4 min
Inflazione più contenuta, possibili tagli dei tassi, valuta locale pronta ad apprezzarsi. Per Sergio Trigo Paz, cio di Ubp, le economie in via di sviluppo vanno verso una stagione di rilancio. E il reddito fisso è la chiave per cavalcare il trend. Sud Africa, India, America Latina le aree su cui puntare
Dopo anni di sottoperformance, è tornato il momento di investire nei mercati emergenti. E, in particolare, nel reddito fisso. Con fattori come l’inflazione ‘appiccicosa’ dell’Occidente, la probabile debolezza del dollaro e la riapertura della Cina, questa asset class promette infatti di tornare a offrire rendimenti interessanti. Ne è convinto Sergio Trigo Paz, chief investment officer e head of Emerging Markets Fixed Income di Ubp. Sud Africa, India e America Latina le aree in cui il manager intravede le maggiori opportunità. Ma attenzione ai rischi idiosincratici.
Sergio Trigo Paz, chief investment officer e head of Emerging Markets di Fixed Income di Ubp
Gli emergenti vengono da anni di sottoperformance. Perché investirvi ora?
Sono quattro i fattori principali che probabilmente faranno da volano per il debito dei mercati emergenti (EMD), in particolare per quello locale. Innanzitutto, nel corso del prossimo anno, le economie emergenti dovrebbero crescere più rapidamente di quelle dei Paesi sviluppati: gli esportatori di materie prime e i produttori emerging beneficeranno, infatti, della riapertura della Cina e della tenuta del G3 (Usa, Eurozona e Giappone). In secondo luogo, la duration è amica degli emittenti di questa categoria. Grazie ai rialzi proattivi delle banche centrali degli emergenti, l’inflazione sta scendendo rapidamente e i tassi reali sono positivi in molti Stati del gruppo. Questo significa che, mentre Fed & Co. faranno una pausa, i policy maker dei mercati emergenti inaugureranno una nuova stagione di tagli. Terzo punto: proprio poiché Powell si sta preparando ad assumere un atteggiamento attendista, la debolezza del dollaro agirà da vento favorevole per le valute emergenti ad alto carry. Infine, il debito emergente, soprattutto quello locale, beneficia di un quadro tecnico positivo. L’EMD è sottopesato nei portafogli dei clienti fin dall’inizio della pandemia. Tutti questi fattori non potranno che generare, dunque, rendimenti interessanti.
Quali prospettive, in particolare, per l’inflazione? Come cavalcarle per massimizzare i rendimenti?
Sostenuta da una crescita solida e da bilanci sani delle imprese e delle famiglie, l’inflazione nei mercati sviluppati dovrebbe rimanere ostinatamente appiccicosa. Di conseguenza, è probabile che le banche centrali locali restino in pausa più a lungo di quanto il mercato si aspetta. Con il mondo coinvolto in un processo di de-globalizzazione, mi aspetto che il quadro dei prezzi nei mercati emergenti sia sempre più determinato da fattori regionali. In Asia, la dinamica più debole del carovita di Cina e Giappone ha contribuito a contenere le pressioni inflazionistiche. In America Latina, le strette monetarie proattive le hanno frenate del tutto: oggi la maggior parte del continente paga tassi reali positivi e alcune banche centrali sembrano pronte a tagliare il costo del denaro quando la Fed si fermerà. All’opposto, invece, Europa centrale e orientale: qui la spinta inflattiva resta e ci si attende una politica monetaria falco.
Ha parlato di riapertura della Cina e di effetti positivi per la regione. Cosa ci dobbiamo aspettare?
La crescita della Cina potrebbe sorprendere al rialzo nel 2023. E, dati i significativi legami commerciali tra Pechino e i vari emergenti, i benefici conseguenti alla normalizzazione della vita e dall’attività produttiva nel Paese sarebbero molteplici. Il turismo nelle zone limitrofe crescerebbe, così come riceverebbero una spinta importante gli Stati con una forte esposizione alle materie prime in Sudafrica e America Latina (che potrebbero trarre vantaggio dal previsto miglioramento delle ragioni di scambio). Più in generale, a trarre giovamento sarebbe l’intero Pil globale. Si tratta di una prospettiva concreta, perché i responsabili politici cinesi sono talmente determinati a favorire la crescita da aver adottato misure che semplificano le normative tecnologiche e sostengono il mercato immobiliare domestico. Senza dimenticare che la People Bank of China ha allentato la sua politica anziché allinearsi alle misure restrittive di quasi tutte le altre banche centrali.
Alla luce di queste considerazioni, dove risiedono altre opportunità di investimento e perché?
Nel segmento del debito emergente denominato in valuta locale, che dovrebbe essere quello più favorito dal quadro macro descritto in precedenza, può essere interessante sviluppare un focus geografico e puntare su aree quali Sud Africa, India, America Latina. D’altra parte, le valutazioni delle società EM investment grade (in termini di spread) appaiono molto interessanti per i rischi impliciti rispetto ad altri segmenti come gli IG statunitensi, con un aumento dello spread di quasi cento punti base nel caso degli emittenti dell’area Latam. Proprio su questa zona manteniamo il sovrappeso, in quanto continuiamo a vedere fondamentali solidi e valutazioni molto interessanti su base relativa rispetto ad altre regioni del gruppo. Ciò detto, un contesto politico stabile e una dinamica di crescita sono fattori positivi anche per il debito emergente in valuta forte.
Sostenibilità ed emergenti: come conciliare le due dimensioni alla luce di una qualità dei dati spesso inferiore per le società e i mercati dei Paesi in via di sviluppo?
Il rischio idiosincratico è un fattore molto rilevante quando si investe nei Paesi emergenti. Esiti elettorali, disordini sociali, guerre, inondazioni e siccità possono avere un impatto sui premi per il rischio o sulle metriche di credito di un Paese dello spazio EM. Si possono classificare in tre lettere: E, S e G. Oggi i dati, soprattutto quelli degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), ci permettono di quantificare questi rischi e di creare alfa. Poiché i Paesi e le aziende sono preoccupati per i loro punteggi Sdg, stanno facendo ogni sforzo per migliorare la qualità dei dati e cambiare anche la direzione di marcia così da non perdere l’accesso al mercato dei capitali, sempre più attento a tali metriche.
Quali sono i prodotti e le strategie che offrite per coprire questo settore?
Disponiamo di una gamma diversificata di strategie a reddito fisso emerging, la maggior parte delle quali applica un quadro Esg incentrato sulla materialità. L’offerta comprende prodotti che investono in obbligazioni societarie dei mercati emergenti, obbligazioni locali, obbligazioni sovrane, obbligazioni di frontiera e una strategia total return ad alto reddito. In tutte queste strategie, la nostra gestione attiva si basa su un’accurata ricerca macroeconomica, creditizia ed Esg condotta internamente, per combinare l’allocazione top-down e la selezione bottom-up, un potente approccio d’investimento per scoprire e sfruttare le interessanti opportunità offerte da questa asset class.
📍Per approfondire vai al Cornerstone Reddito Fisso
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.