La fame di rendimento spinge il crowdfunding immobiliare
Il settore offre guadagni attesi che possono raggiungere anche il 14% lordo annuo. Occorre però essere disposti ad assumersi una buona dose di rischio
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I prezzi delle case in Europa dovrebbero crescere più lentamente nel 2021 dopo un solido 2020, in quanto la domanda repressa dalle chiusure dell’anno scorso verrà progressivamente assorbita, con un contestuale peggioramento dell’accessibilità, mentre i livelli di attività economica sono destinati a restare sottotono.
Sono gli highlights dell’ultimo report di S&P Global Ratings sul settore immobiliare in Europa. Secondo gli esperti dell’agenzia i prezzi nel 2020 sono stati più dinamici rispetto all’anno precedente a causa della forte domanda e del peggioramento dell’offerta, nonostante la più grande contrazione economica degli ultimi decenni.
“Vediamo un rafforzamento della domanda di abitazioni e una crescita dei prezzi oltre il 2021, dopo un probabile allentamento delle restrizioni legate alla pandemia verso fine 2021. Questo dovrebbe aprire la strada a una ripresa sostenuta dell’economia e dell’occupazione”, spiega Marion Amiot, economista senior di S&P.
Fonte: “Europe’s Housing Market Will Chill In 2021 As Pent-Up Pandemic Demand Eases” di S&P Gobal Ratings
L’Italia sarà, secondo le proiezioni dell’agenzia di rating, uno dei due paesi, dopo la Gran Bretagna, a registrare una contrazione dei prezzi degli immobili quest’anno. Nel 2022 e 2023 le stime di S&P dicono che l’immobiliare italiano sarà quello destinato a crescere meno di tutti, solo dello 0,5% e dell’1%, rispettivamente.
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