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Il gruppo acquisisce il 70% della società specializzata nella finanza di impatto e le passa la gestione dei fondi di Etica SGR finora affidata al team di Melzi D’Eril. Che si riorganizza
Banca Etica punta a crescere nell’asset management e, con una doppia operazione, riporta in casa i suoi fondi. Il gruppo bancario italiano dedito alla finanza responsabile ha infatti acquisito il 70% di IMPact SGR, società di gestione del risparmio italiana specializzata esclusivamente nella finanza di impatto, e si prepara a passargli la gestione dei comparti della controllata Etica SGR finora affidata ad Anima SGR.
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Banca Etica punta all’internazionalizzazione
Contestualmente all’acquisto di IMPact SGR, l’istituto ha infatti sciolto la partnership con la società guidata da Alessandro Melzi D’Eril, che ha gestito attivamente il portafoglio di Etica SGR. Questo è composto esclusivamente da fondi comuni d’investimento etici (ex. articolo 8 e 9 della Sfdr) e raccoglie un patrimonio di circa 7,4 miliardi di euro per conto di oltre 400mila clienti. Una mossa che permette a Banca Etica di crescere in un settore importante e di chiamarsi fuori dal risiko che infiamma il settore finanziario tricolore e che vede Anima Holding sotto il duplice fuoco di Banco BPM e Unicredit.
“Con l’acquisizione di IMPact SGR il Gruppo Banca Etica accelera il suo percorso di crescita e rafforzamento consolidando l’indipendenza e la distintività dell’unico gruppo bancario italiano interamente dedito alla finanza etica”, ha infatti commentato la presidente Anna Fasano. Sottolineando le molteplici sinergie con un gestore finanziario dedicato e in linea con la missione del gruppo, “al fine di potenziare l’offerta dei prodotti di finanza etica, l’apertura verso nuovi mercati ed essere ancor più vicini alle esigenze dei risparmiatori e di tutti gli stakeholder”.
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Anima punta sui fondi ESG proprietari
Quanto ad Anima Holding, l’addio di Etica SGR si preannuncia gravoso. Solo nel 2024 la gestione dei fondi della società presieduta da Marco Carlizzi ha generato per il gruppo ricavi pari a circa 10 milioni e mezzo di euro. La cessazione della delega avrà dunque un peso, ma la squadra di Melzi D’Eril annuncia di volerne mitigare o neutralizzare l’impatto nel medio periodo puntando sul “pieno sviluppo di alcuni fondi ESG proprietari”. Negli ultimi cinque anni, viene infatti spiegato in una nota, la raccolta netta su questi comparti è stata di oltre 5 miliardi di euro, con una redditività per Anima approssimativamente doppia rispetto a quella dei comparti gestiti in delega per conto di Etica SGR. Inoltre, ora questi fondi potranno essere distribuiti anche attraverso le reti precedentemente oggetto di limitazioni connesse all’accordo di mandato.
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