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Nella giornata conclusiva del Salone del Risparmio 2024, si è discusso della necessità di individuare principi trasversali in tema di diversità, equità e inclusione per tutti gli intermediari finanziari europei
Diversità, equità e inclusione (DEI) non sono solo dei precetti prescrittivi ma obiettivi organizzativi sono chiamati a dare un solido contributo, sempre più riconosciuto, all’efficacie e all’efficienza delle aziende. Una convinzione da cui il Comitato Diversity di Assogestioni è è partita per l’organizzazione di una conferenza ha animato la giornata conclusiva del Salone del Risparmio 2024, toccando un tema sempre più importante per il risparmio gestito.
“Siamo spinti da un forte senso di responsabilità nei confronti sia delle nostre Associate sia del contesto in cui operano”, ha affermato Roberta D’Apice, Direttore Affari Legali e Regolamentari di Assogestioni. “La promozione di un ambiente di lavoro diversificato, equo e inclusivo è un percorso continuo, che richiede un impegno costante a tutti i livelli. È un percorso che il Comitato Diversity ha iniziato nel 2018 e che ha visto nel corso degli anni diverse iniziative di sensibilizzazione del settore”, ha aggiunto.
Gap Regolamentari
L’attuale legislazione europea sugli intermediari finanziari prevede disposizioni volte a promuovere la diversità solo per le banche e per le imprese d’investimento, con una particolare attenzione alla diversità nella composizione dei board. Nessuna disposizione in tema DEI è invece presente né nella direttiva per i gestori di fondi UCITS né in quella per i gestori di FIA . La stessa lacuna è inoltre riscontrabile nella Direttiva IORP II per gli enti pensionistici e nella Direttiva Solvency II per le imprese di assicurazione.
Questo il punto di partenza della tavola rotonda che ha affrontato i gap regolamentari in materia e le proposte per colmarli, rappresentando dunque una preziosa occasione di confronto sul tema con esponenti delle Autorità di Vigilanza Europee (ESMA ed EIOPA) e rappresentanti dell’industria, tra cui: Ursula Bordas, Senior Expert on Consumer Protection di EIOPA, Nancy Rowe, D&I di Director Franklin Templeton Investments, e Chiara Sandon, Policy Officer di ESMA.
Uniti nella diversità
“Il motto dell’Unione europea è uniti nella diversità”, ha ricordato Ursula Bordas. “I consigli di amministrazione del settore finanziario dovrebbero essere più diversificati di quanto non lo siano oggi, e un passo per raggiungere questo obiettivo è rappresentato dalle modifiche alle norme prudenziali nell’ambito di IORPII e Solvency II, ma anche dai cambiamenti nella cultura aziendale, in modo che le quote o altre regole non siano un esercizio di selezione, perché la diversità rende il processo decisionale delle entità più efficace e innovativo”, ha completato.
“Diversità e inclusione possono generare risultati migliori sia per i clienti, sia per i mercati”, ha affermato Chiara Sandon. “Accogliamo con favore il fatto che il settore del risparmio gestito prenda sul serio il tema, avanzando proposte per migliorare lo stato dell’arte. È molto positivo constatare che gli operatori di mercato sono attivi nell’affrontare le questioni della diversità, dell’equità e dell’inclusione e incoraggiamo le discussioni e gli scambi in questa direzione. L’ESMA é impegnata nel portare avanti questo percorso e nel contribuire il più possibile in questo importante ambito”, ha specificato.
Alessandra Atripaldi, vice responsabile dell’Unità Mercati nella Direzione Generale FISMA della Commissione Europea, ha curato la chiusura della conferenza, affermando: “È opinione comune che la Presidenza von der Leyen abbia posto l’accento sui temi della Diversity, Equity e Inclusion come non era mai stato fatto prima, avendo presentato e mantenuto obiettivi strategici verso un’Europa che sia garante della parità di genere” ha affermato Atripaldi, proseguendo “tra i primi risultati cito le misure vincolanti per la trasparenza retributiva e la direttiva sull’equilibrio di genere all’interno dei consigli di amministrazione, per cui in Italia eravamo già all’avanguardia”. La vice responsabile dell’Unità Mercati ha infine concluso sottolineando: “I temi di inclusione e diversità sono molto vicini a quello dell’educazione finanziaria, che è parte degli sforzi della Commissione per dare una spinta necessaria e non procrastinabile al nostro progetto di Capital Markets Union”.
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