Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima Sgr: “Il settore pubblico deve affiancare il privato per aiutare il Paese ad attraversare la transizione”. I presidenti delle casse previdenziali (Inarcassa, Forense, Dottori Commercialisti, ENPAM e AdEPP) presenti al Coima Real Estate Forum sottoscrivono: “C’è necessità di creare un dialogo ancora più sinergico e costruttivo tra imprese e istituzioni”
Come un prisma, anche l’idea di una società più sostenibile ha diverse facce. La metafora funziona anche se la si adatta al mondo degli investimenti. I protagonisti dell’industria del risparmio gestito insistono spesso sulla necessità di intendere la transizione ecologica come una evoluzione sostenibile non solo a livello ambientale, ma anche economico. E perché gli obiettivi che l’Unione Europea, come soggetto politico e come comunità, si è posta siano raggiunti è necessario un dialogo tra gli attori della transizione.
È ciò che emerge dal confronto tra casse previdenziali, all’interno della cornice del CoimaReal Estate Forum, appuntamento annuale di confronto sullo sviluppo del territorio con istituzioni e investitori nazionali e internazionali, durante il quale Coima Sgr ha annunciato le certificazioni LEED® e WELL® for Community per il quartiere di Porta Nuova a Milano. Le certificazioni riconoscono la sostenibilità sociale, ambientale ed economica di un progetto immobiliare o, come in questo caso, di un’intera area urbana.
Il ruolo delle istituzioni
“Il PNRR prevede un volume di investimenti destinato alla rivoluzione urbana pari a 10 miliardi euro”, scrive il ministro dello Sviluppo Economico del Governo Draghi, Giancarlo Giorgetti, in una lettera destinata al forum (mentre al Quirinale partivano le consultazioni per il nuovo governo). “Giocano un ruolo decisivo le aziende che hanno fatto della sostenibilità la loro missione e l’Italia deve smetterla di essere timida e deve costruire un dialogo costruttivo con le imprese sparse sul territorio”, si legge inoltre nel messaggio del ministro.
Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima Sgr
Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima Sgr, in apertura dei lavori ha ricordato, in tal senso, quanto sia profonda la correlazione tra istituzioni, imprese e capital markets e per una crescita sostenibile concreta dell’economia reale. “Il settore pubblico deve affiancare il privato per aiutare il Paese ad attraversare la transizione”, ha affermato il numero uno di Coima Sgr.
“Stiamo effettivamente attraversando un nuovo paradigma economico”, ha specificato Gabriele Bonfiglioli, chief investment officer della società. “Ciò significa che ciò che è valido oggi nel mondo degli investimenti non lo sarà più tra dieci anni. In questo scenario”, ha aggiunto, “l’immobiliare può essere importante per la diversificazione dei portafogli e come inflation hedge”.
Certificazioni sostenibili
Alberto Oliveti, presidente AdEPP e ENPAM
Bonfiglioli fa sapere che GRESB (il sistema di rating a livello globale per il benchmarking e il reporting ESG nel settore immobiliare) ha classificato il fondo CECIF (COIMA ESG City Impact Fund) a 1° posto tra i peer group di sviluppo GRESB in Europa con rating a 5 stelle e un punteggio di 99/100 punti. Il fondo, partecipato da Fondazione ENPAM, Cassa Forense, Cassa Dottori Commercialisti, Inarcassa, BCC Credito Cooperativo, Fondazione CARIPARO, Compagnia di San Paolo e Coima Sgr, ha superato i 520 milioni di euro di raccolta e sta proseguendo verso il target di 1 miliardo di euro.
Lo score assegnato invece al fondo COFII (COIMA Opportunity Fund II) è migliorato di 4 punti e si è classificato al 1° posto tra i peer group di sviluppo GRESB in Europa per la categoria Uffici, con rating a 5 stelle (99/100 punti). Il fondo è partecipato da COIMA SGR e primari investitori istituzionali internazionali, tra cui il governo di Singapore (GIC), Cassa Depositi del Quebec (Ivanhoe Cambridge), Poste Vita e Inarcassa.
Previsioni e bilanci
Stefano Distilli, presidente Cassa Dottori Commercialisti
Il Cio della società ha dichiarato inoltre che gli ultimi tre trimestri per la società hanno evidenziato un andamento positivo, al netto del complesso scenario, tanto da prevedere “di chiudere il 2022 superando gli 11 miliardi di euro di investimenti, superando i 10 miliardi di euro nel 2021”.
“Il totale per i primi nove mesi del 2022 risulta composto da 3,9 miliardi di euro per l’Office, 2,4 miliardi di euro sul mercato logistico e 1,1 miliardo di euro per gli hotel, 0,8 miliardi di euro per il residenziale e 0,6 miliardi di euro per il retail”, ha fatto sapere Bonfiglioli.
Fonte: Elaborazione di Coima Sgr
Ma per il 2023 le prospettive sono meno rosee e prevedono “una contrazione dei volumi del 30%”. “I mesi che abbiamo davanti sono difficili, ma sono proprio i gap da colmare che abbiamo in Italia a creare nuove opportunità”, ha concluso Bonfiglioli.
Il privato per il pubblico
Giuseppe Santoro, presidente Inarcassa
Per cogliere le opportunità della transizione è necessario un dialogo costruttivo tra pubblico e privato. È quanto auspica Giuseppe Santoro, presidente Inarcassa, alla tavola rotonda a cui hanno partecipato Stefano Distilli, presidente Cassa Dottori Commercialisti, Valter Militi, presidente Cassa Forense e Alberto Oliveti, presidente AdEPP e ENPAM.
Ed è proprio Oliveti a riassumere lo spirito con il quale bisognerebbe, secondo il numero uno di ENPAM e AdEPP, affrontare le sfide della transizione. “La sostenibilità va pensata al presente”, ha affermato, “non possiamo rischiare di accumulare fondi e non sfruttarli nel giusto modo”. “Per questo”, ha proseguito, “investimenti legati al PNRR e l’agenda per la transizione ecologica dovranno necessariamente tenere conto delle mutate condizioni socio-politiche”.
Valter Militi, Presidente di Cassa Forense
L’obiettivo di emissioni zero è strettamente legato poi al patrimonio immobiliare. Ad affermarlo è Valter Militi, presidente di Cassa Forense, secondo il quale la riqualificazione degli edifici esistenti sarà strategica sia in ottica di miglioramento urbano sia in ottica di transizione ecologica. Per Stefano Distilli, presidente Cassa Dottori Commercialisti, si tratta di forme di investimento che “si pongono in linea con gli impegni strategici finalizzati al perseguimento dei rendimenti prospettici attesi adeguati a preservare e garantire la sostenibilità attuariale del nostro sistema previdenziale, nonché a rendere ancora più concreto un concetto di sostenibilità a 360°, grazie all’impatto rigenerativo, che può avere ricadute importanti per lo sviluppo e la crescita del Paese”.
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