Kunal Mehta, head of fixed income specialist team di Vanguard Europe, espone la view sull’asset class del colosso della gestione. Dove e come investire per sfruttare rendimenti ai massimi da più di dieci anni
Kunal Mehta, head of fixed income specialist team di Vanguard Europe
Quello che è accaduto nella prima metà dell’anno sul mercato obbligazionario, con il peggior semestre della storia, è stato causato di una pluralità di fattori: l’onda lunga del Covid-19 sulla supply chain, inflazione più alta delle previsioni, l’inizio della guerra in Ucraina e le conseguenze sul mercato dell’energia. Le banche centrali si sono trovate costrette a muoversi, ponendo fine ad un ciclo economico straordinariamente lungo: oltre 10 anni contro una media storica di circa sei. Il tutto in un tempo molto contenuto.
“Il mercato”, spiega Kunal Mehta, head of fixed income specialist team di Vanguard Europe, “sollecitato su molti fronti, si è mosso con la stessa velocità e guardando agli aspetti positivi dell’attuale situazione possiamo dire che molti dei movimenti attesi, in particolare per quanto riguarda la politica monetaria sono già stati inclusi nelle valutazioni”.
Tassi Usa al 4% circa, UK al 5,64% ed europei al 2,75% sono già nei prezzi, secondo l’esperto, che invita a considerare il dato che indica i rendimenti nel mercato obbligazionario ai massimi da più di dieci anni.
I forti sempre più forti
Analizzando il mercato obbligazionario comparto per comparto Kunal Mehta invita a prendere in considerazione innanzitutto il caso specifico del segmento Corporate Investment Grade, dove i fondamentali societari rivelano alti livelli di liquidità nei bilanci che in condizioni normali sarebbe già dovuta confluire in investimenti ma che è rimasta bloccata da oltre due anni per i timori di recessione dovuti prima alla pandemia e poi alle tensioni geopolitiche crescenti.
“Nel corso di questi ultimi due anni abbiamo assistito ad una grande quantità di emissioni a tassi di interesse che se rapportati all’attuale situazione sono molto vantaggiosi. L’ingresso in questa nuova fase di mercato determinerà un ulteriore rafforzamento delle compagnie solide ed un indebolimento di quelle che già si trovavano in una situazione di difficoltà”.
A quali parametri guardare dunque per comprendere dove investire? “Acquistare obbligazioni è un’attività che si basa sulla valutazione di tre fattori: fondamentali, valutazioni e fattori tecnici interni ai mercati. Abbiamo detto come i primi due fattori siano in questo momento supportivi per il mercato obbligazionario e così è anche per il terzo che lascia prevedere un percorso a ritroso degli investitori rispetto a quanto osservato negli ultimi anni”.
Mehta si riferisce al crescente appetito per il rischio che in un regime di tassi bassi ha portato gli investitori a spostarsi progressivamente dall’obbligazionario, all’azionario fino a giungere agli asset alternativi. “In una fase di ribilanciamento dei portafogli caratterizzata dalla paura di una recessione generalizzata, in particolare per i mercati sviluppati, gli investitori procederanno con ogni probabilità ad uno spostamento di capitali dall’equity, non potendo nell’immediato disporre di quanto allocato sugli illiquidi, al fixed income, evitando il comparto a più alto rischio”.
Aree più interessanti
Dato il contesto di investimento, Vanguard si attende una domanda strutturalmente più alta per governativi e corporate investment grade che potranno beneficiare del ritorno di afflussi significativi. Convincono anche i bond a breve termine denominati in sterline, con la valuta britannica fortemente sotto pressione, e i subordinati finanziari senior, con esclusione dei convertibili. Sui Coco, infatti, è necessario secondo Mehta un surplus d’attenzione. “Questa tipologia di obbligazioni”, fa notare sul punto l’esperto, “è cresciuta come ammontare di emissioni in tempi recenti e non ha ancora attraversato un periodo di recessione vero e proprio. Per questo motivo e per la vicinanza all’equity preferiamo un approccio cauto in questa fase”.
A livello settoriale la preferenza va per i settori difensivi come healthcare e cicli. In termini di duration, preferita la parte centrale della curva per evitare i picchi di volatilità attesi nel breve periodo. Previsto inoltre di un innalzamento, sebbene contenuto, del tasso di default nel comparto high yield.
Smettere di pensare in modo direzionale
A livello generale, secondo l’head of fixed income specialist team di Vanguard Europe, l’approccio migliore all’attuale contesto di investimento del mercato obbligazionario passa da tre principi irrinunciabili, validi sempre ma ancora più importanti in questa fase: nell’ordine “relative value, technicals, fundamentals”. Ricercare il miglior valore relativo, capire come si muovono i mercati e combinare il tutto con l’analisi fondamentale aiuta, secondo l’esperto, ad evitare quello che rappresenta il principale pericolo in questo momento.
“Ora è davvero necessario smettere di pensare in modo direzionale. Non farlo significherebbe esporsi completamente alla volatilità. Lo vediamo particolarmente bene nei mercati emergenti dove la selezione deve seguire processi strutturati che tengano conto di tutte le componenti determinanti l’andamento del mercato obbligazionario che stiamo considerando”. Romania, Serbia e Messico sono alcune delle prime scelte di Vanguard nell’asset class tenuto conto di questi principi cardine.
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