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La definizione del perimetro di utilizzo delle distributed ledger technologies (DLT) nel campo degli investimenti costituisce una delle principali sfide di Assogestioni. Dall’analisi senza preconcetti di rischi e opportunità passa uno degli snodi fondamentali per il futuro del settore
Lo scorso marzo 2022 il Comitato Digital Finance dell’Associazione, il cui compito è quello di diffondere tra le società di gestione del risparmio la conoscenza dei rischi e delle opportunità concernenti la trasformazione tecnologica, ha infatti istituito due tavoli di lavoro, aventi l’obiettivo di analizzare i potenziali impatti dell’introduzione della tecnologia a registro distribuito con riferimento, dal un lato, all’emissione, registrazione e circolazione in forma digitale di quote o azioni di organismi di investimento collettivo e, dall’altro, all’investimento degli OICR in Digital Asset.
I due tavoli di lavoro, che hanno visto il coinvolgimento dei principali attori della catena del valore dell’industria del risparmio gestito (gestori, depositari e distributori) e di “nuovi attori” del mondo delle tecnologie decentralizzate (fornitori tecnologici, gestori di schemi), si propongono di individuare possibili “evoluzioni” del ruolo degli intermediari tradizionali attraverso l’utilizzo di applicazioni decentralizzate, anche analizzando i presupposti per una futura interazione di questi intermediari con il mondo della finanza decentralizzata, la cosiddetta DeFi.
L’esito dei laboratori ha evidenziato la presenza di ostacoli, di rischi, ma anche di benefici per l’industria e i risparmiatori di cui si darà conto in un White Paper di prossima pubblicazione.
Il Regolamento (UE) DLT Pilot
La sfida del Comitato Digital Finance sull’utilizzo delle DLT nel risparmio gestito è sollecitata ora anche dalla prossima applicazione del Regolamento (UE) DLT Pilot, che include determinate tipologie di fondi comuni di investimento tra gli strumenti finanziari che possono accedere al regime pilota di negoziazione e registrazione su un’infrastruttura di mercato DLT.
Tale Regolamento, la cui applicazione è prevista a far data dal prossimo 23 marzo 2023, mira a sviluppare la negoziazione e il regolamento di strumenti finanziari tokenizzati, intendendosi per tali le rappresentazioni digitali di strumenti finanziari nei registri distribuiti o l’emissione di categorie di attività tradizionali in formato tokenizzato per consentirne l’emissione, la custodia e il trasferimento in un registro distribuito.
È volto altresì a consentire alle autorità nazionali, in coordinamento con l’ESMA, di accordare esenzioni e deroghe temporanee ai requisiti regolamentari specifici previsti dalla legislazione dell’Unione in materia di servizi finanziari (ad es. MiFID II, CSDR), garantendo al contempo la stabilità finanziaria, la protezione degli investitori e l’integrità del mercato.
L’esperienza acquisita con il regime pilota dovrebbe contribuire a individuare eventuali proposte “pratiche” finalizzate a selezionare adeguamenti mirati alla normativa dell’Unione in materia di emissione, custodia e amministrazione delle attività, negoziazione e regolamento di strumenti finanziari DLT.
Tra gli strumenti finanziari DLT che possono essere ammessi alla negoziazione su un’infrastruttura di mercato DLT o registrati in un’infrastruttura di mercato DLT, il legislatore europeo include anche “le quote di OICVM ad esclusione degli OICVM strutturati, il cui valore di mercato delle attività gestite è inferiore a 500 milioni di euro”. Ne discende che…

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