Private banking, primo trimestre col turbo: oltre mille miliardi di masse gestite
Aipb: masse su del 3,7% rispetto ai tre mesi precedenti. In crescita anche la raccolta netta a 13 miliardi. Ragaini: in anticipo sugli obiettivi 2023
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“Dopo il 2018 i mercati sono entrati in una fase one way up che ha garantito mediamente buone performance in maniera sostanzialmente indifferenziata. Il 2022, al contrario, si è dimostrato un banco di prova molto duro che sta però fornendo agli investitori una grande possibilità: quella di distinguere chiaramente fra la standardizzazione e l’eccellenza”.
Alberto Massa, head of Sales & Marketing di Quaestio Capital SGR, guarda agli scossoni degli ultimi sei mesi con gli occhi di chi, in un periodo estremamente volatile, dominato da scossoni causati da fenomeni di coda, può impostare una strategia commerciale dall’alto di una dimostrazione di resilienza (le performance dei prodotti della gamma Multi Asset di Quaestio viaggiano da inizio anno fra lo 0 e il -1%, a fronte di indici e media del peer group decisamente più negativi)
“Prendendo in considerazione quanto realizzato dai nostri fondi multi-asset, curati da un team di gestori guidato da Mario Baronci, abbiamo un ottimo esempio dell’approccio e della natura della nostra società”, afferma Massa. “Alla fine del primo semestre del 2021”, spiega nel dettaglio, “abbiamo iniziato ad implementare una strategia opzionale difensiva, a partire dall’evidenza di un relativamente basso costo di hedging rispetto a mercati con valutazioni molto alte. Il tutto, unito all’esposizione ad asset class considerate di nicchia come bond cinesi, materie prime minori, tra cui l’uranio, e CO2 allowances”.
Le qualità a cui fa riferimento Massa possono essere, dunque, riassunte sinteticamente nella capacità di guardare ai mercati al di là del mainstream e nella libertà concessa ai gestori di implementare le proprie idee di investimento ad alta convinzione; “ovviamente, nel pieno rispetto dei limiti specifici stabiliti per ciascun prodotto e condivisi con il cliente”, chiarisce l’head of Sales & Marketing di Quaestio, che immediatamente tocca un punto dirimente e distintivo per chi fa della gestione “realmente” attiva la propria missione.
“La vera gestione multi-asset, per portare valore al cliente, deve andare al di là della standardizzazione, al di là del long-only. Deve adottare uno stile libero o, per usare un termine più familiare per gli specialisti dei mercati, essere genuinamente unconstrained”. Per la gamma Quaestio Solutions Funds, ed in particolare per quanto riguarda il fondo QSF – Multi-Asset Conservative, ciò significa in questa fase l’utilizzo di strategie opzionali, l’assenza di esposizione a governativi e credito e l’interesse per convertibili e altri comparti di nicchia.
“I clienti, in questo momento, sono relativamente tranquilli e rimangono investiti, anche perché hanno ben chiara la sequenza di eventi straordinari ed esogeni ai mercati che hanno influito sulle performance. Alla fine del 2022 ci aspettiamo, però, una grande presa di coscienza collettiva”, analizza Massa, passando dal campo della gestione a quello dello sviluppo del business.
Secondo l’head of Sales & Marketing di Quaestio Capital SGR, risulterà presto chiaro un netto cambio di paradigma sui mercati che dopo anni di crescita ininterrotta e diffusa su tutte le classi di attivo si sono avviati verso un’era di differenziazione. “Per l’asset management questo significherà la riconsiderazione di alcuni assunti ormai dati per scontati, come ad esempio l’assioma delle economie di scala e della concentrazione. Nella fase appena iniziata la possibilità di avere una struttura snella che garantisce libertà gestionale ai fund manager e flessibilità ai portafogli è certamente un grande pregio”, sostiene il manager.
Il quesito fondamentale per un professionista della relazione con il cliente è a questo punto come trasferire nei confronti del cliente le qualità distintive della propria offerta. Una domanda multiforme a cui Massa dà una risposta breve che contiene però molte sfaccettature. “La nostra industria deve scendere sulla terra, rendersi più comprensibile, perché ai clienti oggi non basta più vedere un numero indicativo di una performance, ma chiedono spiegazioni sull’intero processo che ha determinato l’outcome del loro investimento per valutare impatti e resilienza dei risultati nel tempo”, spiega.
Un chiaro richiamo alla sostenibilità, intesa non solo come serietà nell’applicazioni di criteri ambientali, sociali e di governance al processo di allocazione, ma anche come capacità di difendere i talenti gestionali e le competenze costruite nel tempo. Un fattore questo di particolare importanza per una boutique (Quaestio Capital SGR conta oggi circa 14 miliardi di asset in gestione fra fondi aperti e mandati segregati) che fa dell’unicità nell’approccio ai mercati uno dei suoi principali punti di forza. “Attraverso piani di incentivo di lungo periodo legati ai risultati, non solo siamo in grado di garantire la continuità aziendale ma anche di assicurare al cliente un allineamento di interessi imprescindibile per fare seriamente business oggi”, conclude Massa.
“Advisory Tales” è la rubrica di FocusRisparmio.com dedicata ai consulenti finanziari. Con l’aiuto degli esperti del settore, vengono messi sotto la lente i fatti recenti più significativi per il mondo delle reti di consulenza e delle banche.
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