Private debt: prospettive dopo un 2021 da record
La raccolta degli operatori attivi nel mercato italiano è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, attestandosi a 987 milioni di euro, contro i 551 milioni del 2020
La raccolta degli operatori attivi nel mercato italiano è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, attestandosi a 987 milioni di euro, contro i 551 milioni del 2020
Investimenti più che raddoppiati: su del 123% a 14,7 miliardi. La raccolta, al 90% italiana, tocca quota 5.725 milioni. Boom delle infrastrutture: +480%
Nel 2021 superati i due miliardi di raccolta. I round sono stati 417. Gli investitori preferiscono il settore It, mentre snobbano le startup impegnate contro il climate change
Chiusi 241 deal, contro i 172 della seconda metà del 2020. Circa 12 miliardi il controvalore. La fiducia degli operatori cala ma resta alta. Industrial products, food and beverage e Ict i settori preferiti
Un mercato destinato a crescere in Italia, dove nel primo semestre la raccolta è triplicata. Merito della capacità di porsi come complemento del canale bancario e di accompagnare le aziende nella crescita
Nel primo semestre, gli investimenti sono saliti del 142% a 4,5 miliardi e le operazioni del 102% per un totale di 253. Fondi pensione tra le fonti principali della raccolta
Nel primo semestre 2021 realizzate 112 operazioni: +49%. Cresce l’ammontare investito sia nelle startup tricolori sia in quelle estere fondate da italiani
Nel primo semestre il mercato è tornato ai livelli pre-pandemia con 79 operazioni, per un totale di di 26 miliardi. E la fiducia degli operatori raggiunge il picco. I settori nel mirino
Il private equity ha ottenuto rendimenti record nel 2020. Ma oggi i private market schierano un arsenale ampio e variegato per sostenere le imprese e offrire fonti di rendimento alternative agli investitori
Accordo tra l’Università Milano-Bicocca, Banca Generali e Aifi. Obiettivo: creare un centro di ricerca sulla green finance che guidi la transizione verde dell’Italia