Intervista a Anne-Christine Farstad, global equity portfolio manager presso la fund house, che investe su Danone, Bae System e London Stock Exchange
Anne-Christine Farstad, global equity portfolio manager presso MFS IM
Come gestire un fondo contrarian in tempi come quelli attuali dove tra guerra pandemia sono già stati sovvertiti i canoni abituali della gestione? “Un contesto di maggiore incertezza economica e politica può creare opportunità per gli investitori contrarian che adottano un approccio a lungo termine. Sebbene cerchiamo sempre di comprendere il contesto globale in cui operano le nostre aziende, crediamo che il panorama degli investimenti sia più facilmente gestibile valutando le opportunità in modo probabilistico e pragmatico man mano che il mercato le presenta, piuttosto che tentare di prevedere le macro tendenze” sostiene Anne-Christine Farstad, global equity portfolio manager presso MFS IM che tuttavia mantiene lo stretto riserbo sulle operazioni eseguite dal fondo in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
“MFS Contrarian Value è un fondo azionario globale non vincolato con un’esposizione nelle aree di mercato più problematiche, impegnato nell’analisi fondamentale e bottom-up. Consapevoli del rischio di ribasso, investiamo solo dove siamo certi di avere un margine di sicurezza sul prezzo e in società che presentano un bilancio solido che garantisce il tempo necessario per la realizzazione del progetto. Possiamo attendere con pazienza la risoluzione delle problematiche di breve termine e siamo disposti a valutare le opportunità di performance nel lungo termine” spiega l’esperta.
Come si svolge il processo di individuazione delle “asimmetrie rischio/rendimento” e le “anomale opportunità fondate sul business e a prezzi scontati” di cui date conto nel vostro manifesto?
Siamo alla ricerca di società sfavorite dal mercato o per le quali il mercato non crede ci siano prospettive di miglioramento. Vogliamo impegnarci in questa direzione, valutare i fondamentali dell’azienda e il suo bilancio per determinare secondo la nostra opinione il valore in termini assoluti, e vedere se c’è un’opportunità di ricompensa del rischio asimmetrica. Il prezzo delle azioni è un elemento rilevante per la nostra valutazione del margine di sicurezza, ma non altera la nostra visione fondamentale del business. Dedichiamo molto tempo a lavorare con il team di analisti globali di MFS per comprendere i fattori determinanti del valore e quale scenario sta valutando oggi il mercato. Se il mercato valuta uno scenario sproporzionatamente negativo, spesso non c’è molto da fare perché il titolo performi bene. Queste sono proprio le opportunità che noi cerchiamo a livello globale.
Ogni quanto tempo rivede le posizioni in portafoglio? E in quale momento decidete l’investimento?
Monitoriamo quotidianamente le nostre partecipazioni e tutte le opportunità di investimento, ma procediamo all’acquisto solo dopo un’approfondita analisi fondamentale e un’attenta valutazione sull’esistenza di un adeguato margine di sicurezza rispetto al prezzo pagato. Investiamo sempre nel lungo termine e spesso attendiamo con pazienza per anni affinché la tesi di investimento si concretizzi. Allo stesso modo, non escludiamo la possibilità di vendere un titolo prima se l’opportunità d’investimento si realizza in un periodo di tempo più breve del previsto o se altre ipotesi presentano un rischio/rendimento più interessante. In queste circostanze è nell’interesse dei nostri clienti apportare modifiche al portafoglio.
Mi incuriosisce la posizione di Danone, Lseg e Bae system. Potreste spiegarmi le ragioni dell’investimento e per quale motivo è da ritenersi contrarian?
Quanto alla prima, Danone è una delle aziende meno amate e sfavorite nel settore dei beni di consumo primari. Per molti aspetti questa visione del mercato è comprensibile: Danone ha una lunga storia di promesse eccessive e di risultati insufficienti sulla crescita organica. Tuttavia, riteniamo che i recenti miglioramenti della governance dovrebbero essere il cambiamento positivo di cui ha bisogno per riorientare l’attività intorno ad alcune sue interessanti categorie di prodotto, in particolare l’alimentazione dei bambini, l’acqua in bottiglia e le alternative a base vegetale che stanno avendo una crescita rapida.
