4 min
Fida ha passato in rassegna i prodotti della categoria venduti al pubblico retail nella Penisola. Largo ai bond corporate europei. Tra gli stili paga la gestione attiva. Ma la top 5 vede in testa un Etf
Mentre i grandi del mondo continuano a confrontarsi alla Cop28 di Riad, la ventottesima Conferenza delle Nazioni Unite sugli effetti del cambiamento climatico, si fa strada tra gli investitori la consapevolezza che un cambio di passo della finanza sostenibile sia ormai indispensabile. Ma, poiché il 2024 dei mercati finanziari promette di rivelarsi un anno all’insegna del reddito fisso, sarà soprattutto sui bond che si concentreranno gli sforzi degli operatori per favorire il passaggio a un’economia net zero. Ecco perché abbiamo passato in rassegna i migliori prodotti obbligazionari distribuiti in Italia nel tentativo di individuare schemi ricorrenti e indicazioni utili ad affrontare un contesto ancora dominato dall’incertezza su inflazione, tassi di interesse e recessione. Uno sforzo non banale se si considera che il mondo degli investimenti etici e la relativa normativa anche per ragioni di praticità, sono stati finora dai veicoli azionari.
📰 Leggi anche “Sostenibilità, i migliori fondi art. 9 italiani da inizio anno“
L’universo d’osservazione
A circoscrivere l’universo d’osservazione è stata Fida (Finanza Dati Analisi), società di sviluppo applicazioni software per i servizi finanziari e di distribuzione e analisi di dati nel risparmio gestito, che ha analizzato per FocusRisparmio gli andamenti realizzati fino al 28 novembre 2023 dagli strumenti interessati (raggruppati in categorie omogenee per politica di investimento e altre caratteristiche quali-quantitative). In base ai dati raccolti, risultano distribuiti in Italia 97 fondi attivi socialmente responsabili (su un totale di 368) mentre gli Exchange Traded Fund contano 37 unità (81 la popolazione complessiva). Si tratta di veicoli che sono in gran parte incentrati sui cosiddetti green bond, ovvero titoli di debito emessi non allo scopo di finanziare l’attività aziendale in senso lato ma per venire investiti in progetti legati alla transizione energetica. Un’evidenza che Monica Zerbinati, financial analyst dell’azienda, giustifica osservando come questa classe di attivo e i fondi su di essa incentrati rappresentino ormai prodotti storici e ben noti all’investitore medio. Anche se una precisazione, per l’esperta, è d’obbligo: “L’evoluzione più recente del settore ha reso necessario estendere il perimetro delle metriche di sostenibilità oltre la semplice riduzione delle emissioni di gas serra e includere nello screening degli emittenti anche il rispetto dei diritti dell’uomo e quello dei diritti degli azionisti di minoranza”.
Corporate, da inizio anno paga la gestione attiva
Dati al 28 novembre 2023. Fonte: Fida
Scendendo nel dettaglio delle performance, l’osservazione di Fida si è rivolta soprattutto al sottosegmento dell’obbligazionario aziendale europeo. E per un motivo ben preciso, spiega Zerbinati: “Le emissioni da parte degli Stati non mancano ma la conformazione dell’offerta del risparmio gestito ha determinato la nascita di una categoria specifica sui bond corporate esposti all’Eurozona, con i relativi indici espressivi del mercato”. Sul fronte delle performance, come evidenzia la stessa analista, l’asset class in questione mostra andamenti diversi a seconda che considerino strumenti passivi o attivi. E, in questo modo, conferma come la gestione attiva si in grado di navigare con maggiore efficacia contesti di mercato più complessi. I primi si rivelano negativi sia nel breve sia nel lungo termine, rispettivamente -2,9% da inizio anno e -12,3% nell’ultimo triennio. I secondi hanno un rendimento year-to-date positivo del 3,37%, a dimostrazione di come la gestione attiva si in grado di navigare con maggiore efficacia contesti di mercato più complessi.
📰 Leggi anche “Tematici, i fondi rinnovabili che hanno iniziato l’anno“
Ma la top 5 vede in testa un Etf
Dati al 28 novembre 2023. Fonte: Fida
La classifica propone i migliori fondi autorizzati alla vendita ad investitori retail italiani per performance. Una top cinque costruita proponendo una sola classe per ogni comparto e che vede il predominio del segmento corporate, a riprova di come l’universo investibile sia ormai stato sdoganato dagli operatori specializzati. In testa, con il migliore rendimento sia da gennaio (+6,8%) sia nell’arco dei 12 mesi (+6,5%), spicca un prodotto a gestione passiva: si tratta di iShares High Yield Corporate Bond Esg Etf di BlackRock. Completano il podio un veicolo di casa Allianz focalizzato sul credito, che rende il 5,7% year-to-date e il 4,34% su base annua, e un prodotto Dpam che mostra prestazioni negative tra novembre 2022 e novembre 2023. In coda al ranking, Dws e Candriam.
Un indice innovativo
Dati al 28 novembre 2023. Fonte: Fida
La classifica viene rimescolata e si arricchisce di nuove entità quando viene utilizzato il FIDarating ESG. Si tratta del primo rating italiano di sostenibilità dei prodotti di risparmio gestito, una metrica che integra diversi elementi complementari per valutare fondi e Sicav: dal grado di sostenibilità del singolo fondo in coerenza con la normativa europea a una valutazione trasversale degli strumenti gestiti dall’asset manager, con focus sulla Csr aziendale e la gamma prodotti. Senza dimenticare la trasparenza, intesa come disponibilità del gestore a condividere le informazioni rilevanti, e la tradizionale analisi di portafoglio.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.