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A dicembre flussi per 5,4 miliardi. Il miglior risultato dei dodici mesi, che passano in archivio con 44,9 miliardi complessivi. Fideuram medaglia d’oro dell’anno, Mediolanum regina del gestito
Chiude col turbo il 2022 dei consulenti finanziari. A dicembre le reti mettono a segno il miglior risultato dei dodici mesi, sia sui volumi totali sia sul risparmio gestito, portando a casa 5,4 miliardi per una raccolta complessiva da inizio anno che sfiora i 45 miliardi, la seconda più alta di sempre.
Stando alla consueta rilevazione Assoreti, dicembre segna dunque un raddoppio dei volumi rispetto al mese precedente e vede aumentare anche le risorse nette mensili investite in prodotti del risparmio gestito, pari a 2,6 miliardi. Non è da meno la raccolta amministrata che, tra investimenti in titoli per 4,6 miliardi e movimentazioni nette in uscita da conti correnti e depositi per 1,8 miliardi, chiude il mese con 2,8 miliardi. Il tutto, come si diceva, contribuisce ad archiviare l’intero 2022, anno difficile per i mercati, con la seconda migliore raccolta annuale della storia delle reti, pari a 44,9 miliardi di euro.
Le risorse destinate ai prodotti del risparmio gestito ammontano a circa 17 miliardi e sono sostanzialmente equidistribuite tra gestioni patrimoniali, collettive e individuali, e prodotti assicurativi-previdenziali. Le reti consolidano, così, il proprio ruolo di riferimento per l’industria del risparmio gestito: nel 2022 il settore degli Oicr aperti è fortemente sostenuto dall’attività dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che hanno fornito un apporto in termini di raccolta netta, diretta e indiretta, pari a 13,6 miliardi di euro, compensando i deflussi realizzati, nel loro insieme, dagli altri canali distributivi e portando in positivo il bilancio complessivo del sistema fondi (9,3 miliardi). Cresce significativamente anche l’investimento in titoli amministrati sui quali confluiscono 27 miliardi di euro, prevalentemente indirizzati sui titoli di debito, mentre frena la raccolta di liquidità pari a 977 milioni di euro.
“È stato un anno faticoso ma i risultati non possono che renderci orgogliosi”, afferma il presidente di Assoreti Paolo Molesini. Che aggiunge: “Il modello delle Reti ha superato anche questa sfida brillantemente. Tutto questo è stato possibile grazie alla grande professionalità e costanza nel servizio svolto dai consulenti finanziari, con una raccolta di qualità nell’interesse del cliente. Nonostante il periodo complesso, infatti, abbiamo portato avanti i progetti di vita dei risparmiatori nel medio lungo periodo, mettendo al centro la diversificazione insita nella componente gestita dei portafogli”.
Risparmio gestito
Nel dettaglio del gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni si traduce in volumi netti mensili pari a 909 milioni di euro. Il bilancio annuale, quindi, risulta in crescita per 3,9 miliardi di euro. Gli investimenti si concentrano sui fondi azionari (8,4 miliardi) mentre sugli obbligazionari prevalgono i riscatti (- 5,9 miliardi). Il saldo delle movimentazioni complessive effettuate, nel mese di dicembre, sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 639 milioni di euro e determina una valorizzazione annuale degli investimenti netti di 4,6 miliardi. Infine, le risorse nette mensili indirizzate sul comparto assicurativo-previdenziale ammontano a un miliardo di euro: l’anno si chiude, così, con un risultato netto pari a 8,5 miliardi di euro prevalentemente riconducibile alle unit linked (4,8 miliardi) e alle polizze multiramo (3,3 miliardi).
Risparmio amministrato
Passando all’amministrato, il bilancio mensile è positivo per 4,6 miliardi di euro e conferma l’orientamento all’investimento in titoli di debito (4,4 miliardi). Da inizio anno il 60% della raccolta totale arriva ai titoli amministrati ed in particolare ai titoli di Stato (12,2 miliardi), tra collocamento sul mercato primario (2,3 miliardi) e attività sul secondario (9,9 miliardi). Le scelte di investimento coinvolgono anche i titoli obbligazionari corporate (5,3 miliardi), i titoli azionari (3,6 miliardi) ed i certificate (2,5 miliardi). Nel mese di dicembre da conti correnti e depositi escono risorse nette per 1,8 miliardi; nel 2022 la liquidità rappresenta il 2,2% della raccolta netta totale.
La classifica dei player
Va al gruppo Fideuram la medaglia d’oro del 2022, grazie ai 10,8 miliardi di raccolta totali, di cui 1,5 miliardi portati a casa a dicembre (788 milioni il gestito) che gli valgono anche il primo posto mensile. Segue Finecobank con 8,7 miliardi nei dodici mesi e 1,2 nell’ultimo mese dell’anno (481 milioni il gestito). Chiude il podio annuale e mensile Mediolanum con, rispettivamente, 7,2 e 1,1 miliardi, conquistando però il primo posto 2022 nel risparmio gestito grazie a 4,4 miliardi di raccolta complessiva. Completano la top five annuale Banca Generali con 5,7 miliardi totali (640 milioni a dicembre) e Allianz Bank con 5,1 miliardi (57 milioni a dicembre).
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