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Oro e bitcoin: la strana coppia che in un periodo dove le tradizionali correlazioni inverse sono scese ai minimi o addirittura scomparse potrebbe rivelarsi una sorta di protezione naturale per i portafogli contro inflazione e volatilità.
Da inizio anno azioni e bond si sono mossi parallelamente al ribasso, mentre oro e bitcoin rimasti fedeli al loro ruolo hanno evidenziato comportamenti più idiosincratici.
Il metallo giallo da inizio anno è praticamente flat con le quotazioni spot che oscillano nel trading range fra 1845 e 1855 dollari per oncia. Il bitcoin, invece, galleggia sulla linea dei 30.000 dollari, in calo di quasi il 30% rispetto all’inizio dell’anno.
“L’oro ha fatto registrare le performance migliori in scenari risk-off, come quello che stiamo attraversando, mentre il bitcoin performa meglio in scenari risk-on”, spiega Massimo Siano, head of Southern Europe di 21Shares, nel corso di un approfondimento con la stampa sul 21Shares ByteTree BOLD ETP, fra le prime strategie al mondo che combina oro e bitcoin, sviluppato in collaborazione con ByteTree Asset Management, un provider specializzato e gestore di strategie di investimento alternative del Regno Unito.
“Mantenendo entrambi gli asset in un Etp e ribilanciando mensilmente l’esposizione a bitcoin e oro, puntiamo a rendimenti rettificati superiori rispetto a quelli che otterremmo se questi due fossero detenuti separatamente”, osserva Charlie Morris, chief investment officer di ByteTree Asset Management. “La volatilità inversa – spiega – mira a bilanciare un’allocazione appropriata quando si fondono attività ad alta e bassa volatilità, in particolare in un contesto di mercati poco stabili”.
“La caratteristica più importante del mix di oro e bitcoin è che costituisce una protezione naturale contro l’inflazione”, conclude Siano.
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