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Nel Pensions Outlook 2024, l’organizzazione segnala pericolose lacune per i lavoratori autonomi o senza convenzioni collettive. E invita i governi ad agire
È tempo di misure forti che rendano i sistemi pensionistici più inclusivi, resilienti e innovativi. È questo il messaggio principale che arriva dal Pensions Outlook 2024 dell’Ocse, secondo cui è urgente in particolare un miglioramento della concezione e della governance dei modelli a capitalizzazione. Gli obiettivi devono infatti essere quelli di promuovere sistemi più forti ed equi, di accrescere i redditi dei pensionati e di concorrere ad una crescita economica sostenibile e allo sviluppo dell’innovazione.
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Attività pensionistiche a quota 56 mila miliardi di dollari
Secondo l’organizzazione con sede a Parigi, nei Paesi Ocse i prodotti di risparmio previdenziale sono aumentati del 10% nel 2023, arrivando a superare i 56 mila miliardi di dollari. Un valore oltre tre volte quello di vent’anni fa, che con i fondi di riserva detenuti dagli Stati arriva a quota 63 mila miliardi, ma che risulta in calo del 5% se confrontato con quello del 2021. Per gli esperti, la crescita messa a segno lo scorso anno è stata spinta dai rendimenti dei mercati azionari e dai flussi di cassa positivi, con i contributi che hanno superato l’importo delle prestazioni erogate.
Le sfide dell’invecchiamento demografico
Detto questo, però, all’orizzonte restano sfide impegnative. A partire dell’invecchiamento demografico e da una serie di criticità economiche. Di qui l’appello contenuto nell’Outlook 2024, che invita i governi a mettere in campo nuove azioni per colmare i divari di copertura. In particolare, il rapporto sottolinea l’importanza di garantire che gli individui abbiano accesso a un reddito pensionistico adeguato, oltre alla necessità di adottare approcci innovativi, come le soluzioni per la condivisione dei rischi e la mobilitazione del patrimonio immobiliare. “In molti Paesi che si trovano a dover affrontare l’invecchiamento della popolazione, i sistemi pensionistici sono la pietra angolare della sicurezza finanziaria e della resilienza economica”, avverte il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann. Aggiungendo che “schemi pensionistici a capitalizzazione più inclusivi, innovativi e sostenibili, che si evolvano con i cambiamenti del mercato del lavoro, sono essenziali per migliorare i redditi dei pensionati e per garantire la resilienza dei sistemi previdenziali”.
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Nonostante i progressi, infatti, il rapporto evidenzia il permanere di una serie di lacune significative nella copertura pensionistica, in particolare per i lavoratori autonomi e i per quei dipendenti non coperti dai contratti collettivi. In tal senso, secondo gli esperti, i piani pensionistici che coinvolgono più datori di lavoro possono aiutare ad affrontare queste criticità: soprattutto per le piccole e medie imprese, mettendo in comune le risorse, questi accordi si candidano a migliorare l’accessibilità.
Risparmi e investimenti
Sul fronte del risparmio pensionistico, al fine di incoraggiarlo l’Ocse suggerisce di incrementare le agevolazioni finanziarie. Mettendo in guardia sul fatto che norme fiscali complesse e parametri obsoleti rischiano però di compromettere l’efficacia degli aiuti. “Semplificare questi sistemi e garantire adeguamenti tempestivi può garantire che gli incentivi rimangano efficaci ed equi, soprattutto per i redditi più bassi”, si legge.
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Quanto agli investimenti, nel report viene ricordato che se da un lato le azioni forniscono migliori risultati finanziari a lungo termine, dall’altro la volatilità del mercato può aumentare i rischi per chi è prossimo alla pensione. Gli esperti raccomandano dunque di preferire strategie di investimento bilanciate, come quelle basate sul life-cycle, così da gestire i rischi e massimizzare al contempo i rendimenti a lungo termine. “I policymaker sono invitati a evitare strategie predefinite eccessivamente caute che potrebbero limitare il reddito pensionistico”, viene chiarito. Infine, l’Ocse inviata anche a ripensare la fase successiva a quella di accumulo, sottolineando che sono ormai essenziali soluzioni flessibili in grado di fornire redditi garantiti a vita, liquidità per uscite impreviste e opzioni per spese discrezionali. “Investire nell’educazione finanziaria è fondamentale. Strumenti digitali, come i cruscotti pensionistici, sono importanti per dare più potere ai risparmiatori e per accrescere la loro consapevolezza”, conclude il rapporto.
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