4 min
Le donne nelle società di gestione sono il 48%, ma nella prima linea organizzativa si fermano al 17,7%. La direzione però è giusta: le nuove assunte sono il 54,7%, in crescita. La ricerca Assogestioni-Valore D
È sempre più un’industria per donne. Nel mondo della finanza, il settore del risparmio gestito spicca per quanto riguarda la parità di genere: la presenza di donne sul totale della popolazione aziendale delle Sgr è infatti piuttosto bilanciata (sono il 48% contro il 52% di uomini), con percentuali in deciso aumento rispetto al 2019, quando la quota femminile si fermava al 18%.
Il dato emerge dalla ricerca “Diversity e Inclusion nelle Sgr” realizzata da Assogestioni e Valore D e presentata nel corso del Salone del Risparmio 2022, durante la conferenza “Verso la certificazione della parità di genere nelle Sgr”, organizzata dal Comitato Diversity di Assogestioni e aperta dalla ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.
“La certificazione per la parità di genere è uno strumento efficace per le imprese, vuole attivare un processo di riorganizzazione della pratica imprenditoriale che sappia mettere a valore e sistema i talenti delle donne”, ha commentato Bonetti, che con il suo intervento ha voluto ringraziare l’Associazione del risparmio gestito perché continua a “portare attenzione su questo tema strategico per il Paese”.
“Lo sviluppo sostenibile e inclusivo – ha proseguito la ministra – non deve lasciare indietro nessuno. Dobbiamo mettere in campo politiche che permettano a tutte e a tutti di esercitare il diritto costituzionale di poter concorrere al progresso dell’intera comunità”.
Nei cda delle Sgr solo il 26,8% sono donne
Resta però forte il gap quando si sale ai piani alti, come a segnalare che il famigerato soffitto di cristallo si è incrinato ma non è ancora stato sfondato. Le donne, infatti, sono molto presenti a livello impiegatizio, ma quando si guarda a quadri e dirigenti la situazione cambia. Quelle che siedono nei cda sono solo il 26,8% e quelle che occupano ruoli nella prima linea organizzativa appena il 17,7%.
Un deciso aumento se si guarda al 2019, quando la percentuale di signore nel management delle società di gestione italiane si attestava al 7%, e una media superiore a quella del comparto bancario (26,2%) e di quello assicurativo (18%), ma che mostre come la strada da fare sia ancora tanta.
Aumentano le assunzioni di giovani donne
La direzione sembra comunque quella giusta. Non solo infatti queste percentuali sono in progressivo aumento, ma il vero segnale di conferma dello sforzo intrapreso dalle Sgr emerge dai dati sulle assunzioni, piuttosto bilanciate tra uomini (54,5%) e donne (45,5%). Ma soprattutto, nella fascia 18-29 anni dei nuovi impiegati, il 54,7% è donna contro il 45,3% degli uomini.
In futuro, quindi, diverranno ancora più rilevanti le pratiche di gestione del work-life balance, riduzione del gender pay gap, ma anche di trattenimento dei talenti e formazione interna. Ad oggi, infatti, solo il 37% delle donne partecipa ai programmi di sviluppo per talenti e i piani di successione della prima linea organizzativa sono generalmente poco diffusi.
Diversity, Assogestioni in prima linea
“L’utilizzo della parola ‘Verso’ nel titolo (della conferenza, ndr.) – ha spiegato Roberta D’Apice, direttore Affari Legali di Assogestioni – non è casuale, in quanto indica una ‘direzione’, che il Comitato Diversity di Assogestioni ha intrapreso fin dal 2018: un percorso orientato ad un cambiamento culturale nelle Società di gestione del risparmio, necessario per raggiungere una più equa parità di genere, in grado di stimolare la crescita economica e sociale del Paese attraverso l’investimento nel talento femminile. Un cammino le cui iniziative a livello governativo intraprese dalla ministra Elena Bonetti sono state per noi un elemento di forte stimolo e riflessione”.
La ricerca fotografa gli impegni in materia di diversità e inclusione assunti dalle Sgr, e si inserisce nel percorso di sensibilizzazione sul tema che Assogestioni ha abbracciato da tempo e già caratterizzato da importanti punti fermi, quali l’Indagine sull’adozione dei criteri di diversity nelle Sgr del marzo 2019, la successiva adozione delle Linee Guida in materia di diversità e inclusione nelle Sgr, Sicav e Sicaf a settembre 2019 e l’osservatorio sullo smart working condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Lo studio realizzato da Valore D costituisce, inoltre, un tool utile per le Sgr nel cammino verso la certificazione della parità di genere, in quanto basato sula compilazione dell’Inclusion Impact Index®, uno strumento diagnostico digitale innovativo, sviluppato in partnership con il Politecnico di Milano, che misura l’impatto organizzativo in quattro macroaree: la governance, la capacità di attrarre, sviluppare e valorizzare nel tempo i talenti al femminile.
“La svolta culturale in favore di una maggiore rappresentatività femminile può e deve essere supportata sia dalle aziende al loro interno, sia a livello di policy governative – ha concluso Cinzia Tagliabue, presidente del Comitato Diversity di Assogestioni -. È intenzione dell’Associazione sensibilizzare le Sgr attraverso la definizione di best practice che riguardino l’adeguata composizione degli organi sociali valutando l’opportunità di estendere l’applicazione di tali pratiche ai livelli apicali della dirigenza. C’è ancora molto lavoro da fare ma la strada è quella giusta”.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.