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La Mappa Assogestioni mostra una raccolta negativa per 6,25 miliardi. Pesano le GP istituzionali insieme a fondi flessibili e azionari. L’effetto mercato spinge drena il patrimonio. Ma c’è ancora fame di bond
Il risparmio gestito italiano fa un passo indietro a settembre. In attesa di conoscere i dati definitivi sul terzo trimestre, la Mappa mensile di Assogestioni ha infatti rilevato come il nono mese dall’anno si sia chiuso con una raccolta netta negativa per 6,25 miliardi di euro. Un passivo che, si evince dal documento, avrebbe potuto essere peggiore senza il contributo positivo dei fondi aperti obbligazionari.
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In calo anche il patrimonio
Stando ai numeri del documento, il periodo ha visto il patrimonio complessivo scendere da 2.273 a 2.228 miliardi di euro in scia a un effetto mercato che l’Ufficio Studi dell’Associazione ha stimato in -1,7%. Dai fondi aperti sono fuoriusciti 2,08 miliardi mentre le gestioni di portafoglio istituzionali hanno registrato deflussi per 4,1 miliardi. Stabili solo i fondi chiusi, che si mantengono sui 203 milioni di euro di raccolta.
Azionario in rosso. Ma non scema la passione per i bond
Entrando nel dettaglio delle gestioni collettive, complessivamente in negativo di 1,8 miliardi, si osserva una maggiore concentrazione dei riscatti sui fondi aperti flessibili: -2,5 miliardi la raccolta riferita alla categoria. In negativo viaggiano però anche gli azionari, i cui deflussi passano a 563 milioni dagli 11 di agosto, e i bilanciati, in rosso di 1,5 miliardi contro i precedenti 931. Non sembra invece placarsi l’appetito degli investitori retail per i bond: i veicoli obbligazionari, reduci dalla pausa di agosto (+664 milioni di euro) dopo mesi sulla cresta dell’onda, tornano infatti a ingranare la marcia con afflussi per 1,7 miliardi. Un dato che porta la performance da inizio anno a +16 miliardi. Positivi anche i monetari, che registrano 803 milioni di euro di nuova raccolta.
La classifica degli operatori
Per quanto riguarda le performance delle singole società, i dati preliminari evidenziano come Gruppo Generali abbia registrato la raccolta netta migliore: +767,2 milioni di euro. Seguono JPMorgan Asset Management, con 318,6 milioni, e Arca, con 175,8 milioni. Ai piedi del podio si posizionano Gruppo Mediolanum (+86,1 milioni di euro) e Gruppo Montepaschi (+64,2 milioni di euro). Tra chi ha registrato le performance peggiori, Gruppo Intesa Sanpaolo (-4,7 miliardi) ma anche Poste Italiane (-1,1 miliardi) e Amundi (-757,7 milioni).
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