Inflazione, l’Ocse segnala una risalita dei prezzi
Ad agosto i prezzi dell’Area sono aumentati dal 5,9% al 6,4%. Colpa dell’energia. In crescita anche l’indice del G7, stabile il dato core. Segnali di schiarita in Uk
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La transizione ecologica e quella digitale sono i due principali motori del cambiamento non solo in relazione all’economia e alla finanza, ma anche alla nostra vita quotidiana. Due tendenze che in molti casi si intrecciano, considerato come le nuove frontiere dell’innovazione abbiano spesso una forte impronta green talvolta per intercettare la crescente sensibilità dei consumatori verso questi temi, in altri casi alla luce delle opportunità di business individuate in questi ambiti. Ne abbiamo parlato con Francesco De Michelis, chief executive officer di Mito Technology e advisor di Progress Tech Transfer, fondo di investimento specializzato nella sostenibilità.
Francesco De Michelis, chief executive officer di Mito Technology e advisor di Progress Tech Transfer
È nata nel 2009 come società di consulenza specializzata nella gestione e nella valorizzazione della proprietà intellettuale a supporto di università ed enti pubblici di ricerca. Nel 2018 abbiamo promosso la nascita di Progress Tech Transfer, primo fondo di venture capital italiano interamente dedicato alle tecnologie per la sostenibilità.
Con Progress Tech Transfer, la cui dotazione ammonta a 42,5 milioni di euro, abbiamo effettuato 25 investimenti in meno di cinque anni e abbiamo inoltre realizzato circa 10 follow on (investimento nel capitale di rischio di un’azienda già partecipata dal medesimo investitore, ndr) insieme ad altri investitori, sia nazionali sia internazionali.
Il fondo è nato con un preciso focus sulla sostenibilità, area su cui oggi c’è una grande attenzione, ma che al tempo in cui abbiamo fatto questa scelta era meno presidiata. Quel contesto, dunque, offriva un terreno fertile per trovare interessanti opportunità su cui investire per poi sostenerne la crescita, dai laboratori fino all’ingresso nel mercato. Oggi operare in questo settore significa investire nelle aziende che hanno le potenzialità di generare le tecnologie più disruptive e che contribuiranno ad affrontare la sfida di una crescita rispettosa dell’ambiente e più responsabile per ciò che concerne lo sfruttamento delle risorse.
Investiamo in tecnologie con applicazioni b2b che possono contribuire a risolvere alcune delle grandi sfide da affrontare per un percorso di transizione verso la sostenibilità. Da sottolineare, inoltre, che tra i founder e ceo delle startup in cui abbiamo investito vi è una nutrita presenza di donne, in particolare, provenienti dal mondo della ricerca.
Siamo un fondo verticale ed estremamente specializzato. Ci focalizziamo interamente sulle tecnologie per la sostenibilità provenienti dal mondo della ricerca pubblica italiana, centri di ricerca delle università, startup, spin- off e imprenditori visionari. Investiamo in ‘proof of concept’(tecnologie che hanno bisogno di risorse per completare il loro ciclo di validazione, ndr) e in startup early stage che stanno ancora perfezionando la propria idea di partenza.
In linea generale si tratta di investitori istituzionali, casse previdenziali, fondazioni bancarie e family office. In Progress Tech Transfer, ad esempio, gli investitori principali sono Cdp e il Fondo europeo per gli investimenti, che nel 2019 hanno sottoscritto ciascuno 20 milioni di euro, più altri soggetti privati fra cui Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura, e Fin Posillipo.
Sicuramente i nostri punti di forza sono da ricercarsi nel team di Progress Tech Transfer, composto da professionisti che hanno un background diverso tra di loro e possiedono, insieme, tutte le competenze che sono necessarie per fare investimenti nel deep tech.
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