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La tecnologia è tra le principali candidate a un ruolo di primo piano nel 2025. Ma ci sono alcuni temi oggi sottovalutati, come la sostenibilità, che potrebbero prendersi la rivincita, come nel 2017
Tecnologia soprattutto, ma non solo. Tra i settori da monitorare nel post-elezioni americane c’è anche quello delle banche, oltre al mondo della sostenibilità. Temi che al momento sembrano essere sottovalutati dagli investitori, ma che l’anno prossimo potrebbero ritrovare smalto. Intanto, il mercato azionario americano continua a festeggiare a suon di record la conquista da parte di Donald Trump della stanza ovale alla Casa Bianca (l’S&P500 ha aggiornato nel post elezioni il suo massimo storico sfondando i 6.000 punti). Nelle settimane precedenti alle elezioni, Wall Street aveva già iniziato a prezzare una probabile vittoria del tycoon. Quando poi è arrivata la conferma, i mercati si sono mossi in scia alle politiche attese. “In particolare, le banche americane hanno festeggiato alle aspettative di deregolamentazione mentre le energie rinnovabili, insieme a tutto ciò che è etichettato come ESG, hanno registrato forti perdite dato che Trump ha sempre espresso una chiara mancanza di supporto per le soluzioni climatiche”, spiega Jens Peers, cio, sustainable equities di Mirova (gruppo Natixis IM). “Ha fatto eccezione invece Tesla che, all’indomani dell’esito elettorale ha messo a segno un balzo del 15% in previsione del ruolo che Elon Musk potrebbe ricoprire nella nuova amministrazione”.
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Il parallelo con il 2016
Quando Trump è stato eletto per la prima volta nel 2016, la reazione dei mercati è stata simile, prima e dopo l’elezione, anche se meno pronunciata. “Nel 2017, però, abbiamo assistito a un forte rimbalzo dei temi sostenibili”, argomenta Peers, “anche perché il cambiamento climatico continua a influenzare la nostra economia”. Per quanto le politiche possano essere meno favorevoli, i progressi tecnologici continuano ed è necessario proteggere la società, e quindi l’economia, dagli effetti devastanti di uragani e incendi causati o esacerbati dal cambiamento climatico. A questo si unisce la necessità di cibo e medicine, di soluzioni per malattie rare o non trattate, così come di affrontare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione. “L’intelligenza artificiale aiuterà a trovare soluzioni per molti dei nostri problemi, ma creerà anche altre sfide, soprattutto in relazione all’energia e all’acqua, creando grandi opportunità di crescita per le energie rinnovabili, il nucleare e il trattamento delle acque”, asserisce l’esperto. “Molti di questi settori hanno registrato una significativa sottoperformance oggi, ma un’analisi più attenta mostra che le prospettive fondamentali non sono cambiate per la maggior parte di essi”, per cui non rimane altro che chiedersi …

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