La nuova gamma di fondi UCITS è stata presentata ai consulenti a Milano. Abbiamo incontrato Anthony Eames, managing director of Responsible Investment Strategy, che si sofferma sulla valenza delle tre lettere che compongono l’acronimo ESG, chiarendo: “non chiamatele variabili extra-finanziarie”
Anthony Eames, managing director, Responsible Investment Strategy di Calvert Research and Management
La sostenibilità di un investimento, ben sintetizzata nel gergo dell’industria dall’acronimo ESG, è a tutti gli effetti una variabile finanziaria. La pensa così Anthony Eames, managing director, Responsible Investment Strategy di Calvert Research and Management, società di gestione statunitense che è diventata parte di Morgan Stanley Investment Management a seguito dell’acquisizione del gruppo Eaton Vance.
Secondo il manager, incontrato da FocusRisparmio in occasione di un suo viaggio in Italia, le variabili ESG hanno una rilevanza finanziaria fondamentale, come ha spiegato in questa conversazione di cui riportiamo alcuni estratti.
“Le decisioni d’investimento sono e saranno orientate alla creazione di valore per i nostri clienti, avendo l’obiettivo di generare performance corrette per il rischio superiori rispetto ai relativi benchmark”, afferma l’esperto, che menziona alcuni premi assegnati da Lipper nel 2019 e 2020 ai suoi prodotti, “riconoscimenti ottenuti – spiega – non per il nostro commitment sulla sostenibilità degli investimenti, ma per le performance corrette per il rischio migliori della media, ottenute anche grazie a una funzionale e efficiente integrazione dei criteri ESG nei processi”.
Calvert ha lanciato il suo primo fondo di investimento responsabile nel 1982, racconta Eames, e oggi gestisce quasi 40 miliardi di dollari negli Stati Uniti attraverso strategie accomunate da una scrupolosa attenzione dedicata alla sostenibilità. Il viaggio in Italia è stata l’occasione per far conoscere la società anche in Europa, in concomitanza con il lancio dei primi sei nuovi fondi UCITS destinati agli investitori del nostro continente. La distribuzione sarà facilitata da Morgan Stanley Investment Management, grazie al network e la riconoscibilità di cui già gode il brand della fund house americana.
I fondi Calvert arrivano in Italia
“Penso che il mercato italiano sia uno dei più grandi e importanti nel Vecchio Continente”, spiega nell’intervista. “Abbiamo esperienza e track record molto solidi nel campo degli investimenti sostenibili ESG a livello globale, ma i nostri clienti sono principalmente statunitensi. L’Europa è un contesto nuovo per noi, più evoluto dal punto di vista della normativa sulla sostenibilità; quindi ci siamo adattati e nei prossimi mesi rafforzeremo anche il nostro team. Far parte di un grande network con esperienza al contempo globale e locale come quello di Morgan Stanley ci aiuterà nella crescita per raggiungere gli obiettivi in questa direzione”, afferma Eames.
I 6 fondi UCITS di Calvert si fondano su strategie già ben collaudate negli Stati Uniti grazie a processi di ricerca proprietari e a un ampio team che verificano il livello delle emissioni di carbonio, tra i tanti fattori, delle aziende monitorate e misurano l’impatto degli investimenti su queste variabili. “Entro l’estate pubblicheremo anche i primi report sull’impatto di ciascuna strategia”, precisa Eames.
Tornando ai prodotti, 4 dei 6 fondi lanciati rientrano nella serie Select, che punta a identificare le società leader e in miglioramento dal punto di vista ESG – nei rispettivi settori, sulla base della rigorosa attività di analisi proprietaria di Calvert.
“Nella costruzione dei portafogli, diamo priorità alla performance ESG per orientare il processo di selezione dei titoli rispetto ai fattori tradizionali come quality, growth o value; vogliamo che sia la performance ESG il motore della strategia. Per questo abbiamo persino orientato i portafogli verso società con emissioni di carbonio inferiori rispetto al benchmark: oggi le emissioni di carbonio dei nostri fondi sono circa un terzo di quelle dell’indice MSCI Europe”, sostiene.
Il quarto fondo investe in un portafoglio globale di aziende allineate agli accordi di Parigi sul clima. Infine, la quinta strategia si concentra sui temi Social, in particolare la diversity e l’inclusione. Ma questi due temi, spiega il manager durante la conversazione, fanno da bussola per orientare in generale un po’ tutte le decisioni d’investimento di Calvert. “Diversità, equità e inclusione riguardano molti aspetti, non solo il genere”, commenta. “E sono tutte tematiche importanti per gli investitori negli Stati Uniti. La nostra esperienza rivela che le società più attente verso questi temi si posizionano meglio dal punto di vista finanziario”.
ESG come leva per un maggior engagement con il cliente
In generale Eames ha molto apprezzato l’approccio dei professionisti italiani incontrati a Milano. Racconta a FocusRisparmio, di aver notato molte affinità con i consulenti statunitensi, nonostante le diversità dei modelli di business di riferimento e più in generale del substrato culturale di partenza.
“Lavoriamo con i consulenti finanziari negli Stati Uniti da decenni e abbiamo osservato che la narrativa della sostenibilità ha sempre più risonanza presso tutti i gruppi demografici, in particolare con le donne e la generazione dei Millennial”, spiega.
“Se ci concentriamo sui giovani Millennial, ad esempio, molti si stanno preparando a ereditare una grossa porzione di patrimonio. Il più delle volte chiedono e vogliono sapere di più sulla sostenibilità dei propri investimenti. Se di fronte a loro non trovano un consulente preparato su questo campo semplicemente cambiano e si rivolgono ad un altro professionista. L’investimento responsabile ESG consente al consulente di interagire in modo più olistico con tutti i membri di una famiglia. Mi sembra di capire che sia un punto importante anche per un Paese come l’Italia, dove il passaggio generazionale della ricchezza è un tema sui tavoli di molte famiglie imprenditoriali: i consulenti dovrebbero quindi rendersi conto che si tratta di un’opportunità importante per coinvolgere in modo più efficace i clienti attuali e futuri”, conclude Eames.
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