BAE Systems invece nel corso dell’ultimo decennio ha registrato la generazione di un clima di sfiducia da parte del mercato a causa di contratti sbagliati, un disavanzo nella spesa previdenziale in peggioramento e scelte di allocazione del capitale inefficienti. Nel 2017, un nuovo team di gestione ha avviato un piano di ristrutturazione che sta mostrando segnali di progresso positivi. L’acquisizione di Military Gps e Airborne Tactical Radio sono esempi recenti di accordi strategici che potrebbero generare guadagni futuri in misura maggiore rispetto a quelli della più grande divisione Electronic Services di BAE. Negli ultimi anni, abbiamo investito in un certo numero di aziende industriali fuori dal favore del mercato con divisioni eccellenti che sono state oscurate da anni di cattiva gestione o pressioni cicliche. Abbiamo notato che generalmente è necessario un nuovo team di gestione con un piano pluriennale credibile per migliorare le operazioni prima che il mercato inizi a considerare l’azienda sotto una nuova luce. L’invasione dell’Ucraina evidenzia l’importanza di una valutazione ESG attiva e integrata anche all’interno di settori solitamente evitati come la difesa. BAE sta anche compiendo passi positivi nell’ambito della “Race to Zero” delle Nazioni Unite con obiettivi di riduzione della C02 nelle emissioni Scope 1, 2 e 3.
Il London Stock Exchange infine, in seguito dell’accordo con Refinitiv, è sulla strada giusta per diventare un’azienda sempre più basata sull’analisi dei dati finanziari e sostenuta da eventi positivi in ambito regolamentare. L’accordo trasforma Lse group da Borsa esposta ai volumi transazionali ad uno dei principali fornitori di dati e con ricavi ricorrenti. Crediamo che il mercato sottovaluti la qualità di un business ricorrente, che ora rappresenta la rete dominante con i dati provenienti da più sedi di trading e risorse che possono essere aggregati, etichettati e riconfezionati in un formato utilizzabile per una vasta gamma di clienti. Le potenziali sinergie di costo sembrano sottovalutate rispetto a ciò che crediamo sia realizzabile. Tutti gli accordi di trasformazione hanno degli ostacoli lungo il percorso e le preoccupazioni del mercato circa il ritmo dell’integrazione, ci hanno fornito un interessante punto di ingresso. Data la qualità del business, con un’elevata percentuale di flussi di cassa ricorrenti, siamo pronti a superare i problemi di breve termine per beneficiare di opportunità di valore nel lungo termine.
Perché un investitore dovrebbe adottare un approccio contrarian?
Per produrre un risultato d’investimento diverso dalla massa è necessario fare le cose in modo diverso. Un approccio d’investimento contrarian richiede di andare nel verso opposto della maggioranza per sfruttare la divergenza tra prezzo e valore. Tuttavia, essere un contrarian di per sé non è sufficiente, alla fine bisogna essere precisi nella propria analisi e nelle proprie decisioni di investimento. È qui che la stretta collaborazione della piattaforma di ricerca globale MFS con oltre 100 analisti di azionario, obbligazionario, quant e Esg è fondamentale per il successo della strategia.
Con qualsiasi approccio d’investimento è importante chiedersi cosa succede se lo status quo prevalente del mercato cambia o se la leadership di mercato del ciclo economico post-Gfc fosse diversa nel ciclo successivo. Durante le prime fasi della pandemia il mercato ha stimato una probabilità di inflazione significativa molto bassa, ma ad oggi le cose sono cambiate radicalmente. Per quanto riguarda il proprio punto di vista, è importante rimanere di mentalità aperta, flessibili e pragmatici. Noi crediamo che la valutazione sia il reciproco della probabilità quindi, a parità di condizioni, più basso è il prezzo pagato, meno si è certi del futuro.
Quali sono i maggiori rischi?
Abbiamo evitato la leva di bilancio perché il debito alza la posta analitica. Un debito eccessivo significa che non vogliamo integrare una posizione in caso di debolezza, in quanto agisce contro il nostro carattere contrarian piuttosto che con esso. Un debito eccessivo significa che non possiamo essere pazienti e riduce i nostri holding period. Abbiamo anche evitato le imprese con un solo prodotto equivalente al business (ad esempio le biotecnologie), i titoli a valore terminale zero, i roll up finanziati a debito e i momentum stocks.
Oggi, rimangono interrogativi chiave sulla capacità del mercato di rimanere resiliente di fronte a stimoli in calo di politica monetaria, alle persistenti pressioni inflazionistiche, alle interruzioni della supply chain e ad una forza lavoro rimodellata. Le implicazioni globali sconosciute dell’invasione russa dell’Ucraina hanno esacerbato queste preoccupazioni. Molti hanno fatto notare che la Russia e l’Ucraina sono piccole componenti degli indici globali, anche se è vero, questo non riflette pienamente i possibili impatti di secondo e terzo ordine del conflitto sull’economia globale o sui fondamentali aziendali. Continuiamo ad applicare il nostro processo d’investimento metodico, saldamente radicato nella filosofia contrarian e nell’approccio pragmatico al valore. Continuiamo a impegnarci con il set di opportunità che il mercato ci presenta.
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Alla ricerca di Alpha è la rubrica di FocusRisparmio.com dedicata ai fund manager. Ogni lunedì, con l’aiuto degli esperti del settore, vengono messi sotto la lente i fatti recenti più significativi e gli impatti sui portafogli da essi gestiti con una visione impostata sul medio e lungo termine.
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