Il presidente dell’associazione appena rieletto chiede di completare CMU e unione bancaria. Ma anche regole semplificate, oltre a una competizione ad armi pari con le big tech. Panetta (Bankitalia): istituti solidi, non frenino il credito
Ridurre le tasse sul risparmio, completare l’unione bancaria e dei mercati, giocare un ruolo da protagonisti nella nuova Commissione UE e competere ad armi pari con le fintech. Antonio Patuelli, riconfermato per acclamazione presidente dell’ABI, ha scelto l’assemblea annuale dell’associazione per esporre la sua ricetta di competitività per le banche e per il Paese. E ha trovato subito sponda nel governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, che dallo stesso palco ha sottolineato la solidità del credito tricolore e chiesto un forte sostegno al credito per supportare la ripresa.
“I risparmiatori in Italia sono gravati da una pesante tassazione che spesso li spinge a portare capitali all’estero”, ha scandito Patuelli. Per questo, è più che mai necessario “favorire il risparmio” e ridurre la pressione fiscale su chi investe a medio e lungo termine. Questi ultimi, ha infatti precisato, subiscono oggi un pressione fiscale pari a quasi il 60% del reddito lordo prodotto dagli istituti di credito: si sommano l’Ires, l’addizionale del 3,5% e quelle locali, la cedolare secca sui dividendi, l’Irap, l’Imu e l’imposta del bollo. “Gli investimenti in strumenti di liquidità delle banche hanno tassi competitivi con quelli dei più redditizi titoli di Stato dell’Eurozona ed è indispensabile agli istituti stessi per erogare prestiti su orizzonti più ampli”, ha sottolineato.
“Completare l’unione bancaria e dei mercati”
Altro tema molto sentito dall’ABI è quello dell’Unione bancaria e dei mercati dei capitali, il cui completamento è una priorità. Queste vanno però realizzate con un “disegno centrale”, è il monito di Patuelli: l’obiettivo deve essere infatti quello di evitare la moltiplicazione delle norme, favorendo la competitività degli istituti nell’UE e la prevenzione nelle crisi bancarie. Con i Fondi interbancari che devono essere preferiti alle più costose ‘risoluzioni’ e a misure come il ‘bail in’. “Debbono essere sempre rispettati i risparmiatori e i lavoratori”, ha evidenziato il numero uno dell’associazione. Così come vanno evitate penalizzazioni per chi detiene il debito pubblico: “Fra i più ambiziosi obiettivi strategici per costruire una vera Unione europea vi è l’armonizzazione dei sistemi e delle aliquote fiscali”, ha infatti chiarito. Gli istituti di credito, ha aggiunto Patuelli, hanno assoluta necessità che le tantissime norme internazionali, europee e nazionali vengano semplificate. Solo nel 2023 quelle indirizzate al settore sono state infatti “diverse migliaia”, precisa. Non solo. Secondo il presidente è poi sensato sostenere che “l’Unione bancaria possibile è quella basata su identiche regole di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia, con Testi unici, ‘Codici’ e riforme che non costano, che semplifichino, razionalizzino e favoriscano le aggregazioni per la competizione con il resto del mondo”.
“Italia sia protagonista della nuova commissione UE”
Quanto all’Europa, Patuelli ha rivendicato per il nostro Paese un ruolo di primo piano. “L’Italia deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione”, ha spiegato, “con una importante responsabilità in materia economica e una vicepresidenza”. Per il banchiere, un’Unione Europea sempre più ampia ma basata principalmente sull’economia non basta più. “Occorre trovare lo slancio imposto dai tempi più duri con una nuova strategia comune, con nuovi Trattati e una vera Costituzione, con norme per la parità concorrenziale nel mercato interno e per lo sviluppo di tutte le aree d’Europa, ha detto.
“Tra fintech e banche una competizione ad armi pari”
Patuelli ha chiesto infine anche una “piena e corretta concorrenza fra big tech, cripto attività e banche”. Con regole identiche, anche fiscali, e uguale vigilanza”. Parole che hanno evidenziato come “uguali regole sono indispensabili anche in Italia per garantire gli stessi punti di partenza e quindi una corretta concorrenza”.
Panetta: banche italiane solide, non frenino il credito
Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della BCE
Il governatore di Bankitalia, parlando alla platea dell’assemblea ABI, si è invece soffermato sulla solidità del sistema bancario italiano e ha detto che “ha ora il compito di accompagnare la ripresa della domanda”. Un appello in piena regola quello di Panetta, secondo cui gli istituti potranno così contribuire al rilancio dell’economia italiana. Il numero uno di via Nazionale ha ricordato come la contrazione del credito all’economia provocata dalla restrizione monetaria non abbia avuto effetti dirompenti, a differenza di quanto avvenuto in passato. “Ciò riflette anche la robusta condizione reddituale e patrimoniale delle banche”, ha detto, “cui ha contribuito la riforma normativa avviata dopo la crisi finanziaria”.
In Italia, ha spiegato, la crescita procede “a ritmi moderati”. Anche a livello europeo si è registrata una “limitata espansione”, dopo un lungo ristagno. Grazie alla ritirata dei prezzi, secondo il governatore, da qui in avanti la BCE potrà continuare a ridurre gradualmente i tassiadeguando il loro livello al percorso di disinflazione. Ma, ha avvertito, dovrà essere pronta a rispondere “con rapidità a eventuali nuovi shock che potrebbero allontanarci da quella traiettoria”.
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