Investimenti, gli italiani cercano sicurezza del capitale e consulenza
Secondo l’Osservatorio di CNP Vita Assicura, l’81% consulta un advisor prima di sottoscrivere. Aumenta la progettualità. Polizze e fondi i prodotti preferiti
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Nuovo mese all’insegna della crescita per le reti di consulenti finanziari, che a marzo vedono il patrimonio raggiungere quota 839,8 miliardi e staccare del 7% il valore raggiunto a dicembre 2023. Lo certifica Assoreti, che rileva come la principale leva di crescita sia stata rappresentata dall’effetto performance. Secondo l’associazione, l’espansione dei mercati finanziari ha infatti contribuito per 3,1 punti percentuali mentre il beneficio derivante dalla raccolta si è limitato all’1,3%. La valorizzazione complessiva della componente finanziaria-assicurativa-previdenziale del portafoglio aumenta così del 7,3% e raggiunge i 717 miliardi di euro, rappresentando l’85,4% del totale: 520 miliardi investiti in risparmio gestito e 197 in strumenti amministrati.
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Stando al consueto rapporto mensile dell’associazione, la componente strettamente finanziaria (Oicr, gestioni individuali e titoli amministrati) aumenta dell’8,3% in scia a un effetto mercato stimato sul 3,9%. La liquidità si attesta invece a 122,7 miliardi, con un’incidenza in calo al 14,6%. Il portafoglio sotto il servizio di consulenza con fee specifica (fee only/fee on top), ammonta infine a 115,2 miliardi e rappresenta il 13,7% del patrimonio totale. Il 74,6% di questi è posizionato su prodotti del risparmio gestito con una valorizzazione di 85,9 miliardi. “Il sistema delle reti ha raggiunto un nuovo record di patrimonio grazie alla capacità di intercettare e sostenere la domanda di consulenza finanziaria espressa dai risparmiatori”, ha detto il presidente Massimo Doris, che ha sottolineato due punti di forza dei consulenti: la predisposizione di un portafoglio ben diversificato e in grado di ridurre l’esposizione al rischio ma anche la capacità valorizzare i trend dei mercati finanziari. Risultati che, a suo dire, alimentano la fiducia per il prosieguo della crescita nei prossimi mesi.
La componente rappresentata dall’insieme dei prodotti del risparmio gestito registra una crescita del 5,5%, determinata per 3,7% dall’effetto mercato. Il valore degli Oicr a sottoscrizione diretta si attesta a 227,3 miliardi di euro, con un aumento del 6,4% rispetto a fine 2023 e un’incidenza complessiva sulle masse del 27,1%. I fondi aperti di diritto estero rappresentano il 23,8% del portafoglio, con 200,2 miliardi di euro investiti per 86 miliardi in fondi azionari. I prodotti di diritto italiano valgono 24 miliardi (2,9%). La valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 4,8% e raggiunge 84,2 miliardi di euro, coinvolgendo equamente le GPF (42,2 miliardi) e le GPM (42 miliardi), per un’incidenza che si attesta al 10%. Il comparto assicurativo rappresenta il 22,5% del totale, con 189 miliardi di euro (+4,7%), mentre i prodotti previdenziali crescono del 6,3% e raggiungono i 19,3 miliardi.
Gli strumenti finanziari amministrati raggiungono una valorizzazione complessiva di 197,2 miliardi di euro, con un incremento del 12,2%. Si consolida la maggiore incidenza dei titoli di Stato, ora pari all’8,6% con 72,2 miliardi di euro, segue quella dei titoli azionari: con 58,7 miliardi, rappresentano il 7% del portafoglio. Il 6,6% del patrimonio è rappresentato dalle obbligazioni corporate (3,6%), dagli exchange traded product (1,5%) e dai certificate (1,4%).
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