Terza giornata dell’evento simbolo dell’industria del gestito con focus sull’educazione finanziaria. Tante iniziative per coinvolgere i risparmiatori, con un occhio di riguardo agli investitori del futuro
La campanella per l’educazione finanziaria è appena suonata, ma l’obiettivo è che si faccia sentire sempre più forte. Dentro e fuori le scuole. Con l’approvazione lo scorso 27 febbraio del Disegno di legge sulla “Competitività del mercato dei capitali” si è dato finalmente corso all’inserimento nei programmi scolastici ministeriali della possibilità di trattare temi di economia e finanza nelle ore di educazione civica. Un passo fondamentale per migliorare le conoscenze di base sulla materia, ma che, per risultare efficace, deve essere accompagnato anche da iniziative diffuse, che testimonino l’impegno dei player dell’industria.
Saverio Perissinotto, Vice Presidente di Assogestioni e Presidente del Comitato Educazione Finanziaria
L’azione di Assogestioni in materia di educazione finanziaria vive, in questo senso, un nuovo slancio grazie alla creazione nel 2022 di un Comitato apposito che ha lo scopo di mettere a sistema le iniziative dell’Associazione e delle associate per migliorare le conoscenze di base per ogni fascia d’età e in ogni parte del Paese. Obiettivo specifico identificato dal Comitato presieduto dal Vice Presidente di Assogestioni Saverio Perissinotto per il triennio 2023-2025 è quello di entrare in contatto, in particolare, con la fascia più giovane dei potenziali investitori grazie a canali, modalità comunicative e contenuti in grado di stimolare l’approfondimento dei temi rilevanti in ottica di pianificazione patrimoniale.
Un salone sempre più istruttivo
Saranno molte le iniziative che nel corso del Salone del Risparmio verranno comprese nel percorso dedicato a Educazione e Formazione. Il culmine dell’attenzione a queste tematiche sarà raggiunto nella terza e conclusiva giornata in cui, grazie all’accesso consentito anche ai non professionisti del settore, andrà in scena una vera e propria “Scuola di risparmio”, la cui parola d’ordine sarà inclusività. Un percorso di formazione completo che coinvolge in maniera modulare interlocutori di diverse età, professioni e livelli di…
Secondo un sondaggio di Banca Sella, tre donne su quattro investono. E molte di loro lo fanno in previdenza complementare. Ma in troppe sottostimano le loro conoscenze Dall'educazione finanziaria una mano per colmare il gap
Grande successo per l’evento ideato Assogestioni: 15mila visitatori in presenza e oltre 6mila in streaming. Al centro dell’ultima giornata l’alfabetizzazione. Appuntamento dal 5 al 7 maggio 2026 per la 16esima edizione
Il Sesto Rapporto Assogestioni-Censis, presentato alla plenaria di chiusura del Salone 2025, mostra che l’84,5% dei nostri connazionali ha capitali da parte e il 60% vuole investirli a lungo termine. Ma truffe e quadro globale sono un freno. Ecco come rimuoverlo
L’Authority europea invita a considerare siti e app basati sull’intelligenza artificiale come una delle tante fonti informative. E a diffidare da chi assicura guadagni facili: i rischi sono numerosi
Generazionale, geografico, di genere: per l’acting head of Italy Distribution di Invesco EMEA, sono questi i tre gap da colmare con una strategia condivisa. “Il nostro compito è sensibilizzare, ma il supporto delle istituzioni è imprescindibile”
La presidente BCE: per raggiungere la stabilità dei prezzi, le persone devono capire cos'è l’inflazione. Panetta (Bankitalia): in Italia il divario finanziario è legato a quello occupazionale
Secondo l’aggiornamento al V Rapporto Assogestioni-Censis, l’89% degli under 35 mette da parte ma sono pochi quelli che li investono. Colpa dell’emotività e delle logiche di breve periodo. Dall'educazione finanziaria alla consulenza, la ricetta per rimediare. Ma attenzione al linguaggio
L’Authority Ue raccomanda di “non farsi travolgere dall’euforia”. E sottolinea la forte volatilità e l’assenza di protezione o risarcimento per chi perda i propri soldi. Anche con l’entrata in vigore di MiCA
Secondo l'indagine Ivass, il 25,5% del pubblico femminile dimostra un sufficiente conoscenza settore e dei suoi prodotti. Tra gli uomini il dato sale 35,9%, ma la colpa è anche dell’overconfidence. Sotto accusa la comunicazione delle compagnie: “Serve un linguaggio più comprensibile”
Risparmiatori sempre più interessati al tema, ma l’offerta di informazioni non è sufficiente e investire è difficile. Egemonia dei social tra i canali informativi, non senza di rischi di referenti e contenuti attendibili. Dalla consulenza alla pianificazione per obiettivi, come colmare il gap secondo l’Osservatorio di Pictet AM
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio