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Non più solo l’elezione dei membri del board o l’approvazione delle politiche retributive. La stagione assembleare 2023 ha visto crescere lo spazio accordato a problematiche sociali e ambientali, oltre ai tradizionali temi di governance. A tirare le somme sui lavori di quest’anno è Allianz Global Investors, che ha identificato quattro trend nell’utilizzo del voto per delega da parte degli investitori, con l’intento di promuovere lo sviluppo sostenibile.
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“Il proxy voting è uno strumento importante per responsabilizzare i consigli di amministrazione e il management sulle pratiche di sostenibilità”. Con queste parole Antje Stobbe, head of stewardship dell’asset manager, illustra il suo punto di vista. Una convinzione che si confronta però con un primo dato: la frenata degli ultimi mesi. Nella prima metà dell’anno si è infatti registrato un numero molto inferiore al 2022 di risoluzioni ‘Say on Climate’, ovvero proposte all’ordine del giorno nelle quali gli investitori possono esprimere direttamente il proprio voto sulla politica climatica dell’azienda. E la causa va ricondotta principalmente all’orientamento di alcuni player istituzionali, che attribuiscono la responsabilità della materia al management piuttosto che agli investitori. Senza dimenticare che, talvolta, si riscontra una difficoltà delle aziende nel rispondere alle preoccupazioni dei soci e a modificare i piani sulla base dei loro rilievi. Eppure, un cambiamento verso la direzione individuata da Stobbe sembra essere comunque in atto, come dimostra la discussione in corso in Francia sulla possibilità di …
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