Mediobanca punta sempre di più sul wealth management, strategico per centrare gli obiettivi di crescita del piano “One Brand – One Culture”. L’offerta di consulenza patrimoniale si sposta verso i clienti di fascia medio-alta con l’obiettivo di arrivare a 50 miliardi di masse gestite in tre anni
Gian Luca Sichel, amministratore delegato di Mediobanca Premier
Mediobanca cambia passo sul wealth management. Saluta il brand CheBanca! e dà vita a Mediobanca Premier. “Più di un cambio di nome”, sottolinea l’amministratore delegato della neonata realtà Gian Luca Sichel, che nella presentazione alla stampa ripercorre il cammino di CheBanca! e chiarisce le linee di sviluppo del nuovo progetto.
“CheBanca! è nata nel 2008 con un modello di servizio digitale indirizzato a una clientela non ancora nel perimetro del Gruppo. Nel 2016, con l’acquisizione delle attività retail di Barclays in Italia, si è dato il via ad una seconda importante fase che ci ha visto crescere nella consulenza finanziaria fino ad arrivare a circa 40 miliardi di masse, 1.200 professionisti e 200 punti fisici sul territorio tra filiali e uffici”.
Il racconto di Sichel passa poi al futuro, con indicazione degli obiettivi e dei modi per raggiungerli. Mediobanca Premier punta ad una crescita delle masse da 39 a 50 miliardi entro il 2026, imponendosi come leader nella fascia medio-alta del mercato dell’advisory. Il progetto è quindi quello di affiancare Mediobanca Private Banking, mutuandone la visione olistica del cliente come centro del modello di servizio e indirizzando l’offerta ad una fascia di clientela più estesa.
Una platea di risparmiatori fatta principalmente di professionisti e imprenditori in possesso di gran parte dei 5.300 miliardi di euro di ricchezza liquida, molta della quale dormiente, stimata nel nostro Paese.
Next wealth generation (di clienti e consulenti)
“Il settore è interessato da alcuni macrotrend che stanno trasformando l’industria del risparmio gestito e indicano quali saranno gli attori vincenti”, afferma l’amministratore delegato di Mediobanca Premier. Decisiva sarà, secondo Sichel, la capacità di rispondere alla “richiesta di consulenza stratificata e personalizzata da parte di una clientela esigente, sia da un punto di vista di coinvolgimento nella valutazione delle opportunità di investimento, sia da quello della disponibilità di strumenti digitali in grado ridurre al minimo i tempi della mera operatività”.
Un aspetto, quest’ultimo, che il manager ritiene fondamentale anche per l’attrazione di nuovi professionisti per cui sarà rilevante la possibilità di usufruire delle expertise di Gruppo per rispondere alle esigenze patrimoniali complesse dei clienti, così come la presenza di una piattaforma digitale evoluta che permetta un alto grado di efficienza.
Il concetto cardine è quello di next wealth generation, che si declina sia per quanto riguarda i clienti sia i consulenti. Un elemento di novità che poggia però sulle competenze e sulla cultura aziendale del Gruppo, come sottolineato dal management nell’evento di presentazione alla stampa.
Fulcro strategico
Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca
“Mediobanca Premier è un progetto con caratteristiche uniche in Italia poiché beneficia dell’expertise del Gruppo nel Corporate & Investment Banking oltre che del radicamento nei valori di eccellenza e specializzazione che caratterizzano da sempre il DNA di Mediobanca”. Queste le parole di Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. “Siamo convinti che questi elementi, uniti alla competenza delle nostre persone e all’approccio rigoroso e sostenibile nel fare banca, saranno alla base della crescita di Mediobanca Premier e dello sviluppo di tutta la divisione Wealth Managament, obiettivo prioritario del Piano Strategico 2023-26 One Brand – One Culture”, aggiunge.
Nagel arriva a definire la nascita di Mediobanca Premier “il singolo più importante progetto del triennio” da un punto di vista di generazione di valore e Piazzetta Cuccia si attende risultati non banali.
“Il Wealth Management, sotto la responsabilità del direttore generale
Francesco Saverio Vinci, responsabile Wealth Management di Medioabanca
Francesco Saverio Vinci, diventerà entro il 2026 primo contributore per commissioni e secondo in termini di ricavi, con elevati livelli di redditività di cui beneficerà il Gruppo. Obiettivi ambiziosi sostenuti da un modello distintivo in Italia per qualità, responsabilità, innovatività e valore dell’offerta per i clienti, con cospicui investimenti in distribuzione (forza vendita +25% a oltre 1.500 professionisti), tecnologia e prodotti. Un modello che consentirà una crescita a tassi superiori del sistema in termini di masse (a €115mld, CAGR +11% vs 8% del mercato, di cui €85mld di masse in gestione), ricavi (maggiori di €1mld) e redditività (RORWA +110bp al 4%)”, si legge nella nota emessa da Mediobanca.
Lorenzo Bassani, direttore generale di Mediobanca Premier
“Mediobanca Premier continuerà a gestire i 40 miliardi di euro di raccolta della clientela che ci ha dato fiducia in questi anni e si svilupperà con l’obiettivo di diventare uno dei player più importanti nel segmento Premier, per la gestione di patrimoni sino a 5 milioni”, dichiara Lorenzo Bassani, direttore generale di Mediobanca Premier. “Rafforzare le sinergie con tutte le società del Gruppo, e in particolare con il Corporate & Investment Banking, significa per noi diventare un interlocutore d’eccellenza non solo per il risparmio delle famiglie, ma anche per quello di professionisti e imprenditori. Il nostro modello di servizio multicanale, che combina forti competenze umane e innovazione tecnologica, ci permette di collaborare con partner di eccellenza per offrire soluzioni all’avanguardia, personalizzate per le esigenze dei nostri clienti”, conclude.
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