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Per Cho e Manning (Aviva Investors) nel 2021 potrebbero crearsi condizioni favorevoli per il credito investment-grade: “crescita globale moderata, supporto governativo e sicurezza dell’asset class rappresentano fattori positivi”
Con l’arrivo del vaccino sembra avvicinarsi per l’economia mondiale e molti settori la luce in fondo al tunnel. “Nel 2021 le prospettive per il credito investment grade sono positive, basate prevalentemente su tre tesi: estensione degli stimoli monetari e soprattutto fiscali, fusioni e acquisizioni fra settori, supporto dalla politica americana”, spiegano Mike Cho e Jonathan Manning, investment-grade portfolio manager di Aviva Investors, analizzando le tematiche driver per l’asset class per il nuovo anno.
Il rebus delle banche centrali
Da un lato, le banche centrali potrebbero iniziare a ridurre alcune delle misure di stimolo straordinarie adottate per contrastare gli effetti economici del Covid19, “creando – in questo scenario – incertezza per gli spread creditizi”, dice Manning. Ma dall’altro lato della bilancia gli istituti, per evitare un inasprimento prematuro delle condizioni monetarie, potrebbero ribadire – come stanno facendo – che il sostegno rimarrà in vigore anche nel 2021: “è probabile che faranno venir meno gli stimoli lentamente, in quanto la distribuzione di massa dei vaccini potrebbe non concretizzarsi fino alla seconda metà del 2021. In quest’ultimo scenario, che gli analisti ritengono più verosimile, un allentamento protratto nel tempo “dovrebbe essere di supporto per gli spread creditizi”.
L’attrattività del credito di alta qualità
Ecco perché, uno scenario di questo tipo, per i fund manager di Aviva Investors potrebbe creare condizioni favorevoli per il credito investment-grade: “crescita globale moderata, continuo supporto governativo e relativa sicurezza dell’asset class rappresentano tutti fattori positivi per la prima metà del 2021, almeno”.
Investment Grade Europa. “Passando ai settori, siamo positivi sul comparto bancario a livello globale, ma soprattutto in Europa, specie per quanto riguarda le valutazioni. I bilanci delle banche sono più solidi rispetto a qualche anno fa e continuano a rafforzarsi: in Europa si assiste a un forte consolidamento, soprattutto nelle aree periferiche, il che è positivo per il settore”.
Investment Grade Usa. “Negli Stati Uniti, i settori sensibili al Covid19, come quello energetico, hanno ritardato la ripresa degli spread e potrebbero rappresentare una fonte di rialzo potenziale positiva, nel caso si dovesse assistere ad una ripresa globale e ad un aumento sostenuto dei prezzi del petrolio, sebbene la selezione dei titoli nel comparto sarà fondamentale. Anche altri settori maggiormente colpiti dalla pandemia, come l’aerospaziale e alcuni tra quelli che producono beni voluttuari, hanno margini per un ulteriore recupero unito ad un restringimento dello spread, sebbene la distribuzione dei vaccini potrebbe determinare il ritmo del loro miglioramento”.
Infine, gli esperti concludono: “Vediamo anche opportunità in alcuni settori non ciclici (es. sanità, tecnologia, media e telecomunicazioni) dove prediligiamo soprattutto i crediti BBB con un carry interessante, in cui le aziende stanno riducendo la leva finanziaria a seguito di una fusione o acquisizione”.
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