Dopo il lancio della piattaforma di brokeraggio a commissioni ridotte, la fintech tedesca arricchisce l’offerta in Italia con la distribuzione degli iShares iBonds di BlackRock. Un progetto che proietta le ambizioni del gruppo verso nuovi obiettivi
“Il mercato italiano ha un forte potenziale inespresso e siamo convinti di poter contribuire a rendere il mondo della finanza accessibile per tutte le tipologie di potenziali investitori”. Alessandro Saldutti, ne è fermamente convinto e di questo ne ha fatto la filosofia con cui guidare Scalable Capital alla conquista della penisola. Fresco di nomina a country manager del gruppo per l’Italia, nell’aprile del 2022 l’ex manager Goldman Sachs ha infatti lanciato nel nostro Paese la piattaforma di brokeraggio digitale a commissioni ridotte, in molti casi a meno di un decimo dei costi d’ordine delle principali banche o piattaforme tradizionali, che ha elevato l’unicorno tedesco nell’olimpo del fintech europeo. Poi, lo scorso settembre, l’annuncio di un nuovo tassello strategico: la partnership con BlackRock per includere nelle soluzioni di investimento disponibili agli utenti gli iShares iBonds, la prima gamma europea di ETF UCITS a scadenza fissa. Una collaborazione che proietta le ambizioni di crescita della fintech verso nuovi obiettivi. “Il prodotto è perfetto per il mercato italiano, al risparmiatore tricolore piace sapere che sarà pagato con regolarità e che a scadenza riotterrà il capitale. Specie in un periodo di forte incertezza e tassi elevati come quello che stiamo vivendo dalla pandemia” commenta Saldutti.
Ci spieghi meglio in cosa consiste l’iniziativa
“Si tratta di un progetto che ci riempie di orgoglio. E la ragione sta innanzitutto nel modo in cui ha preso le mosse, perché ci ha riconosciuto come uno dei maggiori canali di distribuzione di Exchange traded fund presso l’universo retail. Partendo dalla volontà di facilitare gli investimenti di piccolo taglio attraverso l’abbattimento di quei costi che di solito finiscono per erodere il rendimento del singolo prodotto abbiamo integrato in Scalable Broker gli “iShares iBonds” di BlackRock, che oggi possono essere acquistati senza commissioni d’ordine, a partire da 250 euro e con un costo d’ordine di 99 centesimi per ordini con volumi inferiori. Sono poi disponibili anche per i piani di accumulo, anche questi ultimi senza costi d’ordine e impostabili a partire da 1 euro di investimento mensile.
Al di là di questa collaborazione, qual è la vostra gamma di offerta?
Scalable Capital è nata nel 2014 da un gruppo di ex manager Goldman Sachs ed è ufficialmente operativa dal 2016. La prima parte di questi sette anni d’attività è stata incentrata su Scalable Wealth, un servizio di gestione patrimoniale autonoma e digitale che ci ha reso in breve tempo il principale robo-advisor d’Europa. In seguito, abbiamo arricchito il nostro sistema di offerta con il lancio di Scalable Broker, la piattaforma di brokeraggio oggi disponibile anche in Italia: si tratta di un ambiente in cui è possibile investire in azioni, ETF, fondi, criptovalute e commodities a partire da 1 euro. Questa novità ci ha permesso di crescere ulteriormente e i dati lo dimostrano: in appena un anno, abbiamo visto il capitale investito attraverso Scalable passare da 3 a 7 miliardi di euro per arrivare poi a 10 miliardi lo scorso anno e raggiungere 16 miliardi oggi.
Come funziona, in dettaglio, il servizio di broker?
Ogni ordine in azioni ed ETF costa un massimo di 99 centesimi. Per la media degli acquisti singoli è possibile iniziare a investire anche con un euro e la user experience, molto chiara ed intuitiva, permette di capire immediatamente quanto si sta spendendo, con quale performance e tutte le altre informazioni relative all’operazione. Il fattore che più ha guidato la crescita del servizio sono stati i piani di accumulo in ETF che a gennaio 2023 erano già oltre 1 milione: si tratta di una funzione che permette di destinare una quota dello stipendio mensile all’allocazione in strumenti a gestione passiva in modo del tutto automatizzato, senza pagare commissioni e con la possibilità di comprare anche azioni frazionate. Una soluzione capace di vincere l’emotional bias e che oggi viene utilizzata da oltre il 60% dei nostri clienti.
Quali difficoltà avete riscontrato nell’accedere al mercato italiano? Tenendo conto di una distribuzione storicamente rigida, quali sono i canali su cui si potrà crescere maggiormente?
Sono state più difficoltà interne che esterne. Abbiamo cioè dovuto comprendere che, a differenza di quello tedesco, il cliente italiano va conquistato prima di tutto con la fiducia anziché con la qualità dei prodotti. Nel nostro Paese c’è infatti una minore cultura finanziaria e questo conduce a una forte diffidenza nei confronti di operatori che sono stranieri e propongono servizi innovativi come la finanza digitale. Da qui, la scelta di puntare molto sul rafforzamento della nostra immagine attraverso collaborazioni con marchi di settore noti ma anche con content creator capaci di raggiungere un pubblico giovane in modo serio e professionale: la collaborazione con Starting Finance e quella con Alessandro Cascavilla, PhD in Economia e divulgatore sui social ad esempio, rientrano perfettamente in quest’ottica.
Quanto al futuro, gli investitori under 40 rappresentano certamente il principale bacino di utenza sui cui puntare ma molto margine di manovra c’è anche nelle fasce di età più avanzata. Non a caso, stiamo lavorando per arrivare a lanciare anche il servizio di gestione patrimoniale. Abbiamo diverse strategie, dal value investing ai megatrend alle commodities. Un’altra novità che abbiamo appena lanciato e su cui abbiamo puntato molto è l’integrazione di Insights, strumento di analisi professionale del portafoglio che sfruttando la potenza del software di analisi di BlackRock permette un livello di dettaglio finora disponibile solo agli investitori istituzionali. Attraverso questa suite sarà possibile verificare se si è esposti a rischi di concentrazione e capire come ottenere una migliore diversificazione ma anche accedere alla funzione “Scenario” e simulare l’andamento del portafoglio in diversi contesti di mercato per capire, ad esempio, come si comporterebbe in caso di aumento dei tassi di interesse, elevata inflazione o crollo delle azioni. Insomma, un ulteriore passo verso la realizzazione della mission di Scalable: democratizzare gli investimenti mettendo i clienti nella condizione di avere una migliore visione d’insieme del loro portafoglio e prendere decisioni consapevoli così da proteggere e far crescere il patrimonio sul lungo periodo.
Cosa spera (e cosa vede) nel futuro della finanza italiana?
Mi auguro che a cinque anni da oggi ogni persona sotto i 50 anni abbia un piano di investimento in un portafoglio diversificato che possa permettergli di ottenere una pensione quando il sistema previdenziale non sarà più sostenibile. Perché ciò sia possibile, servirà educare a investire presto e principalmente in ETF. Sul fronte interno all’industria, invece, bisognerà lavorare per rendere più trasparenti i costi del gestito ma anche eliminare il conflitto di interesse e favorire la sempre maggior diffusione di consulenti indipendenti.
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