Hsu (Wellington): “L’attenzione degli investitori ha creato una sfida sociale significativa”
Questa settimana la rubrica “Alla ricerca di Alpha” ospita Alan Hsu, gestore del fondo Wellington Climate Strategy fund.
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Cyrille Carrière ha lasciato Groupama Asset Management ormai più di un anno fa per lanciare Lonvia Capital, una boutique basata su una filosofia di investimento molto chiara: “analizzare i modelli di business e cercare di identificare le migliori società in ciascun segmento di mercato”, spiega a FocusRisparmio. “Possiamo passare molto tempo, da 18 a 24 mesi, ad analizzare una società perché quando finalmente investiamo lo facciamo con un’alta convinzione e con un orizzonte di lungo periodo”, afferma.
Nei nuovi panni di fondatore e lead portfolio manager, Carrière ha lanciato tre strategie che ricalcano quelle da lui gestite negli anni trascorsi a Groupama nei quali è stata in grado di generare il 15% di alpha annualizzato dal 2007 ad oggi. “Da ottobre 2020, abbiamo iniziato a gestire i nostri tre fondi esattamente con le stesse strategie ma, ora, con due caratteristiche principali che fanno grandi differenze”, racconta a FocusRisparmio.
Siamo arrivati a gestire circa 260 milioni di euro, un livello fantastico che ci permette di incorporare nuove idee e costruire la base di performance per gli anni futuri. Inoltre, il nostro team è raddoppiato: ora siamo quattro professionisti dedicati a identificare, analizzare e selezionare i migliori modelli di business per ciascuna delle strategie di Lonvia. Di fatto, la stock selection è la nostra fonte unica di performance. Oltre a me c’è Cyril de Vanssay (anche lui ex Groupama, ndr) in qualità di lead portfolio manager per la strategia sulle small cap europee, Lonvia Avenir Small Cap Europe. Io gestisco direttamente il Lonvia Avenir Mid-Cap Euro e il Lonvia Avenir Mid-Cap Europe. Poi ci sono Dorian Terral e Jacques Gout-Lombard che ci supportano nell’identificazione e nell’analisi di nuove società in qualità di analisti e co-gestori di portafoglio.
È stata una decisione naturale per entrambi, sia me che il mio collega Cyril. Volevamo sentirci completamente allineati a ciò che chiediamo alle aziende in cui investiamo: reinvestire i profitti in nuovi progetti di crescita, innovazione, digitalizzazione, talento umano. Ora con Lonvia Capital, possiamo essere totalmente allineati a questo “ciclo virtuoso di crescita”. La nostra azienda ha un chiaro obiettivo per gli anni a venire: diventare una piattaforma per lo sviluppo delle aziende, circondandoci di fund manager eccezionali e dei migliori talenti del settore per sviluppare nuove strategie in cui saremo in grado di offrire alta specializzazione e forte generazione di alpha.
Quest’anno è stato una forte conferma per i nostri investitori che il “premio di qualità” non è ciclico ma permanente. In un periodo (iniziato a febbraio di quest’anno con un rallentamento a maggio) in cui gli afflussi sono venuti verso società più cicliche, a volte di bassa qualità e molto dipendenti da fattori esterni come movimenti dei tassi di interesse, prezzi delle materie prime o piani governativi, la nostra strategia è stata in grado di realizzare un anno fantastico. Siamo stati in grado di consolidare una filosofia di investimento basata sul puro stock picking e sulla crescita strutturale, al di là dell’attraversamento di un ciclo rialzista. Quindi siamo abbastanza positivi per gli anni a venire grazie alla capacità che le nostre aziende hanno dimostrato di fornire una forte crescita e migliorare i margini ogni anno.
Il nostro ruolo è quello di identificare quei campioni in ciascuna nicchia di mercato ad alta crescita e che siano in grado di lavorare con la migliore tecnologia a disposizione per quel dato segmento. Una delle caratteristiche principali che studiamo profondamente è il binomio tra la qualità del prodotto/servizio e la nicchia in cui opera l’azienda. Il risultato dovrebbe essere un prodotto o servizio “best in class” basato su investimenti strutturali in innovazione e sviluppo. Faccio un esempio: se identifichiamo delle aziende molto buone ma che operano in alcune nicchie di mercato senza questo potenziale di crescita o sviluppo, in questo caso, non le troveremo interessanti e scarteremo il modello di business.
Il nostro processo di investimento si basa su una profonda conoscenza del modello di business e la suddivisione settoriale è una conseguenza di questo approccio. Puro bottom up. Tuttavia, dopo aver identificato gli attori che entrano nel nostro ciclo virtuoso di crescita, in Europa troviamo alcune dinamiche o nicchie di mercato in cui l’Europa gioca un ruolo da leader a livello mondiale. La tecnologia medica, l’innovazione digitale o l’automatizzazione dell’industria sono alcuni esempi. Da decenni stiamo sviluppando un know-how unico in questi segmenti e oggi possiamo trovare modelli di business best in class che competono direttamente con le aziende statunitensi o asiatiche. Contiamo anche su alcune aziende esportatrici di talenti in questi settori che sono in grado di fare alcune acquisizioni strategiche all’esterno per espandersi molto rapidamente in queste nicchie di mercato ad alta crescita.
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Alla ricerca di Alpha è la rubrica di FocusRisparmio.com dedicata ai fund manager. Ogni lunedì, con l’aiuto degli esperti del settore, vengono messi sotto la lente i fatti recenti più significativi e gli impatti sui portafogli da essi gestiti con una visione impostata sul medio e lungo termine.
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