – prosegue Wong – abbiamo diminuito l’esposizione ai beni discrezionali e favorito il comparto dei beni di consumo perché crediamo che in Cina vi sarà un aumento della qualità dei consumi”.
Un capitolo a sé stante lo merita il settore tecnologico. “Nel tech – spiega Kevin You, portfolio manager della fund house – abbandoniamo la logica tech di consumo (streaming, giochi, internet) – che in passato ha creato oligopoli che vengono contrastati dal governo attraverso strette normative – a favore della tecnologia industriale che punta sull’indipendenza tecnologica del Paese attraverso lo sviluppo di applicazioni industriali”, analizza.
“Ci aspettiamo che il Governo sosterrà lo sviluppo delle reti 5G, dei semiconduttori, la space economy, l’industrial automation e così via. Fra le altre aree d’investimento interessanti individuiamo le rinnovabili (investimenti in eolico, fotovoltaico e elettro mobilità), con obiettivo di ridurre le emissioni nette del Paese, e le aziende che contribuiscono a uno stile di vita più sano” conclude You.
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