I fondi pensione negoziali preferiscono i gestori Esg
Il 54% indica come criterio di selezione di un asset manager l’Esg Identity. Ma cala la percentuale di chi ha una policy sugli investimenti sostenibili. L’indagine salone.SRI – Assofondipensione
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Nessuna bolla sulla sostenibilità che, al contrario, rimane il tema cardine attorno al quale in futuro si svilupperanno le strategie d’investimento di tutti gli attori nella filiera del risparmio.
Sono le convinzioni di BlackRock basate sui risultati di una ricerca condotta del BalckRock Investment Institute presso 175 grandi investitori nell’area Emea per un totale di 260 portafogli d’investimento che rappresentano – secondo le stime dell’asset manager, oltre 500 miliardi di dollari in masse – sulle loro attuali posizioni di portafoglio e sulle loro opinioni sugli investimenti sostenibili nel futuro.
Fonte: BlackRock Portfolio Insights & Analytics, EMEA ‘The future is coming fast’ Sustainable Transition in Portfolio Client Research 2021. Data as at September 2021
Se confrontato con le precedenti bolle il “repricing” guidato dalla sostenibilità è appena agli albori. Secondo la ricerca tre quarti degli intervistati (75%) dice di utilizzare, o di avere in programma di farlo, prodotti sostenibili nella parte core del loro portafoglio; il 45% degli intervistati ritiene di investire in prodotti conformi agli articoli 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr).
La maggior parte degli intervistati (62%) dichiara che in futuro continuerà a investire in fondi conformi all’articolo 6 della Sfdr solo se quelli che seguono gli articoli 8 e 9 registreranno una significativa deviazione in termini di rischio e rendimento.
“Un paio di anni fa, abbiamo anticipato che il cambiamento climatico avrebbe determinato un cambiamento nelle allocazioni del capitale e di conseguenza nel prezzo relativo degli asset. Ma allora, questo effetto doveva ancora verificarsi e per definizione non avevamo i dati per valutare se stava accadendo. Oggi crediamo che ci siano forti prove che la dinamica sia reale e che stia influenzando i prezzi proprio ora: il costo del capitale per i titoli percepiti come più verdi sta scendendo, e viceversa. Tuttavia, sebbene questo effetto sia ora statisticamente significativo, la maggior parte del repricing deve ancora arrivare”, sostiene Vivek Paul, senior portfolio strategist del BlackRock Investment Institute.
“Ciò significa che gli asset sostenibili sono ben lontani da una possibile bolla delle valutazioni – aggiunge – Crediamo che i portafogli orientati verso gli asset che il mercato percepisce come meglio allineati alla transizione net zero dovrebbero sovraperformare grazie a questo repricing”.
Secondo la ricerca i prodotti sostenibili costituiscono il 25% dei 260 portafogli esaminati, in crescita rispetto alla quota media del 17% in tutti i 650 portafogli Emea analizzati lo scorso anno. L’adozione si sta diffondendo in tutte le classi di attività all’interno del campione, con le allocazioni più alte viste nelle azioni (29%), reddito fisso (24%) e multi-asset subito dopo (24%).
“È in corso una sfida esistenziale agli approcci tradizionali come la classica divisione del portafoglio 60/40 tra azioni e reddito fisso. La transizione ecologica è uno dei fattori che spinge gli investitori a riconsiderare la costruzione del portafoglio e a valutarne la resilienza ma è un elemento che presenta sia rischi che opportunità”, commenta Pierre Sarrau, co-head e chief investment officer Multi-Asset Strategies and Solutions, individuando anche altri fattori come “i tassi ai minimi storici e l’aumento dell’inflazione che hanno eroso il reddito dei titoli di stato che ha storicamente stabilizzato i portafogli”.
Per quanto riguarda i portafogli azionari le strategie con il più alto tasso di riscontro nei criteri Esg sono quelle globali, ma guadagnano terreno anche le strategie regionali – sia su singolo Paese che settoriali. Nel reddito fisso l’adozione più alta è stata censita nel segmento del mercato monetario in euro e nel reddito fisso in sterline britanniche, seguiti da convertibili, mercato monetario in dollari e reddito fisso europeo.
Ursula Marchioni, responsabile di BlackRock Portfolio Analysis and Solutions per l’area Emea, aggiunge: “A nostro avviso incorporare la sostenibilità nella costruzione del portafoglio significa rendere i portafogli a prova di futuro. Ma gli investitori stanno utilizzando un ampio spettro di approcci per raggiungere questo obiettivo, dall’uso di prodotti specializzati per raggiungere gli obiettivi Esg ad un livello di esposizione specifico, all’integrazione della sostenibilità nell’intero processo di investimento. Prevediamo che quest’ultimo approccio – in cui la sostenibilità è vista come una parte fondamentale della progettazione strategica dell’asset allocation – emergerà come quello prevalente nei prossimi 12-24 mesi”.
Fonte: BlackRock Portfolio Insights & Analytics, EMEA ‘The future is coming fast’ Sustainable Transition in Portfolio Client Research 2021. Data as at September 2021
Per quanto riguarda i rischi gli investitori indicano ai primi posti la misurazione delle caratteristiche di sostenibilità di un portafoglio (27%) e la capacità di misurare l’impatto delle strategie sostenibili su rischio, rendimento e tracking error (20%).
“Il 68% degli investitori che abbiamo interpellato ritiene la transizione dei portafogli una delle sfide più complesse per i prossimi anni”, commenta Stephen Crocombe, responsabile di Mass Portfolio Solutions nell’area Emea.
Vale in particolare per gli istituzionali: “Nel caso degli schemi pensionistici, questa adozione è resa più difficile dalle sfide strutturali dell’industria, dalla gestione di investimenti più complessi, l’aumento dei costi operativi fino ad arrivare all’evoluzione del panorama normativo – aggiunge l’esperto – Per aiutare a superare questi ostacoli, molti schemi pensionistici stanno cercando all’esterno le capacità di gestione degli investimenti”.
“Il cambiamento climatico influenza ogni aspetto della vita moderna, quindi non sorprende che stia plasmando anche la costruzione dei portafogli. La riallocazione del capitale è già in corso, con più di 2,9 trilioni di dollari di asset in gestione in fondi sostenibili a livello globale a partire dal terzo trimestre del 2021”, precisa Simona Paravani-Mellinghoff, global cio of Solutions, Multi-Asset Strategies & Solutions.
“Crediamo che il rischio climatico sia un rischio di investimento, e l’aumento dell’adozione di prodotti sostenibili suggerisce che molti investitori sono desiderosi di valutare i rischi ma anche le opportunità che la transizione presenta”, conclude.
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