I consulenti finanziari portano a casa 3,9 miliardi. Bene il gestito, volano i titoli di Stato grazie al BTP Valore. Cala la liquidità. Mediolanum maglia rosa del mese
Anche marzo si chiude con il segno più per le reti dei consulenti finanziari. La raccolta del mese si è infatti attestata a quota 3,93 miliardi di euro, in linea con i 3,99 miliardi portati a casa a febbraio, ma in calo rispetto ai 5,9 miliardi dello stesso periodo del 2023. Come emerge dalla rilevazione di Assoreti, la propensione all’investimento dei risparmiatori si conferma quindi sostenuta, coi i titoli di Stato a fare la parte del leone grazie alla terza emissione del BTP Valore terminata con un record di sottoscrizioni.
Le risorse confluite in strumenti finanziari, gestioni individuali, prodotti assicurativi e previdenziali ammontano a 6,5 miliardi di euro. Spicca il risparmio gestito che totalizza flussi per 1,2 miliardi, in aumento del 53,9% rispetto a febbraio. Gli investimenti netti in titoli raggiungono invece i 5,3 miliardi (+96,5%), a scapito delle risorse posizionate su conti correnti e depositi, che registrano deflussi per 2,6 miliardi.
“Come già osservato lo scorso anno, anche in questa prima finestra di collocamento dei BTP Valore, valida per il 2024, riscontriamo un elevato gradimento dei titoli a reddito fisso anche tra i clienti delle nostre associate, con il trasferimento di un importante flusso di risorse liquide depositate sui conti correnti”, sottolinea Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione. Che fa notare come la domanda di investimento non si sia però limitata ai bond pubblici e corporate ma sia andata ad alimentare in maniera crescente anche il risparmio gestito in tutte le sue macro-componenti, “in una logica di diversificazione del portafoglio applicata nella prestazione del servizio di consulenza”.
Per quanto riguarda il gestito, la crescita dei volumi di raccolta coinvolge tutte le macro-famiglie di prodotto/servizio. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni d’investimento totalizza flussi per 497 milioni, in aumento del 21,7% rispetto a febbraio, con gli investimenti che si concentrano soprattutto sugli Oicr aperti obbligazionari di diritto estero. Positivo anche il saldo delle movimentazioni sulle gestioni patrimoniali individuali, pari a 407 milioni (+50,3%), con le GPF che a marzo interrompono il trend negativo e registrano investimenti per 267 milioni. Infine, per il secondo mese consecutivo, il flusso di risorse destinate al comparto assicurativo-previdenziale si conferma in crescita: i versamenti realizzati valgono 343 milioni (+162%), con un maggiore coinvolgimento delle polizze multiramo (177 milioni) e delle unit linked (155 milioni).
Il contributo mensile complessivo delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, conferma quindi il segno più ed è pari a 1,1 miliardi, rappresentando così il 58% dell’intera raccolta di sistema (1,9 miliardi). L’apporto da inizio anno è positivo per 1,5 miliardi e si confronta con un risultato negativo realizzato nel complesso dagli altri canali di distribuzione (-4,3 miliardi).
Non solo Btp
Le movimentazioni realizzate sugli strumenti finanziari amministrati determinano alti volumi di raccolta netta sui titoli a reddito fisso, pubblici e corporate, concretizzati in maniera pressoché esclusiva tramite l’attività di collocamento sul mercato primario. La raccolta netta totale in titoli di Stato è risultata pari a 3,3 miliardi e il collocamento sul mercato primario, in particolare di BTP Valore, ha determinato volumi per 3 miliardi. Consistente anche il collocamento di obbligazioni corporate di prima emissione con una valorizzazione pari a 1,6 miliardi, in parte compensata dalle movimentazioni nette in uscita riscontrate sul mercato secondario (-169 milioni). Bilancio positivo anche sui certificate (150 milioni) e sugli exchange traded product (212 milioni).
Per la prima volta Assoreti ha analizzato anche l’attività del servizio di consulenza con fee specifica versata direttamente dal cliente (fee only/fee on top). A marzo sono state registrate risorse nette complessive per 1,1 miliardi, fra nuova raccolta e switch di contratti. Il flusso mensile di risorse su prodotti con fee ricorrenti, tra risparmio gestito (1,2 miliardi) e amministrato in consulenza con fee (703 milioni), è stato pari a 1,9 miliardi.
Mediolanum in testa
Venendo ai protagonisti, medaglia d’oro di marzo è Banca Mediolanum forte di una raccolta pari a 1,06 miliardi (258 milioni il gestito), che le garantisce anche la prima posizione da inizio anno con 2,76 miliardi totali. Seguono a distanza nel mese, Banca Generali con 583 milioni, Fineco con 578 milioni e Allianz Bank FA con 522 milioni (prima nel gestito con 455 milioni).
Luglio all’insegna della ripartenza per il risparmio gestito italiano. La raccolta mensile dei fondi aperti, gli strumenti a maggior partecipazione retail di cui l’industria dispone, ha infatti recuperato nel corso del mese per concludere in positivo di 2,95 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati preliminari della Mappa Assogestioni, che mostra anche un calo dei deflussi dagli azionari e il continuo interesse per i prodotti incentrati sui bond.
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