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Studio Unimpresa: il valore delle partecipazioni è aumentato del 14,31% a 661 miliardi di euro. In crescita gli investimenti delle famiglie e degli stranieri, giù quelli degli enti di previdenza
Quasi cento miliardi. Di tanto è aumentato in dodici mesi il valore complessivo delle partecipazioni nelle società per azioni quotate in Italia. Il totale ha infatti toccato nel primo trimestre del 2024 i 661 miliardi di euro, mettendo a segno un allungo del 14,31% rispetto ai 578 miliardi dello stesso periodo del 2023. A tirare le somme è il Centro studi di Unimpresa, stando al quale a fare la parte del leone sono ancora gli investitori stranieri, che hanno aumentato ulteriormente la loro presa e nelle cui mani c’è ora quasi la metà delle quote. In crescita anche gli investimenti delle famiglie tricolori e delle banche, mentre calano quelli degli enti di previdenza.
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Agli stranieri piacciono le quotate italiane
Secondo lo studio, che ha rielaborato le statistiche della Banca d’Italia mettendo a confronto i dati del primo trimestre 2023 e del 2024, gli investitori stranieri hanno aumentato le loro partecipazioni complessive a 319 miliardi, in crescita del 20,49% rispetto all’anno precedente. Lo stesso vale per le famiglie, che sono passate da 70 a 86 miliardi (+23,31%). Più contenuto l’incremento delle imprese, passate da 111 miliardi (19,25%) a 114 miliardi (17,33%), con un incremento del 2,87%. Banche e assicurazioni hanno invece registrato aumenti rispettivamente del 5,48% e del 19,75%, mentre gli enti di previdenza hanno segnato una lieve flessione del 7,34%, passando da 0,6 miliardi (0,11%) a 0,6 miliardi (0,09%), con una variazione negativa di 0,05 miliardi.
“L’aumento delle partecipazioni straniere nelle società quotate italiane, ora prossime al 50% del totale, è un segnale forte e chiaro: l’Italia torna a essere un mercato attraente per gli investitori internazionali. Questo risultato non può prescindere dal contesto politico”, sottolinea la presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
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Chi sale e chi scende
In generale, secondo il report, nel 2024 il valore complessivo delle partecipazioni nelle società per azioni in Italia è salito a 3.408 miliardi di euro, in crescita del 2,95% annuo dai 3.310 miliardi del 2023. Le imprese hanno registrato la variazione più significativa, aumentando la loro quota del 20,07% a 581 miliardi, pari al 17,06% del totale. Al contrario, le famiglie, pur rimanendo la categoria principale con una partecipazione di 1.466 miliardi, hanno visto ridursi la loro quota complessiva di 43 miliardi, calando al 43,02% del totale. Anche le banche hanno fatto segnare una flessione, con una diminuzione del 7,86% a 422 miliardi (12,37%).
In crescita, invece, la presenza degli investitori stranieri, che hanno aumentato la loro quota dell’11,61%, raggiungendo 726 miliardi, pari al 21,30% del totale. Le assicurazioni e i fondi pensione hanno poi segnato una lieve flessione del 2,42%, passando da 69 miliardi di euro nel 2023 (2,07%) a 67 miliardi nel 2024 (1,96%). Lo Stato e la Banca d’Italia hanno invece incrementato leggermente la loro presenza, passando da 120 miliardi del 2023 (3,61%) a 125 miliardi (3,67%), con una crescita di 5 miliardi, pari a un incremento del 4,60%. Infine, gli enti di previdenza hanno accresciuto la loro partecipazione da 7,7 miliardi (0,23%) a 8,2 miliardi (0,24%), con un aumento di 0,5 miliardi, pari al 5,50%.
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