I mercati resteranno turbolenti, ma dopo tanti anni l’investimento obbligazionario può tornare ad essere efficiente. Ma la parole d’ordine è selezione
Volatilità e incertezza sono destinate a restare protagoniste sui mercati anche nel 2023. Le cause sono note: il conflitto in Ucraina, la politica zero-Covid e la traiettoria di crescita in Cina e soprattutto la lotta all’inflazione da perte delle banche centrali cui si è aggiunto il riemergere della fragilità finanziaria. Tutto questo nel 2022è costato caro al mercato obbligazionario, che ha dovuto fare i conti con l’allargamento di tutti gli spread e l’aumento del premio al rischio su ogni asset class. Eppure, secondo i gestori, per gli investitori obbligazionari le opportunità non mancano, a patto di saper scegliere bene.
Quattro indizi di miglioramento
Mark Nash, head of fixed income alternatives di Jupiter Am
Mark Nash, head of fixed income alternatives di Jupiter Am, punta l’attenzione sul fatto che ben quattro delle cinque aree problematiche che hanno preoccupato i mercati quest’anno iniziano a mostrare un miglioramento: l’inflazione sta dando i primi segni di decelerazione, i prezzi dell’energia cominciano a calare, i governi sembrano aver capito che un sostegno fiscale incontrollato può far più male che bene e Pechino sta ammorbidendo la sua inflessibile politica zero-Covid.
Resta, a detta di Nash, solo la rigidità del mercato del lavoro, che continua a generare inflazione. “Tuttavia – spiega -, i responsabili politici possono ambire a un atterraggio morbido (crescita più bassa, aumento della disoccupazione senza licenziamenti di massa e mercati stabili) se gli altri fattori rimangono sotto controllo, sostenendo i mercati. Questo non significa che i rischi non esistano. Ad esempio, una vera e propria riapertura della Cina potrebbe causare un aumento dei prezzi dell’energia, mantenendo l’inflazione a livelli più elevati”.
Opportunità 2023 (con cautela)
Date le misure adottate per contenere l’inflazione, l’esperto di Jupiter Am prevede un rallentamento della crescita nei prossimi mesi. “Questo braccio di ferro tra crescita e inflazione significa che il contesto rimarrà fluido – afferma -. Pertanto, prevediamo che i tassi d’interesse rimarranno più alti a lungo, limitando qualsiasi rally delle obbligazioni negli Stati Uniti e in altri mercati sviluppati, mentre il dollaro Usa si indebolirà rispetto ai livelli elevati. In questo scenario, vediamo molto valore nelle valute dei mercati emergenti dei Paesi come Brasile, Sudafrica e Messico, ricchi di risorse, e nel loro debito in valuta locale. Ci piacciono anche le obbligazioni convertibili contingenti e il debito emesso dai Paesi europei periferici come l’Italia e la Grecia”.
Rocco Bove, head of fixed income e senior portfolio manager di Kairos Partners Sgr
Anche per Rocco Bove e Andrea Ponti, rispettivamente head of fixed income e senior portfolio manager di Kairos Partners Sgr, nonostante il cambiamento sui mercati nel 2022 sia stato brusco e violento, ad ogni grande crisi seguono anche grandi opportunità. “Pensiamo banalmente al problema principe di ogni allocatore negli ultimi cinque anni, ovvero dove parcheggiare la liquidità: oggi ci troviamo in una condizione totalmente differente, in cui la liquidità può e deve essere impiegata”, fanno notare.
E per i due esperti che insieme gestiscono il fondo KIS Bond Plus, può essere impiegata ad esempio nei governativi a breve termine mondiali, che offrono dei rendimenti in termini assoluti quantomeno positivi se non addirittura a volte interessanti. “Le curve di tasso sono tutte invertite – sottolineano -, anche le curve di credito sono invertite e quindi senza necessità di prendere rischi eccessivi né di duration, quindi di tasso di interesse, né di credit risk, con un’allocazione nel mondo investment grade su scadenze intermedie, si può puntare ad ottenere un buon posizionamento”.
“Oggi è evidente che il mercato obbligazionario presenta, dopo tanti anni di forte compressione dei rendimenti delle indubbie opportunità; opportunità che ritroviamo soprattutto nella fascia di alta qualità sia nella parte corporate sia nel mondo finanziario”, aggiungono Bove e Ponti, secondo cui attualmente l’approccio corretto è pianificare con una visibilità di medio periodo. “Evitiamo dunque di avere un’eccessiva sensibilità all’investimento nel brevissimo periodo, anche in considerazione della dinamica inflattiva e dell’atteggiamento delle banche centrali, unitamente al timore che le economie possano scivolare in una recessione”, raccomandano.
Pur non escludendo che si possano registrare ulteriori turbolenze e volatilità, per Pilar Gomez-Bravo, Cfa director fixed income Europa di Mfs Im, gran parte del pessimismo è già scontato nelle quotazioni e il posizionamento di mercato è generalmente difensivo.“Sul fronte del credito – afferma -, vediamo una serie di opportunità nel mercato delle obbligazioni investment grade in euro, specialmente per gli investitori in dollari. Per quanto riguarda il segmento high yield, è fondamentale adottare un approccio bottom up idiosincratico alla selezione dei rischi”.
“Nell’area del credito strutturato – prosegue -, ci stiamo concentrando su alcuni Clo (collateralised loan obligation) che hanno registrato di recente ampi movimenti dei prezzi, e su alcuni titoli garantiti da attività legati al settore dei beni di consumo. Per quanto riguarda il debito emergente, stiamo esplorando i mercati delle emissioni in valuta estera e le opportunità offerte dalle obbligazioni in valuta locale. Per l’immediato futuro, date le diverse traiettorie di crescita e dei tassi, crediamo che il dollaro possa mantenere l’attuale vigore”.
In ogni caso, per l’esperta di Mfs Im, in scenari come quello attuale in cui dilagano le anomalie, la capacità di operare su scala globale e di selezionare i titoli prendendo in considerazione una vasta gamma di opportunità e di fonti per generare alpha fa la differenza. “Investire in questo contesto di mercato può essere snervante, ma prevediamo che le allocazioni attive e flessibili premieranno gli investitori, poiché permettono di considerare l’intero spettro di opportunità via via che queste si presentano”, assicura.
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