Reserve Bank of India, l’arrivo di Malhotra fa intravedere una svolta sui tassi
Con tutta probabilità, il nuovo governatore punterà a rianimare l’economia indiana. E metterà in secondo piano il problema inflazione
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Con la piramide demografica che si sta ridisegnando in tutti i maggiori Paesi occidentali, si riaccendono i riflettori sull’industria dell’healthcare. Compresi quelli degli investitori, sempre più fiduciosi che il settore possa spiccare il volo nel 2024. Tra questi c’è anche Candriam, che qualche anno fa ha lanciato uno dei pochi fondi europei focalizzato sulle società attive nello sviluppo di trattamenti e servizi per la cura del cancro. Un’iniziativa che Pasquale Sansone, senior biotechnology analyst della casa di gestione, inquadra nel contesto di un più ampio sforzo della casa per cavalcare il trend sotto il profilo degli investimenti azionari.
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La considerazione di partenza dell’esperto è infatti che, sebbene la domanda di farmaci e terapie non sia strettamente legata ai dati economici, l’evoluzione del quadro macro rappresenta comunque una prima variabile importante per cercare di prevedere la dinamica del comparto. E, da questo punto di vista, gli astri sembrano ben allineati perché si inneschi una sovraperformance. Perfino negli Stati Uniti, dove la crescita resiliente che si è registrata nell’ultimo anno dovrebbe affievolirsi. “Il nostro scenario di base prevede un rallentamento dell’economia globale e un’ulteriore graduale normalizzazione dell’inflazione seguita da tagli dei tassi d’interesse”, spiega Sansone. Ma non saranno solo fattori esterni a supportare la possibile corsa dell’equity sanitaria. Secondo l’analista, “esiste infatti una significativa necessità medica insoddisfatta di trovare cure più durature e all’avanguardia”. Un esempio su tutti, dal suo punto di vista, è legato all’aumento di malattie croniche come appunto il cancro: “La ricerca accademica e innovazioni del calibro dell’intelligenza artificiale hanno consentito e consentiranno uno sviluppo senza precedenti di nuovi strumenti per la scoperta di farmaci”, spiega. Tale fenomeno, chiamato ‘ricerca traslazionale’, e una migliore comprensione delle malattie dovrebbero insomma fornire un ulteriore boost alle vendite delle aziende coinvolte e quindi ai corsi dei loro titoli sui listini in cui sono quotate.
Poco rilevante promette invece di rivelarsi la variabile geopolitica. E questo nonostante sul segmento sia forte l’incidenza (in termini sia di performance che di numerosità) dell’azionario degli Stati Uniti, dove a novembre avrà luogo una tra le elezioni presidenziali più tese di sempre. Sansone ritiene infatti che né Joe Biden né Donald Trump abbiano intenzione di soffocare l’innovazione. Senza contare che, nonostante la retorica politica sui costi della sanità rappresenti da sempre “un rischio di coda”, “la sanità non sarà al centro del dibattito elettorale perché il duello si svilupperà attorno a temi come le tasse o l’immigrazione”. Ecco perchè, è la sua convinzione, “non ci saranno misure aggiuntive di rilievo per il comparto in nessuno degli scenari possibili”. Una visione valida a maggior ragione per l’oncologia, che “non verrà trattata in modo negativo” proprio in considerazione della gravità e della letalità.
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Proprio perchè le opportunità sono rappresentate dalla demografia e dall’innovazione dei prodotti per soddisfare le crescenti esigenze, la selezione dei titoli e la comprensione dei paradigmi terapeutici rappresentano fattori molto importanti sul fronte degli investimenti. Sansone sottolinea infatti come, per rispetto alle strategie di portafoglio, servano molto lavoro e mezzi per poter valutare i risultati tipologie e risultati delle aziende: “Il successo commerciale nell’healthcare avviene solo se i prodotti sono i migliori della categoria e aiutano i pazienti. Per questo motivo, in qualità di investitori, è necessario capire come vengono trattate le malattie specifiche e quanto siano competitive le nuove soluzioni”, sottolinea l’esperto. Che riassume così l’approccio innovativo al settore di Candriam: “Bisogna pensare come un medico e ciò spiega come mai nel nostro team ci sono professionisti esperti con un background di ricerca scientifica”. Ecco che il focus si sposta quindi verso le azioni di società tecnologiche più piccole e innovative, dotate di un buon potenziale di upside e prezzi accessibili. Niente da fare invece per le obbligazioni, che non consentono alcuna esposizione al successo di una terapia realmente rivoluzionaria.
Quanto a segmenti, Sansone spiega come la casa di gestione sia focalizzata soprattutto sulle biotecnologie e ancor di più sull’oncologia. Questa branca, precisa, è infatti ben posizionata rispetto a tutte le dinamiche che dovrebbero interessare il settore nei mesi a venire: da quella elettorale, perchè “la sua gravità e letalità escludono un trattamento negativo da parte delle amministrazioni”, fino a quella demografica, nella misura in cui “il 30% o più di tutta la ricerca medica sulle patologie legate all’invecchiamento confluiscono lì”.
Da qui la scelta dell’azienda di lanciare, nel febbraio 2019, un fondo azionario globale focalizzato solo su realtà del settore con prodotti e pipeline promettenti: Candriam Equities L Oncology Impact. Si tratta di una strategia attiva, dall’orizzonte di sei anni, che utilizza tre criteri di selezione per definire l’universo investibile: filtro tematico, analisi clinica e analisi fondamentale. Il primo ammette esclusivamente le società con una sufficiente esposizione all’oncologia e alla lotta contro il cancro in generale, la seconda valuta la qualità dei dati clinici disponibili e la terza si concentra sui profili che ottengono i punteggi più alti in cinque aree: qualità del management, potenziale di crescita, vantaggio competitivo, creazione di valore e indebitamento. Il processo include anche l’analisi degli aspetti Esg, che conferisce al veicolo l’etichetta di articolo 9 da Sfdr. Come evidenziato dal prospetto, il fondo vanta masse per 1,9 miliardi di dollari al 25 febbraio 2024 e si contraddistingue per un ritorno annualizzato a tre del -2,53% (-0,61% nell’ultimo anno).
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