4 min
Nella sua relazione annuale, il presidente Consob lancia l’idea di portafogli che si auto-difendano dall’inflazione e favoriscano l’afflusso del risparmio verso l’economia reale, in stile Eltif e Pir
Un portafoglio auto-protettivo, in grado di difendere il risparmio dalla “tassa iniqua” dell’inflazione, ripristinando la fiducia degli italiani nel futuro e convogliando il risparmio verso l’economia reale del Paese. È la ricetta del presidente della Consob, Paolo Savona, illustrata nel corso del suo discorso annuale al mercato finanziario, per tutelare i risparmiatori e aiutare l’Italia a ripartire in un momento il cui corsa dei prezzi e guerra ucraina hanno gettato “pesanti ombre sulle prospettive favorevoli che si erano delineate e riportato indietro le condizioni di stabilità monetaria, oltre a quelle di una civile convivenza internazionale”.
Per il numero uno dell’Authority, attraverso i portafogli auto-protettivi il risparmio verrebbe incanalato “verso la formazione di nuovo capitale, dato che a ogni investimento mobiliare, che incorporerebbe i titoli di proprietà e di debito delle imprese produttive, corrisponderebbe un ammontare proporzionale di investimenti immobiliari, i quali storicamente hanno avuto un ruolo trainante nelle fasi di ripresa produttiva e occupazionale”. Una soluzione in cui, ha chiarito, il capitale finanziario e quello produttivo sarebbero “le due facce di una stessa medaglia presente in ciascun portafoglio liberamente costituito, con effetti positivi sul quadro macroeconomico”.
L’inflazione si è presa quindi il centro della scena anche all’assemblea annuale della Consob, la prima in presenza a palazzo Mezzanotte dopo due anni. D’altra parte, come ha sottolineato Savona (che diffida del “ricorso a strette monetarie o fiscali della dimensione necessaria per incidere significativamente”), la corsa dei prezzi “colpisce soprattutto i consumatori finali, le cui risorse provengono da redditi sostanzialmente fissi, e i risparmiatori che hanno investito in titoli di credito”.
Primo passo: incanalare il risparmio verso le pmi
Un primo passo da compiere secondo il presidente della Consob è quindi quello di incanalare il risparmio verso le iniziative produttive delle imprese di ogni dimensione, perché anche se la stretta relazione tra politica monetaria e andamento dei mercati causa “fluttuazioni” in Borsa “che scoraggiano siffatti investimenti” è anche vero che “va emergendo una più stretta e sana relazione tra quotazioni e profitti, sui quali l’inflazione opera in via favorevole”.
Le soluzioni tecniche stile Eltif e Pir
Le soluzioni tecniche di un portafoglio auto-protettivo “possono essere diverse e la politica avrebbe il compito principale di creare la struttura giuridica di accoglimento più idonea”, ha aggiunto, ricordando che un analogo tentativo a livello europeo “circoscritto, ma integrabile con la proposta avanzata” è rappresentato da Eltif e Pir. E la capacità auto-protettiva di un portafoglio che investa su imprese e immobili sarebbe, a suo dire, ancora più efficace se il risparmiatore decidesse, in modo equilibrato rispetto all’euro, i suoi investimenti denominati in valute estere usate per le esportazioni, così diversificando il rischio valutario.
“La ratio della proposta – ha precisato – poggia sul fatto che le attività mobiliari con un rendimento inferiore al saggio dell’inflazione patiscono una perdita di potere di acquisto, mentre quelle immobiliari di norma presentano aumenti di valore”. Dal 2008 al 2021, ha ricordato, l’inflazione ha ridotto il potere di acquisto del risparmio finanziario italiano del 16% mentre il valore degli immobili è sceso del 12%. Un portafoglio del genere avrebbe perso il 14%, percentuale che sarebbe scesa al 2,5% “se il portafoglio fosse stato per metà denominato in dollari”.
Criptovalute, Piazza Affari e siti abusivi
Nel suo discorso, Savona ha poi toccato anche tanti altri temi importanti. Tra cui quello della regolamentazione delle criptovalute, sul quale da tempo il numero uno della Consob è in prima linea. “Concordiamo con la necessità di convocare una Conferenza internazionale, che abbia in agenda l’inclusione del mercato delle cryptocurrency nella normazione esistente, ma non trascuri il recepimento delle tecniche contabili innovative usate dalla finanza – ha scandito -. Una legislazione pubblica in materia ristabilirebbe il monopolio monetario e potere normativo degli Stati e dei loro accordi internazionali, oggi lasciati in misura significativa alla volontà degli operatori in cryptocurrency”.
Altro allarme è stato lanciato in tema di risparmio. L’anno scorso la Consob ha proseguito nell’azione di contrasto alla raccolta abusiva di risparmio attraverso siti web, che ha portato finora all’oscuramento di 720 siti abusivi, di cui 246 nel corso del 2021 e 120 nei primi 5 mesi dell’anno in corso. “Una dimensione veramente incredibile del fenomeno”, ha messo in guardia Savona.
Quanto a Piazza Affari, il presidente Consob ha auspicato che l’ingresso di Borsa Italiana in Euronext possa contribuire a fermare l’emorragia di quotate tricolori verso i mercati esteri. Un processo che dovrebbe avvenire non “a seguito di un nostro adattamento alla competizione normativa” dei mercati finanziari europei ed extraeuropei, ma attraverso la creazione “di un campo di gioco livellato per tutti, dove il riferimento alla profittabilità delle imprese ottenuta con vantaggi normativi scompare, facendo emergere i contenuti della loro capacità di gestire le tecnologie innovative, oltre che le risorse di lavoro e finanziarie”, ha chiarito.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.