Fideuram Direct raccontata da Carlo Messina, ceo del gruppo Intesa Sanpaolo. “Si tratta di uno spazio autonomo per il cliente che però non tralascia il ruolo del consulente”
La consulenza finanziaria continua la sua scalata verso la digitalizzazione dei servizi e dell’esperienza. L’ultima iniziativa in questo senso, che promette di essere non uno strumento sostitutivo ma ausiliario della figura del consulente finanziario, è Fideuram Direct.
Il ceo di Fideuram Private Banking, Tommaso Corcos, ha presentato l’iniziativa come una risposta diretta alla richiesta della clientela che a causa delle accelerazioni post Covid “ha reso palese la necessità di interazione in modalità digitale”. Nella stessa sede, il ceo del gruppo Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha specificato: “Si tratta di uno spazio autonomo per il cliente che però non tralascia il ruolo della consulenza finanziaria”.
Uno spazio digitale
“Fideuram Direct è la prima rete di consulenti finanziari che funziona a distanza tramite la struttura digitale” specifica Messina. Fideuram Direct si potenzia, annuncia inoltre il Ceo, con Direct Advisory, “un servizio di consulenza a distanza per gestire gli investimenti, che si avvale di un team di Direct Banker”, professionisti iscritti all’Albo Unico dei consulenti finanziari e coordinati da Andrea Favero, head of Direct Advisory della società. Fideuram Direct inoltre sfrutta la piattaforma Aladdin firmata BlackRock (partner dell’iniziativa), e la nuova app Welcome+ per dialogare con i clienti a distanza.
Digitalizzazione e consulenza in team. Queste le due parole d’ordine, insomma, della consulenza finanziaria in casa Fideuram. Se, come raccontano dalla società, la piattaforma si basa su tre pilastri fondamentali (l’area self, l’area di trading e l’area consulenziale) qual è allora la differenza tra la piattaforma e il semplice investimento fai da te?
Risponde Luca Bortolan, responsabile Banca Diretta di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. “Abbiamo scelto”, dice Bortolan, “150 fondi tra i 500 gestiti da Fideuram Asset Management, creando così un’offerta ampia ma controllata di possibilità di investimento”. “La caratteristica principale è l’equilibrio” continua il responsabile, “tra esperienza digitale affidata a un team di consulenti finanziari e relazione umana”.
L’importanza delle persone
La soluzione, infatti, non ha la pretesa di tagliare posti lavoro in favore di un’ottimizzazione digitale dei processi. Ci tiene a sottolinearlo il ceo del gruppo, Carlo Messina: “questo è un tassello che inseriamo nel percorso di rafforzamento della tecnologia a supporto dell’operatività della banca”, ma in Intesa Sanpaolo sono convinti che “è evidente che l’elemento tecnologico è un elemento che va sfruttato e gestito per le persone stesse, perché possano essere maggiormente valorizzate nel loro lavoro”.
L’iniziativa della società è sicuramente un passo importante in direzione di un potenziamento digitale della consulenza finanziaria.
“I modelli di business vincenti del futuro si basano su due componenti: il wealth management in senso lato, cioè la possibilità di trovare un riferimento per la gestione del risparmio” specifica Messina “e la capacità di gestire, nonché di anticipare, il progresso tecnologico”.
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