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Il compito di distributori e asset manager, per l’amministratore delegato della banca, sarà rifocalizzare i clienti sulla qualità del gestito, non solo in termini di performance a breve, ma anche per la diversificazione del portafoglio nel medio-lungo periodo, spiegando ai clienti che le opportunità continuano a essere tante nonostante il complesso contesto macroeconomico
La raccolta di inizio anno di Allianz Bank mostra performance già interessanti per Paola Pietrafesa, amministratore delegato di Allianz Bank Financial Advisors e vicedirettore generale di Allianz S.p.A.
La banca rete del Gruppo Allianz in Italia vede, infatti, un positivo ritorno del risparmio gestito e un ruolo da protagonista del consulente finanziario. La numero uno della banca è stata raggiunta dalla redazione di FR|Vision per una nuova puntata di Big Talk, il format che raccoglie le storie delle punte di diamante dell’industria del risparmio gestito.
Guarda la nuova puntata di Big Talk con Paola Pietrafesa su FR|Vision

A febbraio Allianz Bank ha riunito oltre 2.300 consulenti finanziari da tutta Italia presso il centro congressi Allianz MiCo, per illustrare i risultati del 2023 e per raccontare le novità che arriveranno. Partiamo dalla chiusura dello scorso anno: che anno è stato, per Allianz Bank?
Quest’anno abbiamo improntato la nostra convention sul fattore umano e sull’importanza delle persone, in un momento in cui il contesto di mercato è particolarmente sfidante. Grazie alla qualità eccezionale della nostra rete, abbiamo chiuso molto bene un 2023 che è stato per noi il miglior anno di sempre in termini di flussi netti e il terzo migliore in termini di raccolta gestita, rispetto alla quale siamo stati nel mercato di riferimento i primi per flussi pro-capite.
Nel 2024, i primi segnali sono incoraggianti. I mercati sono sicuramente cambiati rispetto al 2023, anno che era stato condizionato da due grandi fattori: il ritorno dei tassi di interesse positivi e i deflussi dai prodotti Vita tradizionali, evidentemente condizionati dalla paura degli investitori rispetto a questa tipologia di prodotto. Il primo fattore, a cui non eravamo più abituati, ha costretto il nostro mercato a rivedere le leve su cui aveva impostato la crescita degli ultimi 12 anni, durante i quali il cliente non trovava nei titoli di Stato un rendimento interessante. Per quanto riguarda Allianz Bank l’anno scorso, sulla raccolta netta di 5,6 miliardi di euro, una buona parte – circa 3,4 mld di euro – è stata riferita all’amministrato. Quest’anno, invece, siamo tornati a una raccolta nell’amministrato per noi più in linea con il passato, mentre il risparmio gestito la sta facendo da padrone.
(Ndr: il risultato a fine gennaio di Assoreti mostra infatti che Allianz Bank è al primo posto per raccolta netta in risparmio gestito e terza per raccolta netta totale).
A proposito della paura degli investitori e anche un po’ della sfiducia degli italiani in relazione al proprio risparmio e all’industria più in generale. Mi riferisco alle evidenze dell’ultimo rapporto Assogestioni-Censis proprio sul sentiment del risparmiatore italiano. Niente di nuovo, ma le chiedo: quale futuro vede per l’industria del risparmio gestito alla luce di questo sentiment?
Se i distributori e gli asset manager riusciranno a rifocalizzare il risparmiatore italiano sulla qualità del risparmio gestito, che non va inteso in termini di performance di breve periodo, ma in termini di diversificazione di medio lungo-periodo del portafoglio e in relazione agli obiettivi che si vogliono raggiungere – e questo è il nostro ruolo come consulenti finanziari –, io credo che riusciremo a competere come industria in modo efficace con l’alternativa rappresentata dai titoli di Stato. In Allianz Bank ci impegniamo costantemente per costruire, assieme alle case di gestione partner, asset allocation che siano le più funzionali possibile alle esigenze di investimento delle diverse tipologie di clientela che serviamo.
Gli Italiani mostrano in generale ritrosia a entrare nei mercati finanziari, l’hanno sempre mostrata e l’hanno superata solo con l’avvento della lunga fase di tassi negativi partita nel 2012. Quello che è importante ora, per tutelare al meglio il risparmiatore, è che le reti continuino a offrire una consulenza di portafoglio diversificato, che includa sia l’amministrato sia il gestito. Sotto la guida esperta di un consulente finanziario, infatti, gli investitori possono efficientare al meglio i portafogli in base alla loro propensione al rischio e ai loro obiettivi di investimento. L’anno scorso, in Allianz Bank, noi abbiamo consegnato ai clienti che si sono affidati alle nostre soluzioni di risparmio gestito una performance media del 7,7% di rendimento netto.
Se parliamo di futuro, bisogna considerare anche l’ancora esiguo numero di figure femminili ai vertici nell’industria del risparmio gestito. Qual è la sua visione in termini di gender gap di questo fenomeno?
Sicuramente il mondo finanziario è un mondo complesso per le donne. In particolare, si tratta di un retaggio culturale che affonda le radici in stereotipi sulle donne legati alla gestione del denaro. Credo, però, che questi pregiudizi stiano via via scemando tra le nuove generazioni. Di recente, inoltre, si registra un numero sempre crescente di donne sia tra le nostre consulenti sia tra le nostre clienti e siamo molto contenti di questo fenomeno. In particolare, rispetto alla clientela, si tratta di donne che hanno avviato un’attività imprenditoriale in proprio o che hanno accumulato la propria ricchezza autonomamente.
Ciò che siamo chiamate a fare, noi donne in posizioni apicali è, esattamente come i nostri colleghi uomini, massimizzare i risultati e guardare alla performance delle società che coordiniamo. Perché abbiamo tutti gli stessi obiettivi, indipendentemente dal genere.
Dobbiamo solo aspettare e continuare in questo senso. Il processo, secondo me è naturale, fisiologico. Oggi la società pone meno limiti alle nostre figlie e in questo si è avviata una vera rivoluzione. Minori sono i pregiudizi di genere tra le nuove generazioni. La strada è ancora lunga, ma è avviata.
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