Consulenti finanziari, le responsabilità familiari frenano le professioniste
Anche nella consulenza è forte il divario di genere per quanto riguarda prospettive, reddito e soddisfazione lavorativa. La ricerca Bocconi per Anasf e Jp Morgan AM
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Si è conclusa all’insegna dalla proattività l’undicesima edizione di ConsulenTia, l’evento romano ideato da Anasf e dedicato ai professionisti della consulenza finanziaria iscritti o meno all’assocazione. La rassegna, che ha visto la partecipazione 3.100 i visitatori unici, ha infatti sottolineato l’importanza del risparmio gestito come strumento di educazione finanziaria e ribadito il ruolo centrale degli advisor quale punto di contatto tra l’industria e il bacino di utenza potenziale.
“Evidenzio in sintesi i concetti di pluralità, fondamentale per l’accrescimento della nostra professione, e di ricerca di equilibrio per superare gli ostacoli lungo il percorso di crescita e continuare ad acquisire il successivo grado di competenze della nostra categoria”, ha commentato in chiusura lavori il presidente Luigi Conte. Che ha aggiunto: “I consulenti finanziari sono l’asse portante di un Paese che vuole e che tende ad evolversi, sia culturalmente sia sul piano operativo”. Un ulteriore elemento evidenziato dal numero uno dell’associazione è stato l’intendimento di “fare cultura finanziaria quotidianamente”: “Educare alla responsabilità i cittadini significa riportarli in una dimensione in cui il benessere individuale si riverbera nel benessere sociale”, ha aggiunto Conte. Che ha concluso: “Solo in questo modo sarà possibile raggiungere insieme qualsiasi risultato”.
Parole d’ottimismo che hanno trovato eco nell’intervento del sottosegretario al ministero dell’Economia Federico Freni, tra gli ospiti istituzionali della prima giornata. “Potrebbe sembrare che oggi stia emergendo una dicotomia tra risparmio amministrato e gestito ma sono convinto che anche nel ciclo economico attuale il ruolo dei consulenti finanziari sia essenziale e l’asset management resti una fonte di propulsione chiave per il Paese”, ha detto. Quella presentata in videocollegamento dall’esponente dell’esecutivo è quindi una prospettiva che fa del dialogo tra le due anime dell’industria finanziaria la soluzione a momenti di crisi come quello attuale. “La Strada da seguire è quella di una sempre maggiore interazione e di non una conflittualità”, ha concluso Freni.
Scendendo nel dettaglio degli argomenti di CosulenTia, uno dei temi su cui i lavori si sono focalizzati maggiormente è l’intelligienza artificiale. Un dialogato sul legame tra questa tecnologia e l’advisory è stato sviluppato, ad esempio, Luciano Floridi e Mariangela Vacatello. Il direttore del centro di etica digitale dell’università di Yale e la direttrice artistica del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano hanno infatti constato come sia sempre l’essere umano ad avere “il controllo e la responsabilità di capire le alternative ma anche la direzione corretta da perseguire con i nuovi strumenti digitali a disposizione”. Con Paolo Benanti, presidente Commissione AI per l’informazione, e Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’Ispi di è discusso anche degli aspetti regolamentari. A partire dall’AI Act, il regolamento europeo su cui il Governo ha espresso un parere preliminare favorevole a febbraio. “Per non subire una trasformazione ma governarla, bisogna focalizzarsi sull’impatto generato dall’IA sul contesto sociale e su come preparare e formare i professionisti del settore”, ha detto Benanti. “La grande sfida per l’Europa è agire all’unisono come stati federali e investire nel futuro dell’Unione”, ha completato Magri.
Protagonista, soprattutto nella seconda giornata, è stato invece il dibattito sul ruolo dell’educazione finanziaria. Fabio Massoli, direttore finanza, amministrazione e controllo di Cassa Depositi e Prestiti ha sottolineato come i cittadini fatichino a fronteggiare con efficacia uno scenario mutevole proprio a causa della carenza di competenze, circostanza che rende importante farli accompagnare “da figure professionali capaci quali i consulenti finanziari”. Federico Cornelli, commissario Consob, ha invece paragonato la categoria a un’infrastruttura del Paese. “Per sostenere i mercati finanziari e i fondi europei bisogna trovare una modalità con cui rendere il risparmio paziente e veicolarlo verso capitale di rischio che possa rilanciare l’economia”, ha detto. “Bisogna stimolare e supportare chi opera nel settore gli advisor”, è stata la conclusione del presidente della Commissione finanze alla Camera Marco Osnato. Che ha detto: “Sono professionisti di cui bisogna fidarsi e che offrono strumenti finanziari utili a famiglie e imprese”.
I giovani e ancor di più le donne hanno catalizzato l’attenzione nella giornata di chiusura. Paola Profeta dell’Università Bocconi ha ricordato come solo attraverso la valorizzazione dei talenti sia possibile sanare il gender gap. La presidente di Fecif, Vania Franceschelli, insieme a Monica Pompozzi di Anasf e a Maria Paola Toschi di J.P. Morgan Asset Management, ha portato la testimonianza dell’evoluzione del settore rispetto al tema di genere, in Italia e in Europa.
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