3 min
In quattro anni la Fondazione di riferimento per il mondo dei consulenti finanziari ha triplicato l’esposizione in questi strumenti passivi per far fronte all’esigenza di aumentare il grado di liquidità e di diversificazione del proprio patrimonio
La Fondazione Enasarco, l’ente di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (fra questi anche i consulenti finanziari), ha deciso di dare una svolta alle scelte di gestione finanziaria della cassa andando a riequilibrare la componente illiquida del portafoglio attraverso interventi mirati su strumenti liquidi come gli Etf.
“In Enasarco il totale del patrimonio investito in Etf ammonta a circa 1,5 miliardi di euro rappresentando, rispettivamente, il 44% del totale degli strumenti liquidi detenuti e il 18% del patrimonio complessivo sulla base degli ultimi dati disponibili”, spiegano dal Servizio Finanza della Fondazione a FocusRisparmio.
L’esigenza di aumentare il grado di liquidità e di diversificazione del proprio patrimonio ha portato a un costante incremento dell’esposizione in questi strumenti passivi, passata dai circa 500 milioni di fine 2017 agli attuali 1,5 miliardi.
Il ricorso all’investimento diretto in Etf è stato facilitato “dalla loro flessibilità nell’ambito della asset allocation, al loro profilo di liquidità, costi contenuti ed efficienza”, aggiungono dalla Fondazione.
Le scelte tattiche e strategiche della Fondazione Enasarco
Dall’analisi degli investimenti diretti in Etf dal bilancio 2020 di Enasarco emerge che il 73% (circa 1,1 miliardi) è investito in Etf azionari, di cui 460 milioni in Etf Esg-Sri, mentre il 27% in Etf obbligazionari. Dal punto di vista della diversificazione geografica, gli investimenti coprono le principali aree geografiche globali (Europa, Nord America, Asia-Pacifico e Mercati Emergenti).
“Per quanto riguarda le aspettative future e in linea con gli obiettivi delineati in asset allocation strategica, la Fondazione prevede di continuare il percorso intrapreso, cercando di aumentare la quota di investimenti liquidi detenuti in portafoglio, anche tramite Etf”, osservano dal Servizio Finanza. “In tal senso, nei prossimi mesi si prevede di proporre un ulteriore incremento di almeno 350 milioni, per poi valutare ulteriori investimenti in una fase successiva. Gli investimenti in Etf riguarderanno principalmente la componente azionaria (Europa, Mercati emergenti e Asia-Pacifico) e quella obbligazionaria (Mercati emergenti)”, concludono.
**
Per gli altri approfondimenti sulle scelte di investimento degli investitori istituzionali nell’ambito della gestione passiva leggi l’articolo “A misura di istituzionale” contenuto nel Dossier Gestione Passiva FocusRisparmio di novembre-dicembre 2021. Scaricalo gratuitamente qui.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.