SFDR: è aperto il dibattito sul futuro quadro normativo
Nell'attesa della piena ripresa dei lavori della nuova Commissione Europea, continuano le riflessioni sulla revisione del framework normativo che disciplina la finanza sostenibile
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Numeri da record per il Salone SRI. L’evento di ET.Group sugli investimenti sostenibili si è infatti chiuso con oltre mille partecipanti, 900 presenze fisiche registrate dall’evento di Milano e 110 da quello di Roma. Un risultato che, dopo l’ingresso alla Casa Bianca di un presidente poco allineato ai fattori environmental, non solo testimonia la convinzione degli investitori italiani sull’importanza della finanza etica ma conferma anche quanto gli indicatori più recenti rivelano sul 2024: la ripresa dei flussi di capitali verso i prodotti ESG.
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Dal punto di vista dei contenuti, la tredicesima edizione di Salone SRI ha portato avanti la sfida della sostenibilità sviluppando un focus sulla forza della transizione ecologica. E la scelta non potrebbe apparire più ovvia, vista la direzione verso cui questo argomento sposta l’asse del paradigma di sostenibilità: dalla rendicontazione degli output passati, cioè, alla valorizzazione degli impatti futuri. In questo senso, uno degli aspetti più approfonditi è stato il ruolo dell’engagement per orientare le scelte dei board: tema su cui si sono espressi Federica Calvetti di Eurizon e Lauretta Filangieri di ISP Vita. “Le metà degli investitori retail e una percentuale ancora maggiore di quelli istituzionali puntano con forza sulle valutazioni”, ha spiegato il fondatore della kermesse Luca Testoni, che ha sottolineato come simili quote siano “straordinarie in un periodo di grandi turbolenze e in cui l’effetto degli interventi normativi ha fisiologicamente elevato il livello di entropia”.
A determinare il successo del Salone SRI è stata però anche la scelta di confermare il format degli ultimi due anni. Alla mezza giornata del 18 novembre, che ha ospitato tavoli di lavoro con protagonisti Msci e Morningstar ma anche PwC Italy e Linklaters, ET.Group ha infatti scelto di far seguire altre 12 ore di conferenze e leadership panel accessibili previa registrazione. Per l’occasione, anche in base ai risultati di ESG Identity Corporate Index, sono stati inoltre invitati i presidenti dei principali gruppi italiani impegnati sugli ESG: da Giuseppe Zafarana di Eni e Cristian Fabbri di Hera fino al Luca Dal Fabbro di Iren.
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