Consulenti finanziari, le responsabilità familiari frenano le professioniste
Anche nella consulenza è forte il divario di genere per quanto riguarda prospettive, reddito e soddisfazione lavorativa. La ricerca Bocconi per Anasf e Jp Morgan AM
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La Retail Investment Strategy mette al centro il cittadino dell’Unione Europea in qualità di soggetto il cui accesso ai mercati dei capitali necessità di essere favorito e al tempo stesso tutelato. L’obiettivo, da un lato individuale e dall’altro collettivo, è incentivare un impiego dello stock di risparmio che favorisca tanto lo sviluppo economico europeo quanto la solidità della condizione patrimoniale dei singoli. Perché sia raggiunto l’investitore ha bisogno di protezione o di tutele e strumenti? Questa la domanda su cui ci si è concentrati negli ultimi mesi, riferendosi spesso, se non quasi esclusivamente, al tema delle retrocessioni.
Un dibattito che ha avuto certamente il merito di portare ad un approfondimento dei molteplici fattori ad esso collegati. Un approccio di più ampio respiro che può aiutare a comprendere i nodi concettuali alla base dell’argomento di discussione.
Con questa intenzione, nella giornata inaugurale del Salone del Risparmio 2023 è andata in scena la conferenza Assogestioni ‘Dalla parte del cliente, la Retail Investment Strategy sotto la lente’.
“Il risparmio gestito è una delle industrie maggiormente regolate e l’interlocuzione con le autorità nazionali ed internazionali è fondamentale per discutere orientamenti e passi futuri, come l’imminente presentazione della Retail Investment Strategy”, ha affermato in apertura di conferenza Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, per introdurre il keynote speech di Andrea Beltramello, membro del Gabinetto del vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, che ha innanzitutto confermato la pubblicazione per il prossimo 24 maggio.
Nel suo intervento Beltramello ha sottolineato che “la Retail Investment Strategy è un’attività di estrema importanza per la Commissione europea, strategica e su cui registriamo una grande attenzione”. “Per aumentare la partecipazione dei singoli al mercato dei capitali occorre che siano in grado di prendere decisioni consapevoli e informate”, ha aggiunto, specificando come la Commissione stia valutando come “rafforzare le norme a tutela dei consumatori in relazione a costi e oneri per assicurare, in particolare, che l’attività di consulenza sia sempre effettuata nell’esclusivo interesse dei consumatori”. In questo processo, molto più ampio rispetto al solo tema degli incentivi”, ha dichiarato inoltre Beltramello, confermando che nella Retail Investment Strategy in pubblicazione non sarà presente un divieto agli inducements, “svolge un ruolo molto importante l’educazione finanziaria, un tema che la Commissione Europea prende molto sul serio, favorendo attività di alfabetizzazione per tutte le fasce d’età”.
A dimostrazione dell’estensione della Retail Investment Strategy, Beltramello, ha infine confermato che il pacchetto includerà proposte per una direttiva di modifica e un regolamento di modifica, che rivedono le norme esistenti, tra cui MiFID, IDD, PRIIP, UCITS, AIFMD.
La conferenza è proseguita con una tavola rotonda a cui hanno preso parte Alessandro Melzi D’Eril, amministratore delegato e direttore generale di Anima, Michele Quinto, country manager di Franklin Templeton e Cinzia Tagliabue, presidente di Amundi SGR. La voce dell’industria, quindi, che ha dibattuto di cosa debba intendersi per “best interest” del cliente, concetto al centro della Retail Investment Strategy.
Guarda la conferenza su FR|Vision
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