Fondi monetari, Etf, mercati privati, tematici e sostenibilità. Come evolve la partnership fra asset manager e distributori, nell’intervista a Roger Miners, head of Distribution Europe & ceo BNP Paribas Asset Management Uk
Le montagne russe dei tassi d’interesse si sono fermate nel punto più alto ed ora è attesa una discesa che, con ogni probabilità, non avrà la stessa ripidità della salita. Questo è uno dei fattori – ma certamente non il solo – che sta accelerando i movimenti dei portafogli degli investitori. “Siamo in una fase di grande cambiamento per l’industria in cui si combinano elementi di breve, medio e lungo periodo”, spiega Roger Miners, head of Distribution Europe & ceo BNP Paribas Asset Management Uk. “Una cosa però è certa”, prosegue, “ovvero che i clienti stanno riducendo il numero delle case di gestione con cui collaborano, in un’ottica di relazione lungo periodo adatta per far fronte alle sfide di oggi, ma soprattutto a quelle di domani”.
Sfruttare l’opportunità, ancora presente almeno per i prossimi mesi, costituita dai tassi a breve termine grazie ai fondi monetari, interesse crescente verso la gestione indicizzata, aumento dell’esposizione ai mercati privati, allocazione a trend di socio-economici di lungo periodo e valutazione dell’impatto Esgdell’investimento. È questa la sintesi di Miners relativa alle esigenze della clientela che prescindono dalla collocazione geografica e che orientano le scelte distributive di un asset manager globale come BNP Paribas Asset Management. “Nel corso del 2023”, sottolinea l’head of Distribution Europe della casa di gestione, “siamo riusciti a raccogliere oltre 20 miliardi di euro grazie all’intenso lavoro sulla nostra offerta dedicata al mercato monetario …
Nel rapporto sulla competitività, l’ex presidente BCE chiede la svolta politica. E di agire su innovazione, decarbonizzazione e sicurezza. “Un asset sicuro comune? Cruciale per la Capital markets union”
Il titolo del gruppo leader nella produzione di chip perde il 6% dopo la pubblicazione dei conti. E, per alcuni, si tratta di un altro segnale che l’entusiasmo intorno al tema era eccessivo. Ma Mark Haefele (UBS) non ha dubbi: “Il trend è secolare”
In un contesto di mercato sfidante, secondo Andrea Orsi, alla guida di M&G in Italia, lavorare a stretto contatto con i partner distributivi per offrire soluzioni di investimento customizzate ad alto valore aggiunto sarà determinante per restare competitivi
Dalla demografia alla geopolitica, tante le ragioni per puntare sui titoli del Paese. Ma oltre alle occasioni ci sono dei rischi. Un dialogo con il ceo del più antico asset manager locale per capire come evitarli. E in che modo approcciare i mercati emergenti nella stagione della complessità
Un dialogo con Britta Borneff, chief marketing officer dell’associazione che riunisce gli asset manager attivi nel Paese, sui nodi ancora da sciogliere per portare a casa il dossier. “Da regolamentazione unica più rischi che opportunità”. E sul futuro dell’industria incideranno due trend: intelligenza artificiale e consolidamento
La ceo e dg di Eurizon Capital SGR rassicura sulla traiettoria della politica monetaria: “Elezioni poco rilevanti, l’allentamento continuerà”. E guarda all’autunno come possibile finestra per un nuovo taglio. Ma a Bruxelles serve un cambio di passo. Mercati esteri? “Cina ed Est Europa hub strategici”
Per Matteo Villani, head of Institutional Clients Italy di Vontobel, la più grande trasformazione cui va incontro l’industria italiana dell’asset management è quella relativo al modello di servizio. Costi bassi o un’offerta da boutique le due opzioni sul piatto. Ma nel futuro della casa c’è anche altro
La presidente e head of Global Distribution della casa di gestione mette l’accento sull’importanza sistemica dell’active management in una fase di mercato in cui “sarà centrale il ritorno ai fondamentali”. “Educazione e empowerment dei consulenti imprescindibile per centrare l’obiettivo di una crescita economico-finanziaria di lungo termine”
Il country head Italia della società, Paolo Paschetta, vede un futuro luminoso per l’asset class dopo le difficoltà degli ultimi due anni. E la ragione sta nella diversificazione che possono offrire in temi di incertezza. Ecco come inserirli in portafoglio
Dopo l’apertura di una branch tricolore, il country manager del gestore svizzero mira a rafforzare l’offerta locale. Sostenibilità, diversificazione e bassi costi le chiavi. Ma si lavora anche a tre fondi tematici e si valuta l’universo passivo. “Distribuzione? Aperti ad accordi per aprire nuovi canali”
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