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Fida ha esaminato i prodotti incentrati sul tema per trovare i più redditizi tra quelli venduti in Italia. Azionario USA l’asset class preferita, ma tra le case spiccano Francia e Italia. Ecco la classifica
Secondo l’ultima ricerca di Kpmg e Aipb, nel 2040 gli over 65 rappresenteranno il 32,4% della popolazione italiana mentre gli over 50 genereranno la metà del PIL nazionale (quasi 1,5 miliardi di euro) e il 75% dei consumi (oltre 1,3 miliardi). E poiché le aspettative di vita si avvicineranno ai cento anni, questa transizione demografica di portata globale non produrrà solo conseguenze sul piano socioeconomico ma alimenterà anche un tema d’investimento a livello cross-settoriale. Già oggi l’ampliamento del bacino di utenti ‘anziani’ sta infatti plasmando la domanda di prodotti e servizi nel nostro Paese: i sessantenni godono ad esempio di ottima salute e tendono quindi a investire in attività ricreative o pensare all’eredità, mentre le spese mediche e la necessità di assistenza dovuta alla perdita di indipendenza diventano aspetti più rilevanti del budget familiare quando si supera una certa età. Ecco allora che FocusRisparmio ha deciso di passare in rassegna i fondi distribuiti al pubblico retail tricolore per capire se e come l’industria del risparmio gestito sia stia muovendo per intercettare il trend.
L’universo di analisi
A circoscrivere l’universo d’osservazione è stata Finanza Dati Analisi (Fida), società di sviluppo applicazioni software per i servizi finanziari e di distribuzione e analisi di dati nel risparmio gestito, che ha preso in esame gli andamenti realizzati fino al 4 giugno 2024 dagli strumenti interessati. Risultano numerosi i prodotti specifici su settori come farmaceutico-sanitari e finanza o anche e tecnologie e consumi secondari ma i comparti interdisciplinari con focus sulla longevità disponibili in Italia ad investitori retail sono appena 15. “Segno che non tutti gli asset manager hanno preso parte al gioco o almeno non in modo esplicito e commercialmente accattivante”, commenta la financial analyst della società Monica Zerbinati. Quanto all’asset allocation, si tratta quasi interamente di fondi azionari con focus globale o sui mercati sviluppati e che investono in large-mid cap: alcuni fanno riferimento a comparti specifici, come i beni di consumo e la farmaceutica, mentre altri selezionano le aziende i cui prodotti si rivolgono per un determinata quota alle fasce anagrafiche interessate.
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Dai viaggi all’healthcare, i settori di maggior interesse
Tra i settori più interessati dagli investimenti di questo tipo c’è anzitutto quello dei viaggi e delle crociere, che sta già godendo di un forte impulso con il pensionamento dei baby boomers. Anche l’industria chimica legata ai prodotti di bellezza o quello focalizzata sulla chirurgia estetica e la cura della pelle trovano però nuovi consumatori, forti di condizioni economiche privilegiate. Non mancano poi gli effetti indiretti di una popolazione che invecchia. In molti Paesi sviluppati stiamo ad esempio assistendo a un deficit di forza lavoro solo in parte colmabile con l’immigrazione, sfida alla quale l’industria prova a rispondere con l’automazione e l’intelligenza artificiale. Questi progressi non solo aiutano a mitigare gli effetti della transizione demografica ma aprono anche nuove occasioni di mercato e lavoro, creando domanda per competenze specializzate nella gestione e manutenzione dei sistemi complessi.
Diversificazione e rendimento: i vantaggi
L’analisi Fida evidenzia come i fondi individuati si distinguano per performance piacevoli, regolari e composti: tutte caratteristiche coerenti con un megatrend di portata strutturale e di ampio respiro come è la transizione demografica. “La diversificazione settoriale permette di contenere ulteriormente i fattori di rischio e di beneficiare di ritorni distanti da dinamiche speculative”, spiega Zerbinati, che pone l’accento soprattutto su eventuali rally e ritracciamenti repentini. “Le top ten di portafoglio risultano poi molto eterogenee e non sovrapponibili”, conclude l’esperta, “con un forte arricchimento di valore per l’industria del risparmio gestito”.
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La classifica
Il primo fondo della categoria per performance è Equity L Global Demography di Candriam, che svetta sia year-to-date (+10,5%) sia su base annuale (27,55%). Si tratta di un prodotto con orizzonte a sei anni che investe in società di economie emergenti con almeno 250 milioni di capitalizzazione e attive in settori come le materia prime, l’energia, i prodotti alimentari, i beni di lusso e il turismo, le tecnologie, l’healthcare. L’approccio discrezionale si basa su un’analisi fondamentale volta a selezionare i migliori titoli in base a cinque criteri: qualità del management, potenziale di crescita, vantaggio competitivo, creazione di valore e debito.
In seconda posizione si colloca Gis Cedola Risk Control Longevity, veicolo bilanciato di Anima che punta direttamente su obbligazioni corporate o pubbliche e indirettamente in titoli azionari globali: il prodotto ha reso il 9,6% da gennaio e il 13,5% negli ultimi tre anni. Medaglia di bronzo per CPR Asset Management, casa di gestione francese parte di Amundi che compare altre due volte in top ten: il suo strumento migliore, che ha fatto +9,2% e +22,6% sui due orizzonti temporali considerati, investe il 75% in azioni di titoli appartenenti a otto settori interessati dalla transizione demografica. La rappresentanza di Parigi è rafforzata da AXA, che chiude la classifica con un 6,2% year-to-date, ma va segnalato come pure l’Italia possa vantare più di un nome: oltre ad Anima, i risparmio gestito tricolore è infatti rappresentato da Mediolanum.
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