Al 30 settembre le masse gestite in mandati individuali retail dall’industria sono pari a 157,5 miliardi rappresentando il 12,8% delle gestioni di portafoglio totali e il 6,2% del patrimonio complessivo dell’industria risparmio gestito
Gianluca Filippi, responsabile servizio commerciale Finanza e Bancassicurazione di Cassa Centrale Banca
Nel mondo delle gestioni individuali di portafoglio le GP retail sono quelle che nel 2021 registrano la raccolta più importante. Nel terzo trimestre registrano flussi netti positivi per 2,7 miliardi, un risultato che porta il saldo da inizio anno a 7,9 miliardi. Al 30 settembre le masse gestite in mandati individuali retail dall’industria sono pari a 157,5 miliardi e arrivano a rappresentare il 12,8% delle gestioni di portafoglio totali e il 6,2% del patrimonio complessivo dell’industria risparmio gestito.
Gestioni di portafoglio – sintesi. Fonte: Mappa trimestrale del risparmio gestito 3° trimestre 2021, Assogestioni
“Una serie di fattori ha alimentato questa crescita: la spinta commerciale delle banche che hanno focalizzato la propria attività sul gestito, le performance delle linee di gestione che hanno agevolato la proposizione commerciale e la propensione della clientela ad alzare l’asticella preferendo linee bilanciate con una componente azionaria importante”, racconta a FocusRisparmio Gianluca Filippi, responsabile servizio commerciale Finanza e Bancassicurazione di Cassa Centrale Banca, che sottolinea come a fine novembre la raccolta netta della banca abbia superato gli 1,5 miliardi, portando le masse a superare i 7 miliardi e i 100 mila mandati.
GP retail: la raccolta nel 2021
In termini di raccolta fra i gruppi e le società di gestione nel terzo trimestre spiccano Fideuram con 1,5 miliardi, Banca Generali con 327 milioni, Cassa Centrale Banca (284 milioni), Iccrea (272,1 milioni) e a seguire Deutsche Bank, Mediobanca e gruppo Bper Banca.
Grazia Orlandini, direttrice investimenti del gruppo Bper Banca
In termini di patrimonio gestito in GP retail domina il gruppo Intesa Sanpaolo con i 50 miliardi di Fideuram e i 24,8 di Eurizon; seguono Banca Generali (7,8 miliardi), Azimut (7,3 miliardi), Credem e Cassa Centrale Banca con 7 miliardi ciascuna.
“Quest’anno abbiamo riscontrato una presenza sempre più rilevante sul segmento private – aggiunge Filippi – Fra l’altro, va ricordato che da quest’anno il processo di investimento relativo alle gestioni patrimoniali di Cassa Centrale è stato implementato con logiche di selezione di strumenti che promuovono caratteristiche ambientali, sociali e di governance”, commenta.
“All’interno del gruppo Bper Banca hanno brillato per raccolta le gestioni bilanciate multi-asset globali e personalizzate, entrambe parte della gamma gestita direttamente o in delega da Optima Sim. Si tratta di servizi in grado di abbinare un elevato grado di diversificazione degli attivi a diversi stili gestionali, grazie alle consolidate capacità del nostro team di gestione. Queste soluzioni sono state scelte dalla nostra clientela per la parte strategica core del portafoglio di investimento, che viene affiancata e arricchita da soluzioni satellite in grado di personalizzare ulteriormente il portafoglio complessivo di ogni cliente”, analizza Grazia Orlandini, direttrice investimenti del gruppo Bper Banca.
GP retail: sguardo al 2022
“Il 2022 viaggerà su due pilastri: da una parte l’attività retail tradizionale e dall’altra la presenza sempre più rilevante sul segmento private dove il gruppo Cassa Centrale vanta una tradizione importante, grazie alla possibilità di confezionare le gestioni patrimoniali sulla base delle esigenze e caratteristiche del cliente, con un elevato grado di personalizzazione e flessibilità”, spiega Filippi.
“Per il 2022 arricchiremo ulteriormente l’offerta delle gestioni globali core e delle soluzioni personalizzate. In particolare, su quest’ultima componente, i forti investimenti in tecnologia ci consentiranno di avvicinare la gestione professionale anche a clienti con elevate esigenze di indirizzo e presidio del proprio portafoglio, massimizzando l’efficienza e il controllo dei rischi di quest’ultimo, garantendo un servizio di alto valore su misura, attento ai bisogni e ai desideri dei nostri clienti”, conclude Orlandi.
I fondi bilanciati multi-asset sono la seconda opzione preferita dai sottoscrittori italiani nel primo trimestre. La categoria ha raccolto 5,3 miliardi nel periodo, registrando a fine marzo un patrimonio di 165 milioni, il 13,5% del totale complessivo gestito dall’industria
